Manca solo l'ufficialità, ma ormai purtroppo la notizia è sulla bocca di tutti: nel 2013 Cariparma, che già aveva interrotto il rapporto di sponsorizazione con la società locale di pallavolo femminile, non sarà il main sponsor del Parma baseball.
Abbiamo sperato a lungo che si trattasse solo di voci, forti anche delle rassicurazioni provenienti dalla società. Che si era più volte mostrata ottimista anche durante questo inverno. E diversi organi di informazione, tra i quali anche Baseball.it ne avevano dato conto. A settembre 2011 nell'intervista al presidente Rinaldi, intitolata Rinaldi: "il mio Parma tra passato, presente e futuro" , lo stesso numero 1 del club aveva affermato:" "La firma sul contratto ancora non c'è. Ma l'accordo è già raggiunto. Su base biennale, con opzione per il terzo anno. Posso confermarlo senza timore di smentita. Addirittura stiamo lavorando, ma questo è un discorso ancora a livello embrionale, per vedere di coinvolgere la Cariparma nel progetto di tutta la franchigia". Evidentemente il contratto era stato poi rinnovato per una sola stagione se il 17 ottobre 2012, sulle pagine della Gazzetta di Parma, in un'intervista realizzata da Gianluigi Calestani il "boss" ducale aveva dichiarato" l'eventuale rinnovo di sponsorizzazione con Cariparma verrà definito ai primi di novembre". E pure noi avevamo dato per scontato l'imminente accordo. Poi a dicembre le prime voci, mentre a gennaio, sempre sulla Gazzetta, nell'ambito di un'inchiesta sulle difficoltà economiche degli sport minori era apparsa la seguente frase: "Il main sponsor Cariparma, pur tagliando il contributo, dovrebbe continuare a dare una mano. Anche se ancora non c'è nulla di scritto". Ed a questo punto, è evidente, non verrà scritto nulla, purtroppo. Termina quindi l'epopea dello sponsor più longevo e vincente del baseball di Parma. L'istituto di credito ha infatti apposto il marchio sulle casacche del Parma baseball per quindici stagioni (quattordici come main sponsor, una, nel 2000, come co-sponsor) in due periodi distinti. Prima dal 1992 al 2000, con tre scudetti, quattro coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe, quattro Coppe Italia, una Supercoppa italiana e una Supercoppa europea. Poi dal 2007 al 2012, con la conquista del decimo scudetto e una finale persa in Coppa dei Campioni.
Cariparma era entrata nel mondo del Baseball in grande stile, dopo la conquista dello scudetto 1991, con la società appena acquisita da Giampietro Donzelli, presentatosi con l'acquisto di Paolo Ceccaroli. Con presentazione ufficiale della squadra per il campionato 1992 al Grand Hotel Baglioni, alla presenza di autorità di rilievo, Bruno Pizzol a condurre l'evento e i giocatori in prima fila, rigorosamente in giacca e cravatta. Portò fortuna perché a giugno il Parma Angels, conquistò la sua decima coppa Campioni in Olanda, grazie ad un Lazorko eroico e ai fuoricampo di Lancellotti. Donzelli però voleva lo scudetto, sfumato in semifinale con Rimini e per raggiungere l'obiettivo, nel ‘93 decise di portare a Parma il più forte di tutti, Roberto Bianchi. Invece, nonostante Coppa Italia e Supercoppa europea, la stagione terminò in modo deludente, con la sconfitta in finale di Coppa Campioni a Rimini, costata il taglio al manager Gonzales in favore di Rick Waits e al lanciatore Kinnunen sostituito dall'ex Major Marty Clary, e con l'eliminazione ancora in semifinale, ancora ad opera del Rimini. Il tricolore arrivò però l'anno successivo, alla quinta gara di finale con il Nettuno, grazie al fuoricampo di Massimo Fochi al decimo inning in uno stadio quasi pieno. Bis nel 1995, con il mitico lanciatore cubano Faustino Corrales, a Nettuno, ancora in gara 5, con lo straordinario punteggio di 16-4. E vittoria anche in Coppa Campioni, ancora in Olanda. Poi il deludente 1996, la crisi economica del gruppo Donzelli e il salvataggio del Cus Parma negli ultimi giorni disponibili per l'iscrizione al campionato 1997, che terminò con lo scudetto più bello ed inaspettato. Ancora a Nettuno. E preceduto dalla vittoria in Coppa delle Coppe. Due trionfi europei, a Barcellona e Nettuno, anche nel 1998 e 1999, poi nel 2000 Cariparma resta come co-sponsor a fianco del marchio Cantine Ceci, ma la squadra che annoverava il fenomenale catcher Madonna, non andò oltre la vittoria in Coppa Italia e la semifinale in campionato. Poi il divorzio. Che però era un arrivederci perché nel 2007, dopo l'acquisizione della banca da parte di Credit Agricole, ecco un nuovo matrimonio. E la squadra, giovanissima e partita per centrare la salvezza, stupisce tutti, vince la regular season e vede sfumare il sogno della finalissima solo a gara 7 di semifinale con il Nettuno, dopo essere stata avanti 3-2 nella serie e 8-2 in gara 6! Niente play-off nel 2008, tanta amarezza per il crollo dei lanciatori nel girone di semifinale nel 2009, poi, finalmente la grande gioia. Nel 2010, prima stagione nel nuovo stadio, ecco arrivare lo scudetto più atteso e desiderato, il decimo, quello della stella. Al termine di sette emozionantissime sfide con il Bologna, davanti a quasi quattromila spettatori. Uno scudetto che sembrava poter aprire un ciclo. Invece, nel 2011 la grande delusione dell'eliminazione in semifinale scudetto e la sconfitta in finale di Coppa Campioni. Poi i problemi economici, la partenza di tanti giocatori importanti e un 2012 difficile e sfortunato. Ora l'addio.
Ma la società non si è fatta cogliere impreparata e ha avviato trattative con altri potenziali partner. E dovrebbe essere in dirittura d'arrivo l'accordo con un importante gruppo bancario-assicurativo, già presente nello sport italiano di alto livello. Non appena ne avrà la certezza la società potrà ringraziare Cariparma (che non è escluso possa rimanere a fianco del club in altre forme) e annunciare il marchio che campeggerà dalla prossima stagione sulle nuove divise. Una delle quali potrebbe rappresentare una piacevole novità dal punto di vista cromatico, legata ad un'importante ricorrenza per la città ducale.
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