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Padova, la versione dei fatti secondo la società veneta

Non si placa l'eco – e continuano ad arrivare commenti di addetti ai lavori e semplici appassionati – per quanto accaduto sabato al Plebiscito di Padova durante il primo match tra la squadra di casa e il Sala Baganza (6-5 il finale per i patavini). Domenica abbiamo dato conto dei fatti, secondo la versione fornitaci da dirigenti e giocatori della squadra emiliana. In realtà avremmo voluto dar conto anche di quello che era il punto di vista della società veneta e sabato sera abbiamo in effetti provato a contattare il numero di telefono inserito sul sito ufficiale, che abbiamo poi scoperto essere quello della presidentessa Giuliana Botteri (che può confermare, visto che ha provato a ricontattarci), ma sfortunatamente i tentativi non sono andati a buon fine.

A quarantotto ore dalla vicenda siamo riusciti a parlare con il massimo dirigente del Padova Baseball che ci ha fornito la sua versione dei fatti, dopo aver ancora una volta condannato l'azione del suo giocatore Astorga e ci ha invitato a fare riferimento ad una nota ufficiale inviataci in risposta al nostro articolo con la preghiera di pubblicarla. Di seguito ecco il testo integrale:

In riferimento all'articolo apparso sul Vostro sito dal titolo "Che vergogna a Padova", il Padova Baseball Softball Club per prima cosa si felicita  che il sig. Ferretti non abbia avuto conseguenze per la "rissa" a cui ha partecipato, ma precisa:

il sig Ferretti non si è avvicinato per fare il paciere, è partito di corsa per aggredire il nostro ricevitore e, se questo non fosse successo, probabilmente la cosa sarebbe terminata con lo scambio verbale tra il sig. Pestana e il sig. Finetti.

Il sig. Astorga non si è "vigliaccamente" nascosto in panchina, ma e stato allontanato dai suoi compagni e allenatori per cercare di calmare gli animi, cosa che è effettivamente successa.

Non è assolutamente vero che il sig. Astorga abbia più volte colpito il sig. Ferretti a terra, il presunto calcio è stato solo uno.

Tutto questo è confermabile anche da testimoni non direttamente coinvolti e che sono disponibili a confermare i fatti sopra esposti.

Riteniamo che un giornalista ed una testata giornalistica, seppure simpatizzante delle squadre parmensi, debbano perlomeno verificare i fatti prima di pubblicare degli articoli, sentendo tutte le parti coinvolte; fare da megafono ad una delle squadre coinvolte non ci sembra eticamente corretto.

Puntualizziamo inoltre, anche se la cosa probabilmente è la più marginale, che definire l'out in terza dubbio è perlomeno curioso, altri arrivi in base nella stessa partita sono stati molto più chiusi e sono stati accettati senza problemi dalle due squadre; abbiamo una sequenza fotografica che dimostra la correttezza della chiamata arbitrale.

Dopo la sospensione abbiamo terminato l'incontro senza che nulla accadesse tanto che i due poliziotti intervenuti visto il clima tranquillo sono andati via non ritenendo la situazione pericolosa.

Ribadiamo che è certamente vergognoso che succedano questi fatti in un campo sportivo ed in particolare in un capo da baseball, ci dispiace che un giocatore del Sala Baganza sia dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, ma ribadiamo che la prima aggressione fisica e violenta, gomito puntato alla tempia di Pestana, è avvenuta da  parte del sig. Ferretti e ha innescato il cosi da Voi descritto parapiglia.

Un'ulteriore precisazione, durante la pausa fra le partite la nostra Presidente si è recata più volte presso la panchina avversaria cercando di trovare un modo per rasserenare l'ambiente, invitando gli atleti del Sala a venire a mangiare.

Tutto l'ambiente si era tranquillizzato, gli atleti del Padova erano calmissimi e stavano mangiando alla presenza degli ufficiali di gara, gli stessi atleti del Sala Baganza si sono recati al punto di ristoro per prendere delle bibite senza alcun problema anzi scambiando anche impressioni con alcuni nostri giocatori, senza succedesse nulla se non il rammarico espresso da tutti compresi  i dirigenti e ovviamente la Presidente per quanto accaduto".

Padova Baseball Softball Club

Matteo Desimoni

Nato a Parma l'8 febbraio 1978, laureato all'Università di Parma in Scienze della comunicazione, con tesi di laurea "La comunicazione in una società sportiva: il caso dell'A.S.D. Baseball Parma", collaboratore della "Gazzetta di Parma", iscritto all'ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti, dal settembre 2009. Ha collaborato nel 2005 anche con "L'informazione di Parma". Dal luglio 2009 a fine agosto 2011 ha ricoperto l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa della società A.S.D. Baseball Parma. E' l'ideatore e direttore responsabile del periodico gratuito "Baseballtime" distribuito sui campi da baseball della provincia di Parma. Ha iniziato la carriera da giocatore a 8 anni, nel 1986 nelle giovanili dell'Aran Group, poi ha militato in diverse squadre della provincia di Parma e debuttato in serie B con il Sala Baganza e in serie A2 con la Farma Crocetta nel 1998. Dal 2002 al 2008 ha allenato le giovanili di Crocetta e Junior Parma.

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