Le semifinali del XVI° campionato di baseball giocato da ciechi, andate in scena domenica sul diamante "Leoni" di Casteldebole (particolarmente affollato nonostante la giornata decisamente estiva), ci hanno regalato scampoli di battiecorri da incorniciare, tensione ai massimi livelli e gesti tecnici di grande caratura, pur senza riservarci sorprese clamorose. I Thunder's Five Milano e la Fiorentina BXC, protagonisti di una cavalcata entusiasmante pressoché in solitario in vetta ai due gironi del torneo nella prima fase di stagione regolare come in quella di Intergirone, hanno ottenuto il lasciapassare all'atto finale del Campionato, in programma domenica prossimo 24 giugno, sempre sul Leoni di Casteldebole.
Sotto gli occhi attenti ed ammirati di Gianni Lercker, ex-grande lanciatore della Fortitudo Bologna, e di Riccardo Fraccari, Presidente FIBS e IBAF, che ha voluto testimoniare con la sua presenza il sostegno degli organismi nazionali ed internazionali al progetto di espansione del baseball giocato da ciechi in Italia e all'estero, la Fiorentina BXC ha aperto le ostilità affrontando i Tigers Cagliari in un double header a due facce. I toscani infatti non hanno avuto difficoltà a sbarazzarsi della flebile resistenza dei Tigrotti nel primo incontro, approfittando forse del torpore che probabilmente attanagliava i sardi, reduci dalla consueta levataccia con trasferimento aereo nel capoluogo felsineo. La gara si esaurisce in un'ora circa: 11-3 il finale di un match senza storia, chiuso dai ragazzi allenati dal manager Ranieri in cinque riprese per manifesta superiorità. Gigliati impeccabili in difesa sotto la direzione magistrale di Giuseppe "Radar" Comuniello, spavaldi e scatenati in attacco, trascinati da un superbo Luigi Abate che chiude una prova da raccontare ai posteri con 5 fuoricampo realizzati su altrettante apparizioni nel box e 8 punti battuti a casa (record assoluto per il baseball AIBXC), splendidamente sostenuto dalle prestazioni maiuscole di Denny Oliveri (4 su 5), Comuniello e Musarella (2 su 5). Debole l'opposizione isolana, che si riassume nelle prestazioni di Pisu, Antonello Lai e Issam Klai. Impietoso il conto delle valide, 15 a 7, a testimonianza del dominio assoluto della Fiorentina.
Cambia decisamente la musica nel secondo match in cui i sardi si risvegliano bruscamente, specialmente in attacco, inscenando uno "show down" offensivo pirotecnico, ricco di emozioni e colpi di scena che hanno letteralmente acceso le tribune del "Leoni". Riprendendo una massima sempre valida resa celebre dal grandissimo Alberto Rinaldi, "quando arrivano i playoff, la tensione aumenta, le braccia si fanno pesanti". Assioma puntualmente rispettato anche in questa occasione. Nella seconda sfida infatti, la Fiorentina subisce le bordate pesanti dei cagliaritani, concede la bellezza di 17 punti dopo averne incassati un totale di 20 in tutta la stagione e palesa insolite distrazioni difensive e tentennamenti preoccupanti anche nei suoi giocatori di maggiore esperienza. Ne è uscito comunque un match altamente spettacolare, dominato dagli attacchi (28 a 21 il computo delle valide a favore dei Tigers), deciso nella parte bassa della settima ed ultima ripresa dalle valide di Spiga e Giorgio Lai a riempire le basi, seguite dallo squeeze dell'etiope Dagne Tekelmariam che portava a casa il punto della vittoria, 17 a 16, e forzava la disputa di un tie-break decisivo da cui sarebbe uscita la prima finalista. Impressionanti i numeri offensivi a fine gara. Tra i sardi, prestazione stellare di Andrea Pisu che chiude con un 7 su 7 da brivido, seguito dal 6 su 9 di Andrea Spiga, dal 5 su 9 di Tekelmariam di cui 3 fuoricampo, dal 4 su 8 di Klai, dal 4 su 5 di Giorgio Lai con 1 homerun e dall'1 su 4 di Antonello Lai di cui 1 fuoricampo. Tra i fiorentini, ottimo Comuniello in difesa e 6 su 8 nel box, seguito dal 5 su 8 di un Danilo Musarella in grande crescita, dal 4 su 8 con 1 HR di Abate e dal 3 su 7 di Vanessa Cascio. Prima del tie-break decisivo, la Fiorentina, pungolata nell'orgoglio dalla sconfitta inattesa subita in gara-2, si stringe intorno al proprio manager che predica calma e rammenta ai ragazzi il potenziale offensivo tecnico, mentale e tattico che ha permesso ai gigliati di dominare il proprio girone. La frustata motivazionale di Ranieri paga lauti dividendi: 4 valide a segno per Oliveri, Cascio, Comuniello e Musarella che fruttano subito 5 punti ai toscani a cui i cagliaritani non riescono a reagire efficacemente. Complice la mossa intelligentissima dell'esperto Ranieri che avanza gli interni in diamante in posizione molto aggressiva sul turno d'attacco dei Tigers, confezionando di fatto uno splendido doppio gioco realizzato da Luigi Abate che mette la parola fine su questa splendida semifinale tra gli applausi scroscianti del numeroso pubblico. Cagliari esce a testa alta da una stagione ricca di soddisfazioni individuali e collettive a cui si affiancano i molti attestati di stima a favore dei ragazzi allenati dal binomio rosa Gallus Di Leo, Trogu e Marzi. Dovremmo forse smetterla di accostare i termini "miracolo" piuttosto che "sorpresa" all'ambizioso progetto isolano, fondato sull'amalgama di un gruppo di "giovani guerrieri" (Lai Brothers, Pisu, Spiga, Pes), integrato con l'innesto felice dei bombers Tekelmariam e Klai, in un roster vincente ed in forte crescita di stagione in stagione, a cui forse oggi manca soltanto quel pizzico di malizia, esperienza e scaltrezza in difesa che, una volta acquisiti, candideranno i Tigers tra i legittimi "contender" al titolo.
