La Danesi rimonta e vince davanti a 3.000 tifosi

Una valida al nono, una al decimo ed una Danesi Nettuno che batte meno del Cariparma una volta tanto la spunta agli extrainning e si rimette in corsa per la finale. Mancava infatti solamente un eliminato alla fine di quasi tutte le speranze, quando succede quello che nessuno si aspettava più, quando una buona fetta dei tremila dello Steno Borghese era già avviata verso l'uscita.

La cronaca di questa garauno della terza giornata di semifinale vede un gran dominio dei lanciatori partenti per la prima metà di partita. Da una parte Grifantini e dall'altra Wilson. Tra quarto e quinto inning la formazione di Gerali costruiva però due buone occasioni per sbloccare il match. Munoz con corridori agli angoli e due fuori toccava direttamente su Wilson, che aveva in precedenza subito un doppio da Yepez. Nella ripresa successiva, con due corridori in base e uno fuori, ad essere vittime dei cambi di velocità del partente della Danesi erano Scalera e Desimoni con due innocue volate all'esterno.

Se Parma piangeva, di certo il Nettuno non rideva visto che per quattro riprese Grifantini non lasciava che le briciole all'attacco della Danesi. Partita perfetta, dodici battitori affrontati e dodici eliminazioni sino ai quattro ball concessi a Mazzanti, lead off del quinto attacco di casa. Seguiva il singolo al centro di Rosario e un bunt sbagliato di Ramos, che toccava direttamente sul lanciatore che effettuava il gioco in terza bruciando Mazzanti. Grifantini colpiva Sparagna ma con basi cariche veniva aiutato da Imperiali che toccava una rimbalzante sull'interbase che dava vita ad una provvidenziale doppia eliminazione.

Come nel calcio si è soliti dire, "gol mangiato gol subito". Così, esattamente come in regular season, Sambucci incrociava un lancio di Wilson e spediva la pallina fuori dalla recinzione a sinistra per l'1 a 0. Si giocava con due fuori e Wilson sembrava in assoluto controllo. Invece, dopo aver subito l'1 a 0, alla prima parte del settimo era costretto a scendere di pedana. La ripresa si apriva con la terza valida della serata di Zileri, in seconda su bunt e in terza su singolo interno di De Simoni. Con due fuori e corridori agli angoli arrivava la sostituzione con Leal, che subiva subito un fortunoso singolo interno di Yepez che aveva l'unica conseguenza di caricare le basi. Il Parma però non sprecava l'occasione, e una lentissima rimbalzante di Medina si andava ad infilare nell'unico buco tra interbase e seconda base per il 3 a 0. Leal poi chiudeva la ripresa lasciando al piatto proprio Sambucci con uno slider.

La Danesi aveva un sussulto al cambio campo. Camilo sostituiva Sanna e raggiungeva la prima per quattro ball, Mazzanti batteva un doppio a destra. Così, con solo due valide al passivo, terminava la partita di Grifantini. Saliva in pedana Cicatello che lasciava al piatto Rosario con un ampissimo slider, amplificato dalla sua meccanica "sottomarina". Kelly Ramos batteva sull'interbase e spingeva se non altro a casa Camilo per il 3 a 1, poi accadeva l'inaspettato. Su una facile rimbalzante di Sparagna, Yepez sbagliava l'assistenza consentendo il 3 a 2. Imperiali poi era il terzo eliminato di una ripresa nella quale, con una sola valida, il Nettuno rientrava in partita.

Si arrivava al nono e proprio quando il Parma sembrava avviato alla tredicesima vittoria nelle ultime 15 sfide contro i tirrenici, accadeva l'imprevedibile. Camilo out al primo lancio, Mazzanti eliminato su rimbalzante, quindi Rosario raggiungeva la prima su singolo. Gerali lasciava Cicatello sul monte, che concedevaquattro ball a Ramos e poi subiva il singolo al centro di Sparagna. Pareggio e corridori in terza e seconda, ma per la terza volta nella partita Renato Imperiali era il terzo eliminato con corridori in base.

L'inerzia ormai era cambiata. Leal non si fermava, e nonostante un piccolo infortunio macinava strike out. Seconda parte decimo, Ambrosino subito in base grazie ad un singolo su D'Amico appena entrato. L'esterno nettunese raggiungeva la seconda su batti e corri di Caradonna, dopo un primo tentativo di bunt andato a vuoto. Quindi arrivava il singolo di Retrosi a destra, un lungolinea che bucava la difesa di Sambucci. Esplodeva il Borghese per una vittoria a dir poco inattesa, se non altro per come si erano messe le cose.

"Siamo a tre vittorie, ma non dobbiamo fare calcoli. Quello che è successo stasera è già in archivio e dobbiamo pensare subito a venerdì". Dopo aver seguito il match a bordo campo causa squalifica, Ruggero Bagialemani non si lascia trasportare sugli allori. "Stasera siamo stati bravi, ma anche fortunati. Proprio quello che non ci è capitato la settimana scorsa contro il Bologna. Il nostro problema non sono i lanciatori, anzi durante l'anno sono stati quelli che ci hanno sostenuto. Purtroppo non siamo capaci di sfruttare le occasioni che ci capitano. Battiamo troppo in doppio gioco – dice – anche stasera dovevamo avere molta pazienza con Grifantini, che sapevamo di dover portare il prima possibile ad una quota di un'ottantina di lanci per poterlo mettere in difficoltà".

Sulla questione lanciatori, a precisa domanda risponde proprio Gilberto Gerali? "Al nono inning non era il caso di sostituire Cicatello, visto che era già il miglior rilievo che avevo a disposizione. E poi al nono aveva anche fatto subito due eliminati prima di subire il punto". Certo non mancano i rimpianti. "Ce ne sono soprattutto pensando al fatto che eravamo ad un out dalla vittoria, che abbiamo battuto molto senza concretizzare e che l'errore di Yepez ci è costato un punto importantissimo". Gerali fa pretattica e non vuole ancora svelare il lanciatore di venerdì, Bagialemani invece fa il nome di Escalona con una certa convinzione.

Ed il match winner? Eccolo, il giovane Ennio Retrosi, autore del singolo a destra che ha spinto a casa il punto della vittoria. "Era una dritta esterna che ho colpito duro. Non so dire comunque se questo sia un successo che segna una svolta nel nostro campionato. Dobbiamo andare a Parma e vincere subito venerdì". Retrosi, uno dei ragazzi terribili del Nettuno, come Sparagna che ha pareggiato la partita e tanti altri che scalpitano… "E' bello pensare che stiamo facendo la nostra parte dimostrando di valere tanto quanto gli stranieri".  

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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