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Bologna-Nettuno, Coppa Italia da grandi emozioni

Per un posto nell'Europa di domani. Ugf Bologna e Danesi Nettuno si sfidano nella finalissima della Coppa Italia. Ultimi lampi della stagione dell'Italian Baseball League, oggi e domani allo stadio del baseball "Gianni Falchi" di Bologna. C'è una Coppa da alzare al cielo, soprattutto c'è in palio un posto per la European Cup del 2011. Un diritto, quello di partecipare alla principale competizione europea per Club dell'anno successivo, che si ottiene o vincendo lo scudetto oppure allungando le mani sulla Coppa Italia. Vedremo, dunque, chi fra Bologna e Nettuno andrà a fare compagnia al Cariparma neo-scudettato nella European Cup del 2011.
La Fortitudo Ugf viene dalle sette aspre appassionanti battaglie di Italian Series. E nell'intenso braccio di ferro con i parmigiani ha presumibilmente lasciato le migliori energie. E' sotto pressione da tempo, la squadra diretta da Marco Nanni. E perdere lo scudetto di un punto e proprio in fondo, nell'ultimissima gara, ha un sapore maledettamente beffardo. Ma il tempo per maledire non c'è. Occorre reagire. Rabbiosamente. Orgogliosamente. Bisogna rialzarsi. Davanti alla banda bolognese ci sono altre due finali: questa di Coppa Italia (al meglio delle tre partite, stasera ore 21 gara1, domani pomeriggio ore 16 gara2 e l'eventuale gara3 in notturna. Sempre al "Falchi"), poi alla fine della prossima settimana – sabato 25 settembre e domenica 26 – l'appuntamento con la Final Four di Coppa dei Campioni 2010 a Barcellona. E' l'obiettivo principale dei biancoblù bolognesi: tornare sul tetto d'Europa, conquistando un titolo che nella bacheca della Fortitudo manca da ben venticinque anni. Ma prima di pensare all'appuntamento di Barcellona occorre concentrarsi sulla Coppa Italia. Per aggiungere un Trofeo e… per essere nell'Europa che conta anche il prossimo anno. E' importante dare continuità alle partecipazioni nella più importante manifestazione per Club europea.

Ma anche il Nettuno vuole l'Europa. Ha trionfato nel 2009. E il successo realizzato nel 2008, ed etichettato come "Supercoppa Ceb", in realtà era un primo esperimento della Final Four di European Cup. Il Nettuno attuale rappresenta una mina vagante. Presenta un roster ridottissimo, qualche nome importante (fra oriundi e comunitari) manca. Come ovviamente mancano ad entrambe le squadre i giocatori stranieri poiché, per regolamento, in Coppa Italia non possono giocare. Eppure il Nettuno si esprime meglio adesso, rispetto alla soffertissima regular season tutta di rincorsa. Ha recuperato quello "spirito nettunese" che aveva perso. Il Club laziale vede nella Coppa Italia la possibilità di "salvare" un'altra stagione difficile, inquieta, ancora senza playoff.

Giampiero Faraone e Marco Nanni faccia a faccia. In un'altra finale. Nel giugno 2009, proprio a Barcellona, Faraone e il suo Nettuno ebbero la meglio sconfiggendo per 1-0 la Fortitudo nella finalissima di Coppa dei Campioni. Stavolta è "solo" Coppa Italia, ma per il futuro del Nettuno conta tantissimo. Ci riprova, Giampiero Faraone a dare un nuovo dispiacere al suo "amico" Marco Nanni. Si stimano. Si stimano tantissimo, i due manager di questa finale. Persone di buon senso e di grande correttezza.
Faraone, 71 anni, il "vecchio saggio" della Tribù di Nettuno, è uno di quelli che hanno contribuito a scrivere la storia del baseball in Italia. Possiamo definirlo il custode dell'anima nettunese. Da giocatore (dal 1957 al 1972) con la casacca del Nettuno ha vinto 6 scudetti e 2 Coppe dei Campioni; successivamente da allenatore ha pilotato il team della sua città alla conquista di 6 scudetti e di 3 Coppe dei Campioni.

