La serie scudetto torna a San Marino

Si torna a San Marino. Rimini vince anche gara5 con un perentorio 8-2 e resta aggrappata alla serie scudetto che venerdì si sposterà nuovamente sul diamante di Serravalle. Il successo nella maratona di venerdì notte ha dato nuova linfa alla squadra di Catanoso, capace di tirare fuori il carattere dei giorni migliori e rovesciare subito una partita che, pronti via, aveva preso una brutta piega. Sotto 0-2 al primo attacco della T&A, con un Patrone prima in difficoltà (valida di Bittar, triplo di Avagnina e lancio pazzo) ma poi bravo a tappare la falla anche grazie all'aiuto della difesa che su Yepez confeziona il primo di quattro pesanti doppi giochi, i neroarancioni mostrano i denti e spengono immediatamente la voglia di scudetto del nove di Bindi.

La reazione ha il volto di Max De Biase, vero leader offensivo dei Pirati. L'ex di turno si presenta nel box dopo che Santora (singolo), Chiarini (base ball) e Persichina (bunt valido più errore di Mazzuca) hanno portato il mattoncino per dimezzare lo svantaggio. Il duello con i lanci mancini di Cooper sembra infinito e dopo una lunga serie di foul sul conto pieno, De Biase spara a sinistra l'homer che vale sorpasso e di fatto, partita (4-2). Con 8 riprese ancora da giocare, il merito dei Pirati è quello di tenere sempre a freno il proverbiale attacco dei Titani. Al minimo cenno di flessione, Catanoso ricorre al cambio sul monte e l'inning chiave è il 3°. Con Reginato e Avagnina in base (un out), dal bull-pen si presenta Di Felice per affrontare Pantaleoni, entrato al posto dell'acciaccato Duran. La stessa situazione del drammatico 9° inning di gara1 ma stavolta l'ex Major ne esce a testa alta facendo battere un pop al nuovo entrato e una lunga volata a Yepez (a basi piene), colui che l'aveva castigato con il walk-off homer della prima partita.

San Marino di fatto esce di scena in quel momento, Di Felice fa il Di Felice, Rimini prende sempre più coraggio e allunga trovando al 6° il doppio di Chaves sul nuovo entrato Granados (5-2) che al 7° tira 4 ball a Suardi con le basi piene (6-2). Anche Ribeiro viene toccato duro all'8° dal doppio di Persichina (8-2) dopo che però un altro errore di Mazzuca aveva tenuto Rimini in vita sulla battuta di Chiarini. Dopo Di Felice spetta a Marquez (già rilievo vincente la sera prima) amministrare il vantaggio nelle ultime tre riprese. Adesso l'inerzia è dalla parte dei Pirati ma da qui a gara6 ci sono sei giorni, quanto basta alla T&A per recuperare le energie nervose e tornare a sferrare l'attacco al tricolore con Da Silva, l'uomo migliore, sul monte. Sei giorni per sperare nel miracolo invece sulla sponda riminese ma comunque vada, adesso questa serie è diventata degna di una finale scudetto.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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