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Urbe Roma, vincere in serie A sognando l'IBL

Un tecnico preparato ed abituato a lavorare  con i giovani. L'Acotel Urbe Roma ha scelto Guglielmo Trinci per iniziare un progetto a lungo termine per riportare i giallorossi tra i vertici del baseball nazionale dopo la conquista di due scudetti e della Coppa Italia, vittorie arrivate rispettivamente nel 1950, nel 1959 e nel 1977. Una campagna acquisti importante per la serie A federale, improntata sugli italiani. La crisi dell'Anzio ha permesso ai giallorossi di assicurarsi le prestazioni di Danilo Scorziello e Valerio Rodà, che hanno raggiunto i "conterranei" Mauro Salciccia, Marco Belvisi, Mario Mazza, Christian Mandolini e Alessandro Paoletti, già nel mese di gennaio. Sono notizia di ieri, invece, gli arrivi anche dei giovani Matteo Pizziconi e Fabio Origlia in prestito da Nettuno con l'aggiunta del veterano Igor Schiavetti a dare quel tocco di esperienza che serve alla squadra.

Come sono iniziati i contatti con la Roma?

"Ho avuto contatti con il direttore sportivo Gianfranco Pavone già prima di Natale per far parte dello staff tecnico. Poi mi è arrivata la proposta di guidare la squadra da manager e non ho esitato ad accettare. Ho trovato una dirigenza composta da grandi conoscitori del baseball e da grandi appassionati".

Che ambiente hai trovato?

"Ho trovato un ambiente stupendo e soprattutto grande voglia di raggiungere grandi traguardi. In questo senso abbiamo costruito una squadra competitiva pensando anche al futuro. E' un grande progetto che ho sposato in pieno ed è un vero piacere per me ritrovare anche Claudio Cecconi con il quale ho sempre avuto un grande rapporto. E' stimolante per me essere andato via da Nettuno. Questa nuova esperienza l'affronto come una grande esperienza e questo mi porta a tirare fuori il meglio di me. Voglio portare la mia esperienza sia da tecnico che da giocatore a tutta la squadra. Ho tanta voglia e tanto entusiasmo che non mi fanno pesare i tanti sacrifici che comporta questo nuovo incarico e la stessa cosa l'ho trovata in tutti i giocatori del roster. Ho trovato tanta voglia di vincere e tutti ragazzi disposti al sacrificio per raggiungere grandi obiettivi. Nel baseball non esiste solo la realtà di Nettuno"

Il mercato ha portato indicazioni importanti. La Roma vuole puntare al titolo?

"Il mercato è stato ottimo. Approvo al 100{f63ab952a1731bb2f689d4eed4eb51b28b345e06b17533402be389403310b9c5} la scelta di non ingaggiare un lanciatore straniero e di puntare sugli italiani. Abbiamo 8 giovani lanciatori che ci danno ampie garanzie e che non temono il confronto con i pitcher stranieri o naturalizzati delle altre squadre, a cui si aggiungerà anche Pieri quando tornerà dall'esperienza negli Stati Uniti. Il resto della squadra è un mix tra giovani e giocatori di esperienza che vantano numerosi campionati in Ibl e nelle vecchie serie A1 e serie A2 nel proprio curriculum. Il nostro obiettivo è raggiungere innanzitutto i playoff e poi penseremo al titolo. Il nostro è un girone molto difficile con Arezzo e Sala Baganza che hanno costruito squadre importanti, con elementi di livello, forse anche migliori di qualche giocatore che milita in Ibl, specialmente nel parco lanciatori".

Quali sono i tuoi obiettivi per questa esperienza?

"Mi auguro di riuscire a far innamorare i romani di questo sport e di portare più gente possibile allo stadio per vedere la Roma. Il mio sogno sarebbe iniziare un progetto per portare la Roma fino in Ibl e questo è un obiettivo che condivido con la società, ma per il momento c'è il problema del campo dell'Acquacetosa che non corrisponde agli standard della Ibl… vedremo in futuro".

L'Acotel Urbe Roma aveva preso contatti con il Nettuno anche per quanto riguarda Matteo Modica che però è rimasto in riva al Tirreno per esigenze lavorative. Smentiti invece i contatti con Valerio Tomassi per il quale non c'è stato nessun contatto. La ciliegina sulla torta sarebbe un buon esterno, ma Trinci assicura "Siamo competitivi già con questo roster". Insomma si scaldano i motori. Il 7 aprile si parte col botto con l'arrivo a Roma del Sala Baganza.

Davide Bartolotta

Nato ad Anzio (Roma) il 9 aprile 1988, ha sempre vissuto nella vicina Nettuno. A 6 anni ha cominciato a giocare a calcio, ma essendo della “città del baseball” non poteva che appassionarsi a questo sport. E' iscritto all'ordine dei giornalisti nell'albo dei pubblicisti. Da spettatore ha seguito il baseball fino al giugno del 2008, quando ha iniziato una collaborazione con “Il Granchio”, settimanale d’informazione di Anzio e Nettuno, di cui è diventato dal 2010 redattore e redattore web, che gli ha permesso di vivere questo sport da un altro punto di vista. Nel primo anno di attività giornalistica ha avuto modo di seguire diversi eventi internazionali tra cui le Final Four dell’European Cup a Barcellona (settembre), oltre che a coprire regolarmente la serie A2 ed in particolare le gare del Nettuno2. La sua più grande aspirazione è quella di contribuire, anche se in una minima parte, a far crescere in Italia la considerazione per questo sport, e magari un giorno poterlo raccontare collaborando con testate nazionali. Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Nelle stagioni 2011 e 2012 ha svolto il ruolo di addetto stampa per la Danesi Nettuno Bc. E' giornalista presso il gruppo editoriale DComunication dove ricopre il ruolo di redattore web per il quotidiano online di Anzio e Nettuno www.ilclandestinogiornale.it e cura la parte giornalistica dell'emittente televisiva regionale (Lazio) YoungTv dove cura una rubrica sportiva. Dall'agosto 2015 collabora con l'Agenzia di Stampa InfoPress realizzando servizi e contributi per Il Corriere dello Sport seguendo lo sport locale e le squadre in trasferta all'Olimpico di Roma per le partite del campionato di serie A di calcio. Gli piace la musica rock e adora guardare film... è arrivato ad un picco massimo di cinque in una giornata.

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