Dopo la East prendiamo in analisi la Central Division partendo dalla NATIONAL LEAGUE che, per l'ultima volta, si fregerà di essere l'unico girone con 6 franchigie. Dalla prossima stagione, infatti, Houston si sposterà nella West Division della American League in modo che la "nuova Major" sarà composta da 6 gironi con 5 squadre ciascuno. L'attuale Central della NL, dove figurano i St. Louis Cardinals vincitori dell'anello, è la Division che ha risentito di più delle manovre di mercato, perdendo due tra i più forti slugger del baseball pro USA. Senza Albert Pujols, che ha lasciato i Cardinals per gli Angels, e Prince Fielder, che saluta Milwaukee per seguire le orme paterne a Detroit, la Division ha subito un livellamento verso il basso ed ha reso comunque ancora più equilibrato quello che resta uno dei gironi più incerti con almeno 3-4 pretendenti al primo posto. Più difficile la possibilità di vedere uscire dalla Central Division la candidata a vincere la Wild Card.
A sembrare completamente fuori dai giochi sono gli Houston Astros che, per l'ultimo anno nel "Senior Circuit", hanno deciso di non investire molto. Resta grosso modo la stessa struttura della scorsa stagione dove brillò la stella di Brett Wallace e poco più. Altra franchigia che appare fuori gioco è quella di Pittsburgh: rispetto allo scorso anno i Pirates possono contare sugli innesti del catcher Rod Barajas, ex-Dodgers e del seconda base/interbase Clint Barmes, ex-Astros, avendo il merito di essere usciti dal tunnel di due decenni di peggior franchigia della MLB. Il manager Clint Hurdle e l'esterno Andrew McCutchen sono le certezze da cui i tifosi della "città dell'acciaio" ripartono per cercare di migliorare il record della scorsa stagione, ma è ancora presto per sperare a qualcosa di più concreto. Leggermente migliori potrebbero essere le condizioni dei Chicago Cubs. La franchigia che non vince il titolo da più di un secolo (record di anni in tutto lo sport professionistico USA), ha cambiato moltissimo, dallo staff dirigenziale a quello tecnico. L'arrivo del manager Dale Sveum è la punta di un iceberg che ha affondato tutta la vecchia gestione. Diversi gli inserimenti sul monte di lancio dove non ci sono più Carlos Zambrano, colonna del roster della "Città del Vento", e Sean Marshall mentre arrivano Trevor Wood, Manny Corpas, Andy Sonnanstine, Chris Volstad ed il cubano Gerardo Concepción. L'addio di Aramis Ramirez non sembra essere stato degnamente compensato con Ian Stewart.
Sullo stesso livello dei Cubs ci sono i Cincinnati Reds che con Marshall e Matt Latos hanno dato più profondità al monte di lancio: una squadra che resta tutto sommato di primo livello grazie ad atleti del calibro di Votto, Brandon Phillips e Devin Mesoraco. Superiori a queste due franchigie restano, nonostante le partenze accennate, i Cardinals ed i Brewers. I primi devono fare i conti anche con l'addio del grande condottiero Tony LaRussa sostituito dall'esordiente Mike Matheny. Nel roster ecco giocatori d'esperienza come l'interbase Rafael Furcal, il lanciatore mancino J.C. Romero (ex-Rockies) e l'esterno ex-Mets e Giants, Carlos Beltran. Ancora meglio sembra essere messo Milwaukee che sopperisce all'addio di Fielder con gli arrivi del terza base Aramis Ramirez e dell'interbase Alex Gonzalez. Sul monte di lancio maggior vigiore ai rilievi con Josè Veras.
Per la Central Division della AMERICAN LEAGUE c'è una sola favorita: i Detroit Tigers. L'arrivo di Prince Fielder chiude una campagna acquisti che ha visto anche l'innesto del rilievo Octavio Dotel, fresco vincitore delle World Series con St. Louis, e del pitcher 25enne Collin Ballister. A contrastare la corazzata Tigers si affacciano per la prima volta i Kansas City Royals che, dopo anni passati a giocarsi l'ultimo posto del girone, potrebbero essere una delle sorprese di questa stagione. Roster giovane ma con un po' di esperienza sulle spalle, i Royals potrebbero vedere esplodere definitivamente le stelle dei partenti Luke Hocevar e Jonathan Sanchez, quest'ultimo appena arrivato da San Francisco. Il numero uno nella rotazione resta il mancino Bruce Chen, mentre come closer da Los Angeles è giunto Jonathan Broxton. A dar man forte ai rilievi ecco il mancino Jose Mijares, ex-Twins, mentre l'interbase ex-Brewers Yuniesky Betancourt offre garanzie nel campo interno.
Dopo i Royals, apparente equilibrio tra Indians e White Sox: Cleveland punta al recupero del partente Dereck Lowe, arrivato da Atlanta, e assieme al collega Kevin Slowey, ex-Twins, va a potenziare la rotazione. Altre novità riguardano gli esterni Aaron Cunningham e Felix Pie, il prima base Casey Kotchman, il seconda base Jose Lopez, quest'ultimo chiamato a raccogliere la pesante eredità di Luis Valbuena. Per i "South Siders" di Chicago si apre una nuova era con l'addio del manager Ozzie Guillen, sostituito con il debuttante Robin Ventura. Dal "North Side" arriva come free-agent Kosuke Fukudome per sistemare e dare più esperienza agli esterni. L'utility player Delwyn Young, ex-Pirates, ed il giovane prospetto dominicano Simon Castro chiudono una campagna di potenziamento che sembra troppo leggera per essere vera.
Sembra strano parlando di Central Division, ma come fanalino di coda quest'anno potrebbero esserci quei Twins che per tanti anni hanno dominato il girone. Dopo la pessima stagione 2011, Minnesota ha continuato a perdere pezzi importanti e gli arrivi dell'interno 38enne Jamey Carroll, del catcher Ryan Doumit, del partente Jason Marquis e dell'esterno Josh Willingham non sembrano in grado di dare la scossa per migliorarsi.
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