Chi l’avrebbe mai detto? Con gli USA dentro o fuori!

Siamo onesti: a chiunque il giorno del sorteggio dei gironi del Classic ci avesse detto che dopo due partite saremmo stati in testa al gruppo con due vittorie su Messico e Canada avremmo dato del matto. Invece gli azzurri hanno compiuto qualcosa di straordinario e adesso, a poche ore dalla sfida contro gli USA padroni di casa stiamo facendo calcoli e incrociando le dita per uno storico passaggio alla seconda fase. Forse sarebbe chiedere troppo, già ciò che è stato fatto dovrebbe bastare a rendere indimenticabile questa edizione del Classic. L'Italia, lo hanno detto tutti, il suo Classic, l'ha già vinto. Guadagnandosi il rispetto del baseball che conta. Ha obbligato gli americani a rispettarla. A rispettare il nostro movimento. Però siamo qui, non provarci sarebbe un delitto, anche per l'altissima importanza della posta in gioco. Mazzieri ha dichiarato in un intervista a Michele Gallerani che è sua intenzione lasciare a riposo alcuni dei giocatori di Major League. Giusto, da tanti punti di vista: perché i giocatori di scuola italiana meritano la loro occasione, per aver vinto l'Europeo, per aver fatto tutto lo spring training, per aver partecipato a questa avventura con grande spirito di squadra senza fiatare, anzi. E si meritano di rifiatare i giocatori di grande lega che stanno forzando più del consueto per la causa. Gli accordi con le franchigia in questo senso sono chiari. E non è nemmeno detto che senza i Major, l'entusiasmo, l'orgoglio, gli stimoli, non permettano ai nostri ragazzi di compiere un'altra impresa. Anche se, forse, in una partita così determinante, rinunciare a priori a giocatori di quel calibro potrebbe sembrare un suicidio. Siamo li, proviamoci.
Staremo a vedere, quello che è certo è che chiunque scenderà in campo lo farà con il massimo dell'impegno, con grandissima determinazione e senza risparmiarsi. A cominciare da Luca Panerati, il "Maurizio Crozza" della nazionale, che però quando gioca, l'ha mostrato con il Messico, di comico ha veramente poco! Al momento è l'unico che ha la garanzia di giocare. Per il resto possiamo fare solo supposizioni sulla formazione che sfiderà il Dream Team di Joe Torre e il Campione del mondo Voegelsons. Probabile che in terza possa giocare Infante, con Liddi magari ad alternarsi come DH con Colabello e quindi Rizzo di nuovo in prima base come con il Messico. Vaglio potrebbe dare il cambio a Punto in seconda e Avagnina o Desimoni sarebbero i candidati per sostituire De Norfia. Un'altra ipotesi sarebbe quella di schierare Mike Costanzo designato, con una linea di esterni tutta di scuola italiana. Ma l'Italia scenderà in campo conoscendo già il risultato della sfida tra Messico e Canada. Questo potrebbe influire sulle scelte di Mazzieri a circa tre ore dall'inizio di USA-Italia. A titolo informativo per gli appassionati spieghiamo di seguito gli eventuali scenari possibili del girone D:
a) Italia passa come prima se:
Batte gli USA
Perde con gli USA con massimo dieci punti di scarto ma Canada supera sia Messico che USA

b) Italia passa come seconda se:
Perde con gli USA con massimo due punti di scarto, sia USA che Messico battono Canada
Perde con gli USA con qualsiasi risultato, Canada batte Messico e USA batte Canada
Perde con USA con più di dieci punti di scarto ma Canada batte Messico e USA

c) Italia eliminata se
Perde con USA con più di due punti di scarto e sia USA che Messico battono Canada

Potrebbe quindi essere necessario attendere l'esito della sfida di domani tra Canada e USA.
Note curiosa: gli azzurri hanno il volo prenotato per l'Italia per domani sera, poco dopo il termine della sfida sopracitata. Se dovessero passare il turno sarebbe necessario un cambio di biglietto in brevissimo tempo. Piacevoli inconvenienti già verificatisi quattro anni fa…
Per ultima cosa, un piccolo dato statistico: Dal 2009 in ogni manifestazione l'Italia ha battuto almeno una volta la squadra di casa. Al Classic il Canada a Toronto, all'Europeo tedesco la Germania, all'Intercontinentale Taiwan, al mondiale 2011 Panama e all'Europeo 2012 l'Olanda. Tocchiamo ferro…

Matteo Desimoni

Nato a Parma l'8 febbraio 1978, laureato all'Università di Parma in Scienze della comunicazione, con tesi di laurea "La comunicazione in una società sportiva: il caso dell'A.S.D. Baseball Parma", collaboratore della "Gazzetta di Parma", iscritto all'ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti, dal settembre 2009. Ha collaborato nel 2005 anche con "L'informazione di Parma". Dal luglio 2009 a fine agosto 2011 ha ricoperto l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa della società A.S.D. Baseball Parma. E' l'ideatore e direttore responsabile del periodico gratuito "Baseballtime" distribuito sui campi da baseball della provincia di Parma. Ha iniziato la carriera da giocatore a 8 anni, nel 1986 nelle giovanili dell'Aran Group, poi ha militato in diverse squadre della provincia di Parma e debuttato in serie B con il Sala Baganza e in serie A2 con la Farma Crocetta nel 1998. Dal 2002 al 2008 ha allenato le giovanili di Crocetta e Junior Parma.

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