Il Parma e Gerali ancora insieme. Con una nota pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri sul proprio sito Internet la società ducale ha comunicato di "aver raggiunto un accordo per la prossima stagione sportiva con Gilberto Gerali (classe 1961). Gerali è quindi confermato alla guida tecnica della squadra in qualità di manager per il campionato di Italian Baseball League 1D 2012."
Tutto è bene ciò che finisce bene, quindi. Ma non era un lieto fine scontato come potrebbe sembrare. Nonostante le dichiarazioni del presidente Rossano Rinaldi ("le voci uscite nei giorni scorsi erano fuori controllo e prive di fondamento") apparse sul sito ufficiale, la società stava infatti ragionando da tempo anche su soluzioni diverse. Come peraltro si può dedurre dalle interviste rilasciate recentemente dallo stesso Rinaldi a Baseball.it e dal manager a Sportparma.it.
Erano, ovviamente, solo "ragionamenti" che la società stava facendo e sui quali si è confrontata con il tecnico. La sensazione di tutti era tuttavia quella di un cambio imminente sulla panchina del Cariparma. Invece, con il passare delle ore le quotazioni dell'allenatore campione d'Italia 2010 hanno ripreso ad aumentare. Fino alla settimana scorsa. Quando i massimi dirigenti ducali hanno contattato Gerali, comunicandogli che, a seguito delle valutazioni effettuate la loro idea sarebbe stata quella di confermarlo. Con Munoz nel ruolo di hitting-coach, pronto a dare il proprio contributo anche al settore giovanile. Cose, per altro, ribadite anche ai giocatori nel corso dei vari colloqui individuali, duranti quali il tecnico veniva dato "sicuro al 99{71c0f2df6a3eb788ea1fc388985ca12d75192dd22e3bd9fc8cd7933404c8ab89}".
Nelle ultime ore, è poi stato raggiunto l'accordo. Con reciproca soddisfazione. Condivisa pure dal gruppo, da sempre molto legato all'allenatore, e dai tifosi. Risolta la questione riguardante la guida tecnica, ora la società, in pieno accordo con lo stesso Gerali, potrà dedicarsi alla definizione del roster per la stagione 2012. Fedelmente al progetto che, come viene sottolineato dal tecnico, sempre sul sito ufficiale "sarà incentrato sull'inserimento ancor più marcato di giovani atleti parmigiani e italiani".
Con Gerali dovrebbe essere confermata anche gran parte dello staff tecnico della passata stagione. Ma il condizionale è d'obbligo e la situazione è in evoluzione. Per ora, l'unica certezza è rappresentata dall'inserimento in pianta stabile di Orlando Munoz. Per quanto riguarda i giocatori, salvo clamorosi e imprevedibili colpi di scena, tutti gli italiani dovrebbero restare a Parma. Nelle scorse settimane si è vociferato di un possibile trasferimento di Davide Dallospedale negli USA insieme alla moglie. Ma la sensazione è che, almeno per il prossimo anno, l'ex-capitano azzurro possa ancora far parte della rosa.
Nel gruppo dovrebbero comunque trovare maggiore spazio i vari Giannetti, Benetti, Poma e, probabilmente, altri ancora. Confermatissimi i pezzi da novanta del monte di lancio Grifantini, Burlea e Cicatello, la prima operazione che la società effettuerà sarà sicuramente quella riguardante il pitcher straniero. Come ci ha rivelato Orlando Munoz prima di far ritorno al suo paese, dovrebbe trattarsi di un asso della liga invernale venezuelana.
Chi potrebbe non vestire la casacca del Cariparma nel 2012 è Marco Yepez. Al di là delle voci di un interessamento nei suoi confronti di altre big dell'IBL, che non hanno per il momento trovato conferma, il suo rendimento nella passata stagione non è stato ritenuto soddisfacente. La società si guarderà quindi intorno per vedere cosa offrirà il mercato. Teoricamente scontata, invece, la conferma di Rodney Medina. Teoricamente. Logico che prima di privarsi del miglior battitore dell'IBL 2011 la società ci penserà non una, ma cento volte. Anche perchè, un line-up che già perderà Orlando Munoz, senza l'esterno potrebbe scoprirsi decisamente troppo leggero. Tuttavia la generale situazione economica attuale potrebbe indurre i dirigenti ducali a tesserare solo due giocatori stranieri. A quel punto è più probabile che oltre al lanciatore si decida di privilegiare il ruolo di interbase, visto che il campo esterno, con Desimoni, Zileri, Leoni, Michele Gerali e Poma risulta già sufficientemente coperto. Si tratta ovviamente di ipotesi.
Un serio ragionamento meriterà invece il settore dei lanciatori di rilievo, che nella scorsa stagione non ha particolarmente brillato. Se su Giovanelli, Cozzolino e Corsaro non dovrebbero esserci dubbi, probabile che vengano fatte ampie valutazioni su Orta e D'Amico. Più probabile che torni il secondo, meno il primo. Anche se, come ha ricordato Munoz nella recente intervista, sul mercato i lanciatori di passaporto italiano di un certo livello non sono molti. E chi li ha, difficilmente se ne priverà. Ma, fedele ad un progetto che punta sui giovani non è escluso che la proprietà possa fare un sacrificio per portare qualche nuovo interessante prospetto alla corte di Gerali.
Abbiamo lasciato per ultima, ma non certo per importanza, la questione del secondo ricevitore. E' ovvio che difficilmente Riccardo Bertagnon potrà sopportare un'altra stagione "no-stop" dietro il piatto di casa base. A maggior ragione, alla vigilia di un campionato probabilmente senza soste, in vista dei campionati europei ai quali il ricevitore veronese ambisce a partecipare da protagonista, nel miglior stato di forma possibile. Al momento è difficile fare ipotesi sul nome del futuro "back-up". Le possibilità sono tante. Dalla scelta di puntare su un giovane, magari quel Varin che doveva arrivare un anno fa, alla strada che porta verso un giocatore maturo in possesso dello status di ASI (si è fatto il nome, per esempio, di Weltin Cabrera) oppure ad un comunitario come l'ex sanmarinese Schneijders se non, addirittura, ad un catcher d'oltreoceano, ipotesi però obiettivamente poco probabile. Non è da escludere nemmeno la possibilità di dare spazio al giovane Maestri o, quando recupererà dall'infortunio, a Riccardo Zambelloni.
Sarà un inverno lungo e la carne al fuoco, guardando anche a ciò che sta succedendo in altre piazze, è tanta. Parma ha già posto la sua base, nel segno della continuità: Gilberto Gerali.
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