Gara-2, Nettuno espugna la roccaforte ducale

Mancano solo 9 inning regolamentari alla Danesi Nettuno per coronare l'impresa di agguantare quella finale scudetto che manca da tre anni. Un'altra vittoria ieri sera in gara-2 (finale 5-2 per la formazione tirrenica) contro quel Parma che fino ad una settimana fa era considerata un po' la "bestia" nera (prima di mercoledì 12 vittorie parmensi negli ultimi 14 incontri. Il Nettuno è chiamato ad un ultimo, decisivo sforzo sabato sera per non essere costretto a fare calcoli e potersi giocare le Italian Basebal Series contro San Marino (sulle rive tirreniche l'amato scudetto manca orma da 10 anni).
Ancora una volta il lineup nettunese non brilla battendo meno degli emiliani (7 valide contro 9), ma si esalta in difesa, sul monte e nell'applicare le strategie di Ruggero Bagialemani. José Escalona e Roberto Corradini risultano intoccabili per le prime 3 riprese. A rompere gli equilibri ci pensa Mirco Caradonna al quarto attacco: il giovane seconda base del Nettuno batte valido al centro e avanza in seconda sulla battuta in diamante di Ennio Retrosi. Dopo l'out al volo di Camilo, Caradonna ruba la terza e segna il vantaggio nettunese sul lancio pazzo di Corradini.
Il Parma ci mette solo una ripresa per ribaltare il risultato: Bertagnon apre con un singolo e avanza sul bunt di sacrificio di Scalera. De Simoni viene passato in base da Escalona, poi arriva la valida di Yepez che vale il pari, mentre Dall'Ospedale resta al piatto girando sui cambi di velocità di Escalona. A portare in vantaggio il Cariparma (2-1) ci pensa Medina con un profondo doppio a destra che esce dalla recinzione e costringe Yepez a fermarsi in terza.
Il sesto è l'inning delle occasioni sprecate. Con 2 out arrivano le valide interne di Mazzanti e Rosario, ma Ramos è out al volo. Per il Parma, dopo l'out di Munoz, Scalera tocca un doppio al centro e ruba la terza. Escalona lascia al piatto Bertagnon tra le proteste parmensi e poi concede 4 ball a Scalera, La visita di Bagialemani è provvidenziale con il pitcher italo-venezuelano mette strikeout De Simoni.
All'ottavo arriva l'allungo decisivo per il Nettuno. La base a Caradonna fa terminare la partita di Corradini. Sul monte sale Pedro Orta che, dopo due tentativi finiti in foul, subisce il bel contatto sulla linea di sinistra di Ennio Retrosi che porta Caradonna in terza. La battuta in diamante di Camilo vale il pareggio (2-2), mentre Bagialemani sorprende tutti ordinando ad un bombardiere come Peppe Mazzanti uno "squeeze play" che il capitano nettunese esegue magistralmente portando i suoi in vantaggio. Il Nettuno non da pace a Orta: Rosario batte valido a sinistra e porta Mazzanti in terza e "invita" Gerali a sostituire il suo lanciatore. Al suo posto entra Giovanelli. Ramos è il primo ad affrontarlo e batte sul neoentrato che è lesto a eliminare Mazzanti a casa. Il 4-2, però, è questione di minuti ed è opera di uno degli uomini più in forma del lineup nettunese. Vinicio Sparagna conferma il suo momento magico battendo valido e spingendo a casa Olmo Rosario.
Remigio Leal, subentrato al settimo a Escalona, chiude facendo battere in diamante Munoz e Bertagnon inframmezzati dalla volata di Zileri. Al nono arriva per il Nettuno il punto del definitivo 5-2. Con due fuori, Giovanelli colpisce Retrosi che corre a casa sul doppio di Juan Camilo. Leal affronta Scalera e lo fa battere verso Mazzanti. Dopo incassa il singolo di De Simoni, ma poi fa battere in doppio gioco Yepez che chiude l'incontro. Una vittoria che porta la firma proprio di Remigio Leal e concede al Nettuno, insieme alla netta affermazione del San Marino contro il Bologna, l'opportunità di avere il suo destino nelle proprie mani. In caso di vittoria nella partita di sabato, l'ultima del girone di semifinale, il Nettuno avrà la certezza di poter battagliare con la formazione del Titano per lo scudetto 2011.

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