Triplo di Duran, tra S. Marino e Parma finisce 1-1

E' bastato un triplo di Duran contro Dallaturca al sesto inning al San Marino per pareggiare la serie con Parma e mettere un piede nei Play-off. La battuta dell'esterno sudamericano ha permesso infatti ai titani di vincere con il minimo scarto (1-0) la sfida dei lanciatori italiani, tra Da Silva da una parte e Rivera (classe ‘92), Dallaturca (‘88), Giovanelli ('87) e Loardi ('91) dall'altra e raggiungere nuovamente i ducali in classifica alle spalle del Nettuno, che precede con una sconfitta in meno. Finisse così la regular season, Parma sarebbe fuori dai play-off in virtù del conto negli scontri diretti con la squadra di Bindi (1-3). Attenzione però: se ducali e titani dovessero raggiungere i laziali, sarebbero questi ultimi a restare fuori per la classifica avulsa. Stessa cosa se Parma finisse terza e a trovarsi a pari merito dovessero essere Nettuno e San Marino. Eventualità che rimane comunque la più remota.
L'1-0 del recupero di gara 2, tuttavia porta sorrisi anche in casa ducale, pur nell'amarezza per una sconfitta arrivata nonostante un numero maggiore di battute valide (7 contro 4) in una sfida che dal punto di vista dei lanciatori appariva alla vigilia decisamente favorevole al gruppo di Bindi. E nonostante un paio di occasioni sprecate che gridano vendetta. Come al settimo, quando Sambucci, dopo aver colpito un doppio è stato chiamato out per partenza anticipata sul pesta e corri successivo all'eliminazione al volo di Poma. Parma è decisamente trasformata rispetto al girone di andata, quando contro lo stesso avversario subì 17 punti in due partite e collezionò una serie di errori da far rabbrividire. Oggi Parma ha un approccio alla partita totalmente differente, i suoi lanciatori la tengono sempre in partita, la difesa gioca una routine con percentuali di errore prossime allo zero e tutti i battitori del line-up vanno al piatto senza timori reverenziali e con atteggiamento aggressivo che si traduce poi sulle basi in un gioco spumeggiante pur se, talvolta, abbastanza rischioso. Segno che la filosofia del manager inizia ad essere assimilata dalla squadra. E se la vittoria di giovedì sera era stata salutata come una strepitosa prestazione del suo lanciatore straniero, la quasi shut-out del suo giovane monte italiano dimostra che questa squadra ha anche altre qualità che non sono da sottovalutare per nessuno. Fondamentale per i ducali nella lotta ai play-off sarà però a questo punto anche l'aspetto psicologico. Munoz all'ottavo inning, nella speranza di trovare il pareggio, ha mandato a battere l'infortunato Marval e poi lo ha sostituito sulle basi addirittura con il suo lanciatore straniero. Rischiando moltissimo, perché in caso di infortunio la corsa ai play-off di Parma sarebbe terminata. Quella mossa era però anche indirettamente un segnale alla squadra: "Voglio fare di tutto per raggