Tanti auguri caro "Whitey". Compie oggi 49 anni, essendo nato a Milano il 2 marzo 1963, Roberto Bianchi ovvero uno dei più grandi giocatori della storia del baseball italiano, re dei fuoricampo in campionato (288) e in Nazionale (46). Bianchi, considerato il più temibile bomber della storia della serie A (949 partite giocate) e che solleticò l'interesse di Orioles, Angels, Reds, Dodgers e Indians, è tornato nel 2010 al baseball come hitting coach della franchigia Senago-Milano United dopo una pausa lunga sei anni (dal 2001 al 2004 aveva allenato lo Junior Parma). E' rientrato quindi sotto la Madunina, quindi, dove è nato e dove ha giocato per tre anni (dal '90 al '92) vincendo due coppe delle Coppe, due Coppe Italia, una Supercoppa ma soprattutto nel 1992 la seconda Tripla Corona della sua formidabile ed esplosiva carriera nel box di battuta (la prima col Bologna nell'87). Bianchi è stato inserito recentemente nella Hall of Fame del baseball italiano.
CHI E' ROBERTO BIANCHI – E' cresciuto a Bologna dove ha esordito in serie A con la Fortitudo nel 1981, quando aveva 18 anni. Dopo 9 stagioni (uno scudetto e una coppa Campioni) in maglia bolognese, nel '90 è il protagonista del grande colpo di mercato del Milano fresco di inserimento nella polisportiva Mediolanum. A Milano Bianchi resta per tre stagioni, totalizzando 137 presenze e soprattutto 49 fuoricampo che gli permettono in tre campionati di superare di una lunghezza il grande Bob Gandini come primatista rossoblu della specialità. Dopo Milano "Whitey" passa al Parma per quattro stagioni (con 2 scudetti e una coppa dei Campioni), poi Modena ('97), Rimini ('98) e ancora Modena dove chiude la carriera nel '99. A Modena comincia anche la sua carriera di allenatore che continuerà nello Junior Parma. In carriera ha vinto due volte la Tripla corona, trofeo vinto solo da due altri giocatori in sessant'anni di campionati, ovvero Roberto Gandini e Giorgio Castelli, è il recordman assoluto di punti battuti a casa (1.170) e punti segnati (1.106) in serie A ed ha la quarta miglior media battuta vita (383) in campionato dietro Castelli (421) e ai due americani Stimac (399) e Baez (388).
Ha conquistato anche tre campionati europei (tra cui quello memorabile dell'83 a Grosseto risolto proprio da un suo fuoricampo ai supplementari nella finalissima con l'Olanda) con la nazionale ed è stato il miglior catcher dei mondiali dell'86 in Olanda. In maglia azzurra ha giocato 150 partite (secondo di tutti i tempi dietro a Ruggero Bagialemani) e 46 fuoricampo (primatista assoluto), partecipando alle Olimpiadi di Barcellona '92 e a quelle di Los Angeles '84, dove il baseball era ancora sport dimostrativo.
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