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One-hit di Valerio Simone, la Danesi trova la prima vittoria

Prima vittoria della Danesi nel girone di qualificazione dell'European Cup a Rotterdam. A farne le spese i francesi del Rouen Huskies, al cui attacco è stato letteralmente messo il silenziatore da una prestazione sopra le righe di Valerio Simone in pedana. Dall'altro fronte i tirrenici non hanno brillato, solo cinque valide all'attivo e lunghi black out, ma se non altro questa vittoria per 4 a 2 li rimette in corsa nel discorso qualificazione.

Metabolizzata la pesantissima sconfitta contro il Barcellona del pomeriggio precedente, Bagialemani proponeva qualche cambio in formazione. Fuori Caradonna e Imperiali con al loro posto Mercuri in seconda e Grimaudo in prima, Leo Mazzanti all'esterno destro e Sanna designato. Sul monte come detto fiducia piena a Valerio Simone, ad affrontare i transalpini poche ore dopo la loro clamorosa vittoria contro il Neptunus.

Memore della lezione del giorno prima, il Nettuno partiva subito forte e tra primo e secondo inning segnava quattro punti e di fatto indirizzava il match a suo favore. Con due fuori e corridori in seconda e terza (per doppia rubata, entrambi in base per quattro ball), singolo al centro di Leo Mazzanti per il 2 a 0. Proprio lui arrivava a punto grazie al singolo di Grimaudo dopo che era arrivato in seconda per via di un'altra base concessa dal partente Ozanich a Sanna.

Altro punto nettunese al secondo. Singoli consecutivi di Mercuri e Ambrosino, bunt di Retrosi che portava entrambi in posizione punto, quindi volata di sacrificio al centro di Bergolla. Nell'azione Mercuri segnava il 4 a 0, mentre Ambrosino veniva eliminato con gioco d'appello per essersi staccato prima dal sacchetto.

Reazione francese al quinto, grazie ad un punto che arrivava senza che si fosse ancora tolto lo zero dal conto delle valide all'attivo. Quattro ball al designato Gauthier, quindi errore di tiro del prima base su rimbalzante di Piquet che stava per dare vita ad un doppio gioco. Con corridori in terza e seconda, e nessuno fuori, Valerio Simone usciva col minimo danno relegando il catcher Marche ad una volata in diamante per il primo out, quindi subiva quella di sacrificio del prima base Becquey e ancora quella interna di Combes per il terzo out.

Dell'attacco nettunese, dopo l'exploit dei primi due inning, nessuna traccia sino all'ottavo, quando Bergolla rompeva un digiuno di cinque turni senza valide. Ma era anche l'ultima. Così la partita rimaneva in bilico e i transalpini accorciavano ancora all'ottavo. Con zero fuori singolo di Becquey, in seconda su lancio pazzo, in terza su rimbalzante e a casa su volata di sacrificio. Ma era veramente l'ultimo acuto, perché di lì in poi Simone metteva a segno quattro eliminazioni consecutive, chiudendo la sua “one hit” con 2 punti subiti, di cui uno solo di pgl, 3 basi, 5 strike out e costringendo gli avversari a 12 eliminazioni al volo delle 27 totali.

Dopo quattro partite giocate delle quindici totali, pare proprio che ci si trovi di fronte ad un girone che sino all'ultimo lascerà aperto qualsiasi tipo di verdetto. Come detto, la prima giornata infatti non ha mancato di proporre sorprese. Detto della sconfitta del Nettuno, ieri sera con sei punti concentrati tra terzo e quarto attacco i francesi del Rouen tiravano uno scherzo mica male ai padroni di casa del Neptunus, sconfitti per 6 a 3. Mentre nella gara d'apertura si registrava la facile vittoria, 9 a 2, del Buchbinder Legionaere sui cechi del Technika Brno. Proprio i tedeschi nel resto del programma della seconda giornata se la vedranno col Barcellona, mentre il Neptunus incontrerà in serata il Brno. Tutto ancora aperto, dunque.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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