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Texas Rangers al primo match-point

Per la prima volta nella loro storia, i Texas Rangers hanno la reale possibilità di vincere le World Series. Con il successo in gara-5 (uno splendido 4-2 in rimonta con Oliver vincente sul monte di lancio ed i fuoricampo di Moreland e Beltre che hanno ribaltato il provvisorio 0-2), il roster di Washington è sul 3-2 nella serie. Ed ora basta una vittoria per conquistare l'anello che lo scorso anno era sfuggito per un soffio a vantaggio dei San Francisco Giants.
Stanotte le World Series tornano a St. Louis per quella che si preannuncia come un altro avvincente match. Sul mound saliranno Colby Oliver (1.35 di media PGL con 4 strike-out in finale) e Jaime Garcia (zero di media PGL con 7 strike-out). I due partenti si erano già affrontati a St. Louis in gara2, vinta dai Rangers per 2-1, ed entrambi avevano svolto un eccellente lavoro tenendo inchiodato il risultato sullo 0-0 per ben 6 inning. Lewis è sceso dal monte dopo 6.2 inning con 1 solo punto concesso, mentre Garcia è rimasto fino a tutto il settimo senza che lo score venisse sporcato. Il 25enne messicano è alla sua prima post-season e finora ha all'attivo una media PGL di 3.97 con 18 strike-out, racimolando solo 2 sconfitte. La prima in gara-3 contro Philadelphia dopo aver tenuto a zero le mazze avversarie per 6 inning, l'altra in gara-1 delle Championship Series in quel di Milwaukee colpito al primo inning da un fuoricampo da 2 punti di Braun. Lewis, 32enne californiano e partente dei Rangers, ha invece già assaporato i playoff lo scorso anno con il roster di Arlington. Nel 2010 è riuscito a vincere l'unica partita che ha visto sorridere Texas, quella gara-3 che di fatto ha impedito il cappotto (alla fine i Giants si imposero per 4-1). Nell'attuale post-season ha raccolto una vittoria in gara-3 contro i Rays ed 1 sconfitta, ancora in gara-3 contro i Tigers. Complessivamente nelle due post-season Lewis ha giocato 7 partite con una media PGL di 2.22 e 40 strike-out all'attivo (2.95 di PGL e 16 K nelle 3 gare del 2011).
L'appuntamento è per le 20.05 locali (da noi saranno circa le 2 di notte) quando verrà chiamato il playball. Al Busch Stadium di St. Louis le due compagini si sono già affrontate nelle prime due gare di finale dando vita a partite estremamente equilibrate. In gara-1 furono i padroni di casa ad imporsi con Carpenter protagonista sul monte di lancio. A rompere gli indugi furono proprio i Cardinals con 2 punti ottenuti nella parte bassa del quarto inning, complice anche un colpito di Wilson su Pujols al quale seguì un doppio di Holliday ed un singolo di Berkman. Texas rispose nel turno di battuta successivo con un fuoricampo da 2 punti di Napoli, ma al sesto il doppio di Freese, che poi conquistò la terza grazie ad un lancio pazzo ancora di Wilson e casa base con una valida di Craig, portò al definitivo 3-2. Toccò poi a Lewis e Garcia dominare in gara2, una sfida in cui furono ancora i Cardinals a colpire per primi con un singolo di Craig che porta a casa Freese, anche se al nono inning accadde l'inaspettato. Motte sale sul monte per portare a casa risultato e salvezza personale, ma Kinsler batte valido e poi ruba la seconda base. Andrus arriva in secondo grazie al singolo più errore di Pujols. Motte viene rilevato da Rhodes che però subisce le due volate di sacrificio di Hamilton e Young che inchiodano il risultato sul 1-2 per i Rangers che così pareggiano la serie.
Dopo due incontri in cui complessivamente erano stati realizzati solo 8 punti, la serie di tre partite giocate ad Arlington si apre con un roboante 16-7 a favore dei Cardinals. A questa fiera del gioco offensivo non poteva mancare Albert Pujols autore di ben 3 fuoricampo. Solo Babe Ruth (1926 e 1928) e Reggie Jackson (1977) erano stati capaci di fare altrettanto in una gara delle World Series. Dopo tanto clamore offensivo gara-4 è dominata dai lanciatori ed in particolare dal giovanissimo Derek Holland che resta sul monte per 8.1 inning lasciando a 0 le mazze avversarie (2 sole valide concesse). Per i padroni di casa un doppio in apertura di Hamilton e un fuoricampo da 3 punti di Napoli fissano il risultato sul 4-0 e riportano in equilibrio la serie prima di gara-5, che garantisce a Texas il primo match-ball nella storia della franchigia.

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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