La sfida continua. Sull'asse San Marino-Nettuno. Le finaliste dell'appassionante serie scudetto 2011 (vinta dai Titani in sette gare, dopo avere recuperato un clamoroso 0-2 iniziale e una delicata situazione di 2-3 dopo cinque partite) si danno ora battaglia sul mercato. Sono i due club più attivi, più determinati. Ancora – e più che mai – in primo piano. Colpo su colpo.
Il San Marino, campione d'Italia e d'Europa, ha già annunciato l'acquisto del lanciatore comunitario Yulman Ribeiro decoroso rilievo prelevato dalla Fortitudo Bologna. Sul Titano, inoltre, arriveranno anche Christopher Cooper, Daniel Alejandro Bittar (entrambi ex-Grosseto) e Joe Mazzuca, che non rientra più nei piani della Fortitudo.
La Danesi Nettuno risponde con: Ricardo Hernandez il mancino venezuelano che è stato il miglior lanciatore del campionato spagnolo 2011 (15 partite vinte, nessuna sconfitta, con la casacca del Barcelona nella "Division de Honor"); William Bergolla interno venezuelano con esperienze in MLB a Cincinnati, San Francisco, Washington, Detroit; Riccardo De Santis che lascia la sua Grosseto dopo 15 campionati, 85 partite vinte, 52 perse, 6 salvezze, due scudetti e una Coppacampioni; infine Chris Crescenzi catcher oriundo ventisettenne, in arrivo dal Rovigo e protagonista nel campionato di serie A Federale. Ma…
Ma… il Nettuno rischia di perdere il suo giocatore più popolare, più celebre, un "mito" nella Città del Baseball. Peppe Mazzanti. Eh sì, non è un mistero che "Mazzantone" gradirebbe giocare altrove. Questioni economiche. Probabilmente anche questioni motivazionali. Le indiscrezioni dicono che il terza base nettunese, dopo 10 stagioni, 435 partite e 431 battute valide con la squadra della sua città, sarebbe disponibile a indossare un'altra casacca. Il problema per Mazzanti è che oggi è l'ultimo giorno utile per lo svincolo.
Però, resta la possibilità che il Nettuno e un altro club si accordino per la cessione (ma sarebbe una cifra troppo sostanziosa, dato il prestigio e il valore del giocatore) oppure per uno scambio (soluzione forse più attuabile).
Ipotizziamo, ad esempio, uno scambio con Bologna per Juan Pablo Angrisano. La Fortitudo – come noto – "lascia" Joe Mazzuca. Che ha ricoperto in questi anni la posizione difensiva di terza base. Proprio il ruolo di Peppe Mazzanti! Il Nettuno, è vero, ha appena acquistato Chris Crescenzi come catcher. E pertanto sembrerebbe già coperta. Sembrerebbe… In realtà in quel ruolo il Nettuno del campionato scorso ha avuto la fortuna di possedere "il più grande", Kelli Ramos. Indubbiamente Crescenzi è ottimo battitore, un bastone di potenza (16 homers nel campionato scorso), ma viene dalla A Federale, non conosce la IBL1 ed è chiamato a prendere il posto di colui che – a mio parere – è stato il miglior catcher che si sia visto in Italia dal 1995 fino al settembre scorso.
Il ruolo di ricevitore è fondamentale in una squadra. Perché è l'uomo-guida. E' il cervello della difesa. E' colui che deve avere tutto sotto controllo. La sua testa è una enciclopedia di informazioni riguardanti le caratteristiche dei battitori avversari, e le varie strategie. La prestazione di un lanciatore dipende molto dalla affidabilità del catcher e dal feeling che esiste fra i due. Il ricevitore deve essere il primo punto di riferimento per il pitcher, la sua guida, il suo miglior amico in partita. Sotto questo aspetto Kelli Ramos, con la sua esperienza, la sua intelligenza, il suo senso tattico, il suo carisma, le sue furbizie, era il meglio dal punto di vista tecnico e mentale che una squadra potesse pretendere. I problemi fisici che hanno tormentato il ricevitore dominicano, soprattutto nel finale di stagione, possono spiegare la scelta della sua non riconferma. Kelli Ramos ha avuto una grande parte di merito nella galoppata esaltante del Nettuno 2011, squadra potenzialmente da quinto posto in avvio di campionato e poi clamorosamente arrivata – in virtù di straordinarie rimonte – fino a gara7 della finali per lo scudetto.
