Il Cariparma procede a passi spediti la preparazione alle "Final four" della European Cup di Brno. Nei giorni scorsi il manager Gerali ha fatto disputare alla squadra altre due amichevoli, prima una sfida "intersquad", poi partita contro la squadra di IBL 2 a batterie invertite. Occasioni per permettere soprattutto ai giocatori stranieri di riprendere confidenza con l'agonismo, dopo circa un mese di inattività forzata. Smaltita la delusione per gli insuccessi "italiani", la squadra ha ormai recuperato l'entusiasmo e la concentrazione in vista di un obiettivo che ad inizio stagione era ritenuto fondamentale dalla società.
"Siamo consapevoli di andarci a giocare l'ultima possibilità per nobilitare la stagione con la conquista di un obiettivo importante, che ad aprile consideravamo prioritario – attacca il tecnico ducale – Il traguardo è alla portata e faremo del nostro meglio per raggiungerlo. Credo che vincere un trofeo che manca da Parma da tanti anni possa rendere trionfale la nostra stagione, che tuttavia va considerata positiva in ragione delle difficoltà che abbiamo avuto e dei risultati che abbiamo ottenuto. Consideriamo che ad un out dalla fine del primo incontro con Nettuno noi eravamo in finale."
La cosa più importante in questo momento è permettere ai giocatori stranieri di rientrare in condizione: "Mantenere alto il ritmo quando non ci sono impegni ufficiali non è facile. Ho cercato di far giocare la squadra il più possibile in questo periodo, anche per verificare in partita il lavoro che abbiamo fatto. Spero che questo porti dei risultati. Anche se sappiamo che le partite vere sono una cosa completamente diversa. Riguardo alla condizione degli stranieri sono relativamente tranquillo, perchè Medina l'ho visto in palla e anche Yepez è in buone condizioni. Credo che la nostra sia una squadra composta da giocatori maturi e sicuramente avranno già mitigato la delusione per le eliminazioni in campionato e in Coppa Italia."
Come è risaputo, il regolamento della competizione impone un massimo di tre giocatori stranieri per squadra, senza distinzioni tra comunitari ed extracomunitari. Il Cariparma in rosa ha i tre venezuelani Medina, Munoz e Yepez e il rumeno Burlea. La scelta riguardo al giocatore che resterà fuori dalla Final Four è però obbligata per l'allenatore dei campioni d'Italia del 2010: "Porterò sicuramente Burlea. Ho la necessità di rinforzare il monte di lancio e in più, Munoz da oltre un mese e mezzo è afflitto da un'infiammazione alla mano destra che gli impedisce di giocare al massimo della condizione."
La due giorni in Repubblica Ceca inizierà con una nuova tappa della "sfida infinita" tra Cariparma e Unipol Bologna. Una rivalità accesissima fra due squadre che si equivalgono. Ed è logico che a far la differenza, come spesso succede in questi casi, possano essere i dettagli. Gilberto Gerali non vuole lasciare nulla di intentato e schiererà sicuramente il suo miglior lanciatore: "Marco Grifantini sarà il partente della semifinale. Tutto il resto si vedrà in corso d'opera. Vedremo come andrà la semifinale. Potrei aver bisogno anche di Burlea e Corradini, perchè dobbiamo vincere a tutti i costi per andare in finale, di conseguenza è impossibile fare previsioni sull'eventuale partente di giovedì."
Sulla squadra di Parma è però caduta recentemente un'altra tegola. Alex Sambucci si è infatti procurato una frattura al quinto metatarso del piede sinistro nel corso del primo incontro di semifinale di Coppa Italia con Bologna e "sicuramente non potrà recuperare. Verrà a Brno con tutti gli altri e farà parte del gruppo, ma al 99{71c0f2df6a3eb788ea1fc388985ca12d75192dd22e3bd9fc8cd7933404c8ab89} non giocherà".
Per la sua sostituzione il manager sembra orientato a schierare in prima base Leonardo Zileri, come è avvenuto nel corso delle amichevoli di questi giorni: "Non essendoci Munoz a disposizione dovevamo inventarci qualcosa e credo che la soluzione di spostare Leo sia quella che offre più garanzie. Lascio comunque ancora aperta una possibilità sia per Giannetti che per Michele Gerali."
Per il resto la formazione che sfiderà il Bologna è praticamente fatta: "Inserirò Christian Leoni nel ruolo di esterno centro e deciderò poi all'ultimo momento per il ruolo di battitore designato tra Gerali e Matteo Ugolotti che ho visto molto bene in battuta in questi giorni e potrebbe darci un contributo importante".
Forse giocare la fase finale di una competizione così importante a fine stagione, con squadre ferme da circa un mese non è la scelta migliore: "Può essere motivo di discussione – spiega il tecnico – la situazione degli stranieri che, non potendo giocare la Coppa Italia per regolamento, si trovano fuori forma in questo momento. Però siccome il calendario internazionale va stilato in base alla durata dei vari campionati e agli impegni delle nazionali, non credo si possa fare molto. Certo, probabilmente si dovrà ripensare alle squadre che escono dai play-off in anticipo e sono costrette a pagare per un mese giocatori stranieri che non giocano, in attesa della finale europea."
Finita la stagione, sarà poi il momento delle valutazioni: "A bocce ferme andranno valutati bene tutti gli aspetti che hanno caratterizzato questa stagione. La riflessione finale della società dovrà tener conto dei problemi che abbiamo avuto, che sono sotto gli occhi di tutti. Anche se c'è chiaramente grande rammarico per come siamo usciti dai play-off sbagliando completamente l'ultimo week-end. La squadra poteva e doveva fare di più e meglio. Ma andranno valutati bene i motivi per i quali siamo passati ad un eliminato dalla fine del primo incontro con il Nettuno, da una qualificazione alla finale quasi sicura, alla sconfitta in tutte e tre le gare."
Secondo voci che si stanno rincorrendo in questi giorni, la trasferta a Brno potrebbe essere l'ultima per Gerali da manager del Cariparma, dopo cinque anni molto positivi. Nulla però sembra essere ancora deciso: "Sono tranquillo, perchè il lavoro che ho svolto sul campo mi da la serenità per dire che ho la coscienza a posto. E' chiaro che il ruolo dell'allenatore è sempre sottoposto a critiche da parte di chi sta sopra, di chi sta sotto e di chi guarda. A fine stagione ognuno farà le proprie valutazioni. La società farà le sue e io farò le mie, con grande serenità. Nel caso dovesse essere la mia ultima esperienza, a maggior ragione sarebbe bello chiudere con una vittoria!"
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