Il percorso compiuto dai nettunesi per arrivare alla finale di Coppa Italia. Nella prima fase, dopo una sconfitta 0-2 per mano di Grosseto al 10°, il Nettuno s'è ampiamente riscattato abbattendosi sui maremmani: 11-0 (manifesta superiorità, al 7°). Sia Nettuno sia Grosseto hanno superato il turno, ai danni del Godo e del Catania. Poi nel primo turno della fase ad eliminazione diretta, Nettuno ha vinto due partite contro la Telemarket Rimini: 4-3 allo Steno Borghese (lanciatore vincente Remigio Leal) e 6-2 nella Casa de Pirati (lanciatore vincente Richetti). Nel secondo turno della seconda fase, la Danesi ha perso 3-2 in casa contro Grosseto, ma ha espugnato lo Jannella maremmano con il punteggio di 3-1 (lanciatore vincente Richetti) e successivamente ha vinto gara3, a Nettuno, ancora per 3-1 (formidabile performance di Remigio Leal sul monte di lancio, a 46 anni ha confezionato la "completa", lanciando 9 inning. Con 11 strikeout). Perché il Nettuno di questi tempi gioca meglio rispetto al Nettuno dei mesi scorsi? Immediata, e semplice, la risposta del manager: "Perché adesso ci sono più italiani in campo. E si riesce a fare un gruppo migliore". La "vera" differenza, comunque, la sta facendo Remigio Leal. E' prodigioso quel che è riuscito a realizzare questo veterano lanciatore cubano di Pinar del Rio (arrivato in Europa nel 1999 e naturalizzato spagnolo nel 2007). Il quasi quarantesettenne Leal – fortemente voluto da Bagialemani nel Nettuno del 2008 – è stato capace di lanciare quattordici inning in due giorni. "Remigio è un ragazzo di 46 anni – commenta Faraone – che si allena con una intensità spaventosa. Come Rocky quando si preparava per il campionato mondiale dei pesi massimi. Nella terza partita contro Grosseto ha fatto tutti i nove inning. E più passavano gli inning, più tirava forte…"

Marco Nanni è fiducioso. Alla ripresa degli allenamenti ha visto un gruppo motivato. "Con la voglia di scendere nuovamente in campo e di affrontare altre sfide importanti. C'è la voglia di continuare a fare le belle cose che abbiamo fatto fino ad ora. Questa è l'impressione che ho ricevuto". Il tecnico bolognese si porta dietro il dubbio-Ramos. Il polso infortunato gli fa ancora male, seppure sia passato già un mese dall'infortunio. Jairo non riesce a giocare nella sua posizione difensiva di prima base, ed è in sofferenza anche nel box di battuta. Vale la pena continuare ad averlo a mezzo servizio? Oppure sarebbe più logico fermarlo, concedergli riposo questa settimana per permettergli di recuperare (forse) ed averlo al meglio (o quasi) in occasione della Final Four di Coppa Campioni? Potrebbe prevalere questa seconda ipotesi, ma percorrendo questa strada il line-up di Bologna (già poco consistente) diventerebbe ancor più leggerino. Nettuno ha proprio gli uomini… contati. Essendo indisponibili anche Retrosi e Pezzullo. Il line-up dovrebbe essere lo stesso delle partite con Grosseto: Caradonna, Renato Imperiali (che in difesa gioca interbase), Perez, Mazzanti, Sanna, Sparagna, De Franceschi, Schiavetti, Ambrosino.

Questa sera duello fra Cody Cillo e Joel Hernandez sul monte di lancio. I rilievi: Ribeiro per Cillo, Leal per Hernandez. Domani pomeriggio i partenti saranno Fabio Betto per Bologna e Carlos Richetti per Nettuno. E in caso di spareggio? Bologna potrebbe rischiare Mazzocchi, oppure tenere Ribeiro come partente per l'eventuale gara3 e usare Milano in gara1 a chiudere la partita di Cillo. Il Nettuno s'aggrapperà ancora al "braccio di gomma" dell'incredibile Leal.

Maurizio Roveri

Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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