C'è stato un momento in cui, viste le condizioni in cui versavano Godo e Catania, la IBL 2011 ha rischiato fortemente di avere solo sei squadre per il "play-ball". Paradossalmente, in tempi più recenti, era emersa la possibilità che la IBL potesse schierare addirittura nove squadre ai nastri di partenza, con il Novara pronto a "saltare" nella Premier League. Alla resa dei conti otto erano ed otto resteranno. In sostanza: Godo ce l'ha fatta, Catania è quasi out, Novara rappresenta invece la novità dell'ultima ora.
E partiamo proprio dalla società piemontese del Presidente Peveroni che, agli inizi di dicembre vista la situazione di forte incertezza, la FIBS aveva contattato per sondare la disponibilità a partecipare alla prossima IBL, in virtù di quanto fatto vedere anche in occasioni di eventi importanti. Il Novara, dopo un'attenta riflessione e dopo essersi accordato con i partner della franchigia ovvero Milano e Senago, ha anticipato di essere disponibile a fare la First Division e confermerà ufficialmente tale posizione alla FIBS nei prossimi giorni. Sarà, poi, il Consiglio Federale in programma il 22 gennaio a Bologna a pronunciarsi in merito. Partecipando alla IBL1, il Novara avrebbe quindi il ruolo di apripista della franchigia milanese, in attesa della completa disponibilità dello stadio Kennedy che al momento non dispone di impianto di illuminazione a norma. Il Senago-Milano parteciperebbe invece alla IBL2.
Capitolo Godo. Anche qui, sulla riviera romagnola, erano state le difficoltà economiche a mettere in seria discussione la presenza nella IBL 2011. Infatti, vista l'attuale crisi finanziaria, alcuni sponsor importanti avevano deciso di ridimensionare gli investimenti pubblicitari. Che avevano indotto la società a non iscrivere la squadra, entro il 15 dicembre scorso, al prosssimo campionato. Quando la situazione sembrava ormai senza speranze, c'è stato l'intervento risolutivo del Verona che, reputando positiva l'esperienza del 2010 (una decina di giovani giocatori scaligeri lanciati in IBL), ha reso disponibili le risorse economiche e gestionali necessarie per proseguire nell'avventura. A questo punto, avendo ricreato tutte le condizioni per partecipare alla First Division, la franchigia dei Knights chiederà alla FIBS di poter partecipare alla IBL1 come Godo-Verona (che manterranno i rispettivi accordi con le società locali). Ciò significa anche che una serie di partite di regular season verranno giocate al "Gavagnin" di Verona, altre al "Casadio" di Godo. In IBL2 parteciperà invece una squadra sempre dell'area veneta, estendendo quindi ulteriormente la presenza del baseball sul territorio. Così come per il Novara, la parola finale spetta ora alla FIBS.
Situazione invece molto critica a Catania dove la rinuncia a partecipare alla IBL 2011, anche se non ancora ufficiale, potrebbe però essere vicinissima. Le prossime 48 ore saranno decisive per il futuro dei Warriors: sono infatti previsti ulteriori incontri tra il Presidente Antonio Consiglio ed i membri del Direttivo per cercare di risolvere una situazione che sembra però irreversibile. Sono stati ripresi anche i contatti con il Messina nel tentativo di compattare tutte le forze siciliane intorno alla franchigia, anche in prospettiva futura, ma solo un miracolo all'ultimo momento potrebbe evitare al Catania di abbandonare la IBL, aspettando tempi migliori. Alla base di tutto ciò problemi di natura sia economica sia logistica: in primis il forfait da parte di alcuni sponsor, poi alcune importanti voci di spesa (come ad esempio le trasferte) che hanno pesantemente impattato sul budget, oltre alla nota questione campo. Emigrati a Palermo l'anno scorso, gli etnei non possono infatti utilizzare il Warriors Field per le partite di IBL a causa principalmente dell'assenza dell'impianto di illuminazione e di altre carenze infrastrutturali.
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