Siamo solo alla seconda giornata, ma la sensazione imperante è che, visti i valori (e soprattutto i “non valori”) del turno d'esordio dell'Ibl, ci si trovi di fronte ad una regular season che nelle prossime 39 avrà solamente il compito di stabilire in che ordine San Marino, Bologna, Rimini e Nettuno si presenteranno al tabellone della fase ad orologio.
E' un'esagerazione? Speriamo di sì, anche perché la stagione è già di per sé corta, se per giunta si trascina per altri 13 weekend con differenze così marcate tra le otto rischia veramente di non avere granché senso. Poco interesse equivale ad un prodotto ancor meno appetibile di quanto non lo sia prima della post season.
Per questo che la seconda giornata dovrà chiarire più di qualcosa. A cominciare dall'esordio casalingo dei campioni d'Italia del San Marino, che tornano sul diamante di Serravalle dopo la vittoria dello scudetto dello scorso settembre forti di una tripletta contro il Novara, la terza ottenuta con un risultato che era abbastanza solito vedere negli anni '80. Ma anche con diversi record, come il miglior attacco (.454, anche qui sembra di essere tornati ai tempi delle mazze d'alluminio), il miglior monte di lancio (1,57), e anche i due leader della media battuta: Bittar e Mazzuca, rispettivamente a 643 e 600 di media… Numeri da capogiro, frutto di un mercato attento che ha saputo anche “rischiare” ben sapendo che la base è più che solida. Numeri che rischiano di far perdere il sonno ad un Grosseto che ha tutt'altro che convinto nell'esordio contro il Godo Knights. Chissà se i maremmani cambieranno qualcosa rispetto alla rotazione prevista, vale a dire quella che prevede Smith in garauno, Bourdaniotis in garadue e Oberto nella terza. Per lo statunitense sembra già una prova d'appello, e non è il solo in Ibl, ma in generale la sensazione è che il Grosseto di quest'anno sia tutto sommato questo, una squadra profondamente rivisitata in un anno di transizione.
C'è invece attesa a Parma, che ospita il Novara in quello che appare come uno dei match più combattuti della giornata. La formazione ducale infatti deve riscattarsi dalla tripletta (e dal tracollo in garatre) subito dal Bologna. Contro, la formazione che è riuscita a mettere paura al San Marino in garauno e che è indicata come quella che può rappresentare la vera sorpresa della stagione. Entrambe sono alle prese con più di qualche defezione rispetto al previsto, tanto che il possibile match-up di sabato sera vedrebbe la sfida tra Giovannelli e Morese… Insomma, anche qui lavori in corso.
Grande interesse anche a Godo, dove arriva un Rimini che contro il Nettuno ha mostrato i muscoli ed un attacco in grado di battere 5 home run, il migliore in tal senso. Cruceta, Marquez e Sandy Patrone sono una rotazione solida per Catanoso, chiamato alla conferma contro un team che di contro è andato a vincere allo Iannella per due volte, ma senza disporre di un monte tutto sommato adeguato alla bisogna. Anche qui, come a San Marino, il pronostico sembrerebbe chiuso.
Apertissimo invece quello del match clou della settimana. Al Borghese, che sarà a porte chiuse per le prime due partite del trittico, la Danesi Nettuno riceve la visita del Bologna. Bagialemani (che peraltro non sarà in panchina in quanto ha ancora da scontare un po' di giornate dal 2011) si trova di fronte subito ad un problema emerso a Rimini. Crescenzi non fornisce adeguate garanzie dietro al piatto né tantomeno in attacco, le alternative sono ancora acerbe ed il totale fanno sei rubate subite su sei a Rimini. Ecco perché si rimpiange Kelly Ramos. Sarebbe l'unico neo, perché per il resto la Danesi vista in Romagna si è dimostrata solida in difesa, e con un parco lanciatori comunque adeguato alla causa verdazzurra. In attesa di un possibile intervento sul mercato (si vocifera di un antillano, dunque di un comunitario) dovrà vedersela con il Bologna. Che sul piatto metterà il sempre ostico Matos, quindi la giovane esuberanza di Panerati ed infine l'esperienza di Betto. Un monte di poco superiore ai 2 di pgl e un attacco molto sopra quota 300. Una sfida che ha già il sapore dei play off. E dire che all'appello ne mancano a dire il vero ancora 39.
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