Nella canicola pomeridiana felsinea, è andata successivamente in scena la seconda semifinale che ha opposto i Campioni d'Italia in carica dei Thunder's Five alla CVINTA Ravenna. Il folto pubblico presente al "Leoni" ha cercato di spingere a gran voce i ravennati verso un'impresa che, onestamente, avrebbe sfiorato il miracolo. Gli invincibili Tuoni hanno comunque patito psicologicamente le condizioni ambientali sfavorevoli e, ipnotizzati dalla presenza a sorpresa del bomber carismatico Marco Ferrigno tra le fila dei ravennati, reduce da uno strappo al braccio destro e ritenuto indisponibile alla vigilia del match, hanno faticato più del previsto ad entrare in partita ed imporre i consueti ritmi infernali al proprio gioco in avvio di match. Orfani delle più forti giocatrici del campionato, Loredana Ruisi e soprattutto Arjola Dedaj, i Tuoni tricolori si trovavano così a dover rimontare uno svantaggio di due punti in avvio di terza ripresa, propiziato dalle valide dei romagnoli Merli e Lazzarini. Spronati dalle grida dei manager Crippa e Novali, i Tuoni si mettevano comunque all'opera, macinando una serie di valide e fuoricampo che permetteva all'Invincible Armada milanese di raggiungere gli avversari e superarli nella bassa del sesto inning grazie alla specialità della casa confezionata dal proprio bomber, l'immenso Sarwar "Home Run King" Ghulam, che spediva il suo secondo fuoricampo di giornata ben oltre i limiti del diamante e regalava il 9-8 finale ai Thunder, accarezzato dal brusio di ammirazione del pubblico che non ha potuto esimersi dall'applaudire fragorosamente il più forte giocatore del nostro campionato. Thunder decisamente sottotono che tuttavia riescono ad acciuffare un successo faticoso in virtù di 15 valide contro le 10 della CVINTA, spalmate intelligentemente sul proprio line up. In evidenza il solito Ghulam, 4 su 6 di cui 2 fuoricampo, anche se l'eroe di giornata è stato indubbiamente Fabio "Littorina de Trastevere" Scali, autore di un grande slam decisivo nella fase centrale del match che ha girato le sorti della sfida. Ottimo anche Cusati, 4 su 6, Tedoldi, 4 su 6, e Tralli, 3 su 6, tra i milanesi. Tra i ravennati, splendida prova di Fabrizio Merli, 4 su 6, 1 homerun, sostenuto da un eccellente Andrea Lazzarini, 2 su 5, e da Iorio, 2 su 6 con 2 fuoricampo, mentre un Ferrigno davvero stoico chiude una prestazione ancora condizionata dai postumi dell'infortunio con un fuoricampo su sei turni nel box.
La seconda semifinale tra le due compagini è sostanzialmente arida di emozioni, dominata da difese piuttosto attente, condizionata pesantemente dal caldo insopportabile che annebbia testa e gambe agli atleti. Lo sbarramento difensivo eretto dai manager romagnoli Natalini e Lazzarini riesce ad arginare la possente offensiva meneghina nel corso delle prime riprese grazie all'efficace cerniera costituita dagli interni Ferrigno e Merli. Match deciso nella parte alta del quarto e sesto inning in cui le mazze dei Tuoni tricolori hanno iniziato a roteare pesantemente, propiziando i punti dello strappo decisivo che ha fissato il tabellone sul 7-1 finale con gara sospesa in avvio di settimo inning per impossibilità di rimonta della CVINTA. Sfogliando velocemente il box score, 17 valide per i milanesi contro le sole 3 a segno per i romagnoli. Campioni d'Italia guidati in attacco da un fantascientifico Ghulam (5 su 7, 2 fuoricampo), Josè Tralli (4 su 7), Cusati (3 su 7), Tedoldi (3 su 7) e Scali (3 su 8). Il 2 su 4 di Merli e l'1 su 5 di Lapietra sintetizzano il misero bottino di una CVINTA che probabilmente ha esaurito la benzina al termine della prima sfida.
I tecnici e giocatori delle due compagini finaliste hanno ricevuto i complimenti a fine giornata del presidente Fraccari che si è dichiarato molto soddisfatto circa la nuova formula a doppio girone sperimentata quest'anno nel campionato AIBXC. Appuntamento tra pochi giorni quindi per una finale probabilmente annunciata da tempo che metterà im vetrina le squadre che hanno espresso il miglior baseball in stagione come in questa fase di postseason e che quindi meritano ampiamente il diritto di confrontarsi in una doppia sfida senza esclusioni di colpi. Un confronto finale che incoronerà la nuova regina del baseball giocato da ciechi.
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