Chiaro che passare da un catcher come Kelli Ramos ad un giocatore – Chris Crescenzi – che viene da un campionato inferiore (seppure interpretato da primattore) comporta un certo rischio per il team di Ruggero Bagialemani.
Rischio che il Nettuno non correrebbe se eventualmente arrivasse Juan Pablo Angrisano, la cui espressione tecnica in questo impegnativo e importante ruolo è riconosciuta e apprezzata ampiamente. Dal punto di vista difensivo Angrisano è stato il secondo catcher dell'Italian Baseball League 2011, dopo appunto Kelli Ramos.
Non troverebbe la strada chiusa, Crescenzi: una partita da catcher la giocherebbe sicuramente (considerando che spesso il Nettuno deve sostenere due partite ravvicinate, il sabato) e altre le farebbe eventualmente da battitore designato.
Ripeto, questa è soltanto un'ipotesi. Lo scambio Mazzanti-Angrisano forse è di difficile realizzazione. Però non è improbabile, dal momento che Mazzanti sembra gradire un'altra destinazione e considerando che Angrisano era nel mirino del Nettuno (e può darsi che lo sia ancora).
Altre notizie di mercato. Il San Marino, che saggiamente vuole mantenere gli equilibri del gruppo che quest'anno ha vinto tutto, riconferma tre dei quattro stranieri della vincente stagione scorsa. Rivedremo con la casacca della squadra del Titano Willy Vasquez (che sta andando forte attualmente nella Liga di Nicaragua dove ha un ottimo 337 di promedio e ha già confezionato 26 RBI in 21 partite), il pitcher Darwin Cubillan (1.38 la sua efectivdad nella Liga Profesional di Venezuela) e Carlos Duran che ha deciso di fermarsi e dedicare questo inverno alla sua condizione fisica per sistemare definitivamente quei problemini fisici che lo hanno tormentato nel suo ultimo campionato in Italia. San Marino dovrà rimpiazzare soltanto uno straniero, il lanciatore "partente" di gara1, poiché Henry Bonilla non ritorna (anzi, pare abbia deciso di chiudere l'attività agonistica). Tra i pitchers nel mirino della Società della Repubblica del Titano c'è Dan Serafini, mancino trentottenne, con una vastissima esperienza maturata in vent'anni di carriera professionistica tra Major League (sette stagioni, 263 inning lanciati, 15 partite vinte, 16 perse, 1 salvezza), tanto Triplo A, ma anche Corea, Giappone, Taiwan, Messico e… la Nazionale italiana, una partita vinta sul monte dell'Italia al World Baseball Classic nel 2009.
Una curiosità: Serafini ha radici sammarinesi!
Questo 2011 ha visto Dan Serafini giocare con i Sultanes de Monterrey, squadra del Triplo A messicano. A dispetto dei 38 anni, è riuscito a fare ancora ottime cose ad un livello così alto. Anzi, è stato talmente convincente da guadagnarsi probabilmente una nuova interessante offerta in Messico.
A Parma sembra che il lanciatore Roberto Corradini e il Cariparma non abbiano ancora raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto.
Nettuno, Rimini e Bologna sono interessate ad Alessandro Vaglio (classe 1989), anch'egli in uscita da Grosseto. Il giovane azzurro, contesissimo, diventa in questo momento l'uomo-mercato.
Roberto Radaelli rientra in scena e torna a fare il pitching coach nello staff di Marco Nanni in Fortitudo. A proposito di Fortitudo: secondo una indiscrezione (clamorosa, se dovesse trasformarsi in notizia ufficiale) Fabio Betto potrebbe decidere di chiudere la sua lunga e brillante carriera.
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