Farley: "Nessuna scusa, l'Italia è stata più brava di noi"

"Sono deluso, non cerco scuse, l'Italia è stata semplicemente migliore di noi, aveva più contatto e bravi lanciatori". Così ha commentato il manager dell'Olanda, Brian Farley, nei giorni successivi alla finale sul più importante quotidiano olandese De Telegraaf. Il suo giornalista specializzato Marco Stoovelaar raccoglieva altri commenti nel dopo-gara sul diamante del Familie Stadion. "Sono scontento perché eravamo qui per vincere il titolo. Il secondo posto non vale niente. Nei prossimi giorni valuteremo la cosa per vedere dove abbiamo sbagliato". Continua sul De Telegraaf la cronaca della gara con un altro "quote" di Farley: "I miei ragazzi erano pronti, ma il big inning di 5 punti è stato cruciale. Non abbiamo previsto di sostituire il lanciatore partente così presto e di utilizzare il bullpen con il terzo lanciatore già nella quarta ripresa!"
Nella sua analisi Stoovelaar, che segue il baseball olandese e internazionale da oltre vent'anni, sottolinea che "Farley aveva a disposizione una squadra fortissima con 10 giocatori pro dalle leghe minori USA, ma senza Yurendel de Caster bloccato nei play-off americani. Per Farley era lui il battitore che poteva fare la differenza. Anche l'Italia era arrivata con una squadra fortissima, con 12 giocatori nati in USA, Canada, Brasile e Venezuela e 3 giocatori attivi nel baseball pro. Ma il vero grande vantaggio per l'Italia è stato probabilmente l'hitting-coach Mike Piazza, ex-giocatore delle Major League Baseball. Grazie a 16 stagioni al massimo livello, partecipazioni alle World Series e il record di 396 fuoricampo come ricevitore, Piazza ha dato un contributo notevole alla squadra azzurra". E Piazza dice: "Aiuto i nostri giocatori volentieri per migliorarsi sempre. Mi ascoltano, mi comprendono e giocano meglio".
Anche il giornalista Bart Boerop citava Farley nel servizio apparso sul suo giornale, l'Algemeen Dagblad: "Medaglia d'argento? It's like kissing your sister. It is not the same as the real thing. Ci mancava anche Sidney de Jong, che si è ritirato dalla Nazionale dopo i Mondiali 2011. Sidney è di livello superiore, grande capitano della squadra e intelligente ricevitore. Un giocatore difficile da sostituire. Adesso qualche giorno di riposo e poi mi concentro sulla selezione per il World Baseball Classic. Torneremo più forti!" Boerop sottolinea nel suo articolo: "Tre sconfitte all'Europeo, forse non era mai successo. L'Olanda partecipava per la 29ma volta, aveva già vinto 20 titoli continentali ed è finita seconda per la nona volta".
Ilja Hilhorst sulle pagine di NRC-Next (Nieuwe Rotterdamsche Courant) si domanda come mai "la squadra campione del mondo ha vinto qualche gara per manifesta superiorità per poi perdere ben tre volte. La squadra aveva abbastanza fame di vittoria?" Bryan Engelhardt commenta invece così: "La maggior parte delle nostre avversarie nella fase preliminare non erano abbastanza forti per competere con l'Olanda. Ciò ha più o meno addormentato la squadra che si è fidata troppo del potenziale del suo line-up".
Secondo Peter Bruin del giornale De Volkskrant, "Rob Cordemans avrebbe potuto essere l'uomo chiave anche nella finale. Il miglior lanciatore della Hoofdklasse non poteva però esser schierato contro l'Italia, perché era già stato schierato come partente nella semifinale con la Spagna il venerdì sera. Cordemans era necessario all'Olanda per ottenere la qualificazione alla finale dopo la sconfitta contro la Repubblica Ceca. Gli spagnoli hanno battuto solo due valide sui lanci di Cordemans, che eliminava 9 battitori al piatto in 7 riprese, ma avrebbe saltato la finale contro l'Italia. Cordemans compirà 38 anni il mese prossimo, ma non pensa ancora a ritirarsi". Ed eccolo Cordemans: "In ogni caso voglio partecipare al World Baseball Classic. Dopo deciderò cosa fare per il futuro".

Pim Van Nes

E' corrispondente dall'Olanda per Baseball.it e per Mister-Baseball.com. ma segue le vicende del baseball e softball italiano anche per i siti olandesi Honkbalsite.com e Softbalsite.com. In passato, Pim Van Nes ha collaborato con la testata "Tuttobaseball" e con le riviste olandesi "Inside" e "Honkbal en Softbal Nieuws". Nel biennio 1984-1985 ha contribuito all'Enciclopedia del Baseball di Giorgio Gandolfi e Enzo Di Gesù realizzando uno speciale di 5 pagine sulla storia del baseball in Olanda. Tra il 1982 e il 2005, ha svolto la sua attività professionale presso le Ambasciate olandesi di Parigi, Kuwait City, Cairo, Algeri, Rabat, Ankara e Dubai.  

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