Si diceva, serie A ricca di talento e di prospettiva. Da queste parti si gioca baseball di ottimo livello. Non è l'IBL, ma poco ci manca. Anche il pubblico non è così distante dalle platee del massimo torneo italiano. Ma questa, va detto chiaramente, non può essere ragione di soddisfazione. Perché significa che qualcosa non torna e va sistemato. Tornando al campo, diversi i giocatori che si sono distinti nel corso della regular season, numerose le occasioni per parlarne bene e sottolinearne le prestazioni, in alcuni casi davvero da copertina. E allora, ecco la proposta di fine stagione. Tabellini federali alla mano, proviamo ad elencarvi i migliori giocatori del girone A. Per l'altro, il B, non avete che da pazientare.
Iniziamo questo viaggio tra le stelle del campionato, analizzando i dati relativi alla battuta. Tra i primi dieci uomini per la media nel box, tre hanno indossato la casacca del Rovigo (primo in classifica), due della Juve 98 e del Bollate, uno del Piacenza, del Codogno e del Redipuglia. Big tra i big, almeno in questa categoria (batting average), Nick Nosti dell'Ilcea Rovigo, che ha battuto 53 valide in 127 turni, un .417 da urlo dice il suo tabellino. Secondo posto per Christopher Crescenzi, compagno di squadra di Nosti. Per lui, raggiunta quota .392, grande sostanza e poche chiacchiere. Terzo posto del podio per Jakoc Trobec, bastone d'oro dei Rangers (media .382). Seguono Calamia (.377, Codogno), Freddy Guadagnino (.371, Bollate), Coromato (.371, Piacenza), Penaloza (.366, Bollate), Collado (.359, Juve 98), Sandalo (.358, Rovigo, primo italianissimo della graduatoria, un applauso speciale), e Robert (.355, Juve 98).
La questione fuoricampo andrebbe trattata a parte per via dei numeri che dicono che il diamante di Rovigo è senza alcun dubbio il campo più corto di tutto il girone. Ma lo spettacolo dell'homerun non merita un simile trattamento. Soprattutto, se si considera che i bastoni caldi del campionato hanno dimostrato di fare bene anche su distanze, diciamo così, più consoni al baseball comunemente inteso. La classifica dei migliori 5 mette in fila, nell'ordine, Crescenzi del Rovigo (16 palline finite oltre la recinzione in 120 turni al box, quasi un fuoricampo ogni 7 valide, se non sono numeri da record, poco ci manca), Nosti del Rovigo (8), Hereaud del Collecchio e Morales del Ponte di Piave (7), Sandalo del Rovigo e Collado della Juve 98 (5). Da ricordare, perché notizia da copertina, i tre boom-boom sparati proprio da Collado nello scontro al vertice in casa della prima della classe. Roba da non dormire la notte. E per non un paio di notti: ma per molte, molte di più.
Il giocatore che ha portato a casa il maggiore numero di punti? Quello che ha cambiato l'inerzia della partita quando si è presentato in campo con il bastone? Come sbagliare, sempre lui, Crescenzi. E come avrebbe potuto essere diversamente, considerando i 16 fuoricampo messi a referto dal potente ricevitore in maglia rodigina? Per il bomber che ha fatto benissimo a Rovigo, il tabellino dice 47 Rbi. Seguono, distanti e non poco, Penaloza e Ramada del Piacenza (secondi a pari merito a quota 37), Hereaud (34), Morales (32) e Collado (31).
Le altre note liete e curiose. Come le 31 basi per ball guadagnate da Di Maria della Juve 98. Meglio di lui, non ha fatto nessuno. Per la serie, tranquillo che tanto non mi muovo. Tu mettila dentro e poi vediamo.
Il giocatore più colpito? Jakob Trobec, in assoluto. I lanciatori avversari hanno piazzato sulla sua casacca ben 18 palline, che dolore. Trobec che si consola per la prima posizione in un'altra graduatoria, quella che riguarda gli arrivi in base, tra valide, basi per ball e guai vari. Chiude con una percentuale pari a 539, vale a dire che ha toccato il sacchetto di prima base una volta su due, un portento. Seguono Nosti (534), Ramada (484), Crescenzi (483) e Sandalo (481).
Altro titolo, lo scudetto dei ladri di basi. Uomini senza se e senza ma che approfittano delle leggerezze altrui (lanciatori e ricevitori) per incassare basi e applausi. Il più bravo di tutti, una vera scheggia, è stato Nosti (25 furti riusciti su 28 tentativi). Ma anche Hereaud e Araujo non se la sono cavata male. Hanno chiuso a 13 colpi andati a segno. Come arrivare in seconda base dopo aver battuto un singolo, provare per credere.
Per la serie, vorrei ma non posso, ecco coloro che hanno seguito al meglio le indicazioni del loro coach e hanno toccato la pallina quel tanto che bastava per fare avanzare i loro compagni. Trattasi di battute di sacrificio, chiamate così perché chi le tenta solitamente viene chiamato out, ma fa felice la squadra. In questa speciale categoria, la fanno da padrone tre giocatori a pari merito: Sandalo (Rovigo), Filippi (Rangers) e Armigliati (Codogno).
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