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Fortitudo, "Turrita d'argento" e nuove sfide

La Sala Rossa di Palazzo d'Accursio ha sempre un fascino speciale, per le tappezzerie di damasco rosso delle quali è rivestita, per le decorazioni della volta e per quell'aspetto stile impero che i grandi lampadari di cristallo di Boemia le trasmettono. Pare che questi suggestivi lampadari siano stati il dono di nozze di Napoleone Bonaparte alla sorella Elisa Baciocchi. Fin dal Cinquecento questo era il luogo di rappresentanza della città di Bologna, dove si svolgevano le più importanti riunioni del Senato cittadino. In Sala Rossa, questa mattina, hanno messo piede dirigenti e giocatori della Fortitudo Baseball UGF campione d'Europa. In questo contesto così suggestivo il Club bolognese del presidente Stefano Michelini ha ricevuto la "Turrita d'Argento". E' il riconoscimento da parte dell'Amministrazione comunale per la Coppa dei Campioni (la European Cup) che la squadra guidata da Marco Nanni ha vinto recentemente nella Final Four di Barcellona.
A consegnare la "Turrita d'Argento" alla società biancoblù è stato il sub-commissario con delega allo sport, Michele Formiglio, il quale si è complimentato sentitamente per i brillanti risultati ottenuti dal Club nella stagione 2010: il trionfo in Coppa dei Campioni è stato preceduto dalla conquista della Coppa Italia (che ha dato alla Fortitudo Baseball l'opportunità di partecipare anche nel 2011 alla principale competizione europea per club) e dal secondo posto in campionato dopo sette aspre e avvincenti battaglie nella finale-scudetto contro Parma.
"Avete portato lustro alla città di Bologna – sono state le parole pronunciate dal dott. Formiglio – in uno sport, quello del baseball, che è in crescita. Vi auguro che possiate ripetere questi importanti risultati anche nel 2011, anzi migliorarli ulteriormente".
Il presidente della Fortitudo B.C. 1953, Stefano Michelini, ha donato al dott.Formiglio il gagliardetto della Società. Già "aggiornato" con i titoli di recente conquistati: la terza Coppa dei Campioni nella storia del Club e la sesta Coppa Italia (restano invece otto gli scudetti). Assieme al Presidente erano presenti alla cerimonia i dirigenti Leoni, Ferri, Galletti, Calzolari, esponenti del Consiglio Direttivo della Fortitudo Baseball Club. E in rappresentanza della squadra il capo allenatore Marco Nanni, accompagnato dal capitano Stefano Landuzzi, da Betto, Angrisano, Alaimo, Fornasari, D'Amico.
Un poco defilato (per non togliere la giusta vetrina ai protagonisti di quest'impresa sportiva), ma felice d'essere lì a salutare i neocampioni d'Europa, Maurizio Cevenini. E' il personaggio del quale si parla di più, a Bologna, di questi tempi. E' l'uomo che la maggior parte dei bolognesi gradirebbe come nuovo Sindaco. Per lo stile, per l'equilibrio, per il buon senso come persona. Per la competenza come uomo politico. E per quella sua genuina immagine di "bolognesità". Proprio dal cuore della città, da Piazza Maggiore, è cominciata ne giorni scorsi la corsa del "Cev" come candidato Sindaco.
Cevenini si è innamorato del baseball. Lo vedemmo al "Falchi" per ferragosto. Il ferragosto del 2009. Portò fortuna. Qualche settimana più tardi, la Fortitudo Baseball vinse lo scudetto. Lo abbiamo rivisto ancora, in altre occasioni, seguire le vicende della squadra di Marco Nanni. E dunque, da ammiratore di questo gruppo e da uomo che ha Bologna nel cuore, Maurizio Cevenini con piacere fa i complimenti alla squadra che ha portato la città delle due torri in cima all'Europa. "Indubbiamente questi ultimi due anni, che mi hanno visto un po' più vicino alla Fortitudo Baseball, sono stati carichi di soddisfazioni. Molte volte mi capita di accorgermi – proprio perché sono io sono un cultore massimo del calcio e del basket – che ci sono altri sport nei quali esiste una presenza viva, intensa. Fondata soprattutto sul volontariato e sulla voglia di giocare, perché sappiamo che gli ingaggi di questi atleti sono irrisori rispetto a quelli di sport più popolari. Ma questi atleti hanno una grande forza, che è l'entusiasmo, è la voglia di esserci e di lottare con i colori di Bologna. Credo che queste siano risposte importanti. E naturalmente l'Amministrazione Comunale deve tenerne conto e darsi daffare per questi sport, che non sono assolutamente minori ma semplicemente diversi".
IL PROGETTO VA AVANTI – La Fortitudo Baseball, campione d'Italia nel 2009, ha aperto un "nuovo corso" nel 2010. In parte per necessità (non potendo più contare – per vari motivi – su "big" come Liverziani, Austin, Frignani, Pantaleoni), in parte per scelta societaria. Le limitate risorse economiche hanno indicato alla dirigenza – circa un anno fa – ch'era venuto il momento di intraprendere la strada del rinnovamento. Così si è deciso di investire sui giovani, di programmare il domani, inserendo nel roster alcuni fra i più interessanti prospetti del baseball italiano. Si annunciava una stagione di transizione, all'insegna della pazienza, aspettando di veder maturare – un po' alla volta – i ragazzi. Con un roster "corto" e un giocatore straniero in meno, era difficile in avvio di stagione ipotizzare una conquista. E invece… ne sono arrivate addirittura due, di conquiste: la Coppa dei Campioni (tornata, dopo venticinque anni, nella bacheca della Fortitudo) e la Coppa Italia. Il segreto? La compattezza del gruppo. L'entusiasmo. L'amore per la maglia che si ha addosso. La squadra di Nanni, inoltre, è stata interprete d'una grande serie-scudetto con Parma. Sette partite intensissime e appassionanti. Un titolo perso di un solo punto in gara7, al "Nuovo Europeo" di Parma. La Fortitudo UGF Bologna ha realizzato il Grand Slam in due anni: scudetto nel 2009, Coppa dei Campioni e Coppa Italia nel 2010. E l'avvio di un interessante progetto.
Nel 2011 comincerà la seconda parte del progetto. "L'obiettivo è, principalmente, completare la crescita di questo gruppo. Nel suo insieme. E in particolare la maturazione dei giovani che abbiamo inserito nella stagione 2010 e che dovrebbero essere in grado di compiere un altro salto di qualità. Poi, spero che il budget permetta alla Società di ingaggiare un buon giocatore italiano. E anche il quarto giocatore straniero, ora che Joe Mazzuca potrà essere utilizzato come atleta di scuola italiana. Sarà importante, per una miglior gestione dei giocatori, allungare il roster".
MICHELINI E LA STELLA – Il presidente Michelini guarda più lontano. Insegue due sogni. "Vorrei, sotto la mia gestione, arrivare a raggiungere lo scudetto della Stella. Cioè il decimo titolo. Ce ne mancano due. L'altro sogno è veramente grande, ambizioso e ancor lontano: mi piacerebbe che la Fortitudo Bologna avesse, un giorno, il più bel settore giovanile del baseball italiano. Più grande addirittura di quello del Nettuno. So che sarà una strada lunga e difficile, ci vorranno anni e anni, e chissà se io ci sarò ancora se ciò avverrà. Intanto, ci siamo già messi al lavoro".
IN GIRO PER IL MONDO – Che cosa fanno ora i neocampioni d'Europa? Più di mezza squadra è in giro per il mondo. Jesus Matos partecipa al campionato invernale dominicano con l'Estrellas (Club di grande prestigio, del cui roster farà parte anche Robinson Cano il campione dei New York Yankees); Eddie Garabito gioca con Los Toros la squadra della città di La Romana, sempre nella Repubblica Dominicana; Victor Moreno fa parte delle Tigres de Aragua nel campionato invernale venezuelano (si tratta di un Club di vertice in Venezuela, tre titoli vinti negli ultimi quattro anni); Juan Carlos Infante è in partenza con la Nazionale italiana per la Coppa Intercontinentale a Taiwan e poi probabilmente andrà a giocare in Colombia, a Medellin; Yulman Ribeiro gioca nella Liga Parallela con i Caribe (la vecchia squadra di Lino Connell); Cody Cillo, Pablo Angrisano e Joe Mazzuca si vestiranno di azzurro e dunque anche loro, come Infante, saranno a dsposizione della Nazionale di Marco Mazzieri. Poi – notizia curiosa e interessante – i giovanissimi Alessandro Ularetti e Daniele Malengo sono appena partiti con destinazione Australia: andranno a fare un'utilissima esperienza giocando quest'inverno in una delle squadre più forti del campionato australiano.

Maurizio Roveri

Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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