L'Unipol Assicurazioni Bologna ha vinto anche gara-2 della semifinale di Coppa Italia con il punteggio di 4-2, battendo così due volte la Danesi Nettuno e guadagnandosi dunque, senza bisogno di giocare gara-3, la finale della Coppa Italia IBL 2012. Con questo successo la Fortitudo ottiene altresì la possibilità di disputare, anche nel 2013, la European Cup per club.
Gara sicuramente più movimentata rispetto al primo match (8 valide Bologna contro 5 del Nettuno), ben condotta dalla squadra felsinea, all'occasione "home team", che ha presentato la stessa formazione offensiva, alternando solo Varin e Sabbatani rispettivamente nei ruoli di ricevitore e battitore designato. Qualche variazione invece nell'ordine di battuta e nell'assetto della formazione allenata da Bagialemani. I bolognesi si sono portati in vantaggio già al primo inning, con punto spinto a casa da Claudio Liverziani, vero e proprio "hombre del partido" (2 su 3, un doppio e 3 RBI). Ottima anche la prova di Juan Carlos Infante (3 su 4). Il provvisorio pareggio al secondo inning è stata l'unica concessione di capitan Fabio Betto, autore di una prova maiuscola di 6 riprese (lanciatore vincente, con 3 valide concesse, 2 basi ball e 3 strike-out). Al terzo inning i biancoblu prendevano decisamente in mano la gara, segnando altre due volte con una palla mancata e un doppio dell'esterno novarese, senza più mollarla fino al termine. Con l'ingresso dei rilievi D'Angelo da una parte e Richetti dall'altra entrava, al settimo inning, una segnatura da ambo le parti, per fissare il punteggio sul 4-2, che non subiva più mutazioni. Determinante la prova di Matteo D'Angelo (salvezza di 3 riprese, con 2 valide concesse e 3 strike-out) che con grande sicurezza portava a termine l'importante vittoria felsinea e premia una stagione molto più che positiva della squadra allenata da Marco Nanni, una stagione che prosegue con la Final Four della European Cup 2012, che si giocherà sempre a Nettuno il 29 e 30 agosto prossimi, e con la Finale di Coppa Italia, che probabilmente si disputerà dopo gli Europei di baseball.
La gara iniziava con un doppio di Ambrosino, ma una linea di Mercuri sul prima base avviava un'azione di doppio gioco difensivo che sventava il pericolo. Al cambio di campo i biancoblu si portavano in vantaggio con Infante, autore di un singolo, poi avanzato per il colpito su Malengo, in terza sulla battuta in scelta difesa di Ermini e a punto sull'out in diamante di Liverziani. Al secondo inning i laziali ottenevano il momentaneo pareggio, con un singolo di Retrosi che spingeva a casa Giuseppe Mazzanti, autore di un doppio in apertura di attacco e poi avanzato su bunt. Quella di Retrosi era anche l'ultima valida concessa da Betto fino al termine della sua prova di 6 riprese. Dopo un secondo inning opaco, i biancoblu ottenevano due segnature al terzo: con un out, era ancora Infante a battere valido, poi un batti e corri riuscito di Malengo creava una situazione di corridori agli angoli; una palla mancata consentiva all'interbase di correre a punto e un successivo doppio di Liverziani faceva segnare anche Malengo.
Solo al quinto inning qualche difficoltà per Betto, che si trovava con due corridori in posizione punto a seguito di una base ball, un colpito e un lancio pazzo, ma l'esperto capitano biancoblu se la cavava ottenendo i due out necessari a chiudere la difesa senza danni. Dal settimo inning il match passava ai rilievi, D'Angelo e Richetti. Dopo aver iniziato la sua gara con un'eliminazione, il biancoblu subiva le valide in sequenza di Retrosi e Mazzanti, seguite dal colpito di Caradonna, che riempiva i cuscini. La volata di Ambrosino era piuttosto corta, raccolta da Vaglio, che però perdeva tempo e la corsa verso casa base di Retrosi era premiata, convertendo la battuta del compagno in una volata di sacrificio che portava il Nettuno sul 2-3. Al cambio di campo, con un eliminato altra valida di Infante, seguita da un "passaggio gratuito" per Malengo. Entrambi i corridori avanzavano su palla mancata, poi Ermini batteva sull'interbase, che decideva di assistere in terza, i corridori rientravano sui cuscini e il battitore era salvo in prima, lasciando a Liverziani l'opportunità di battere una lunga volata di sacrificio che ristabiliva sulle due lunghezze il vantaggio bolognese. La Fortitudo provava ad incrementare il punteggio all'ottavo inning, cercando di sfruttare le difficoltà di controllo di Richetti, ma non trovava la zampata vincente. Ci pensava comunque D'Angelo a condurre la nave in porto in tutta sicurezza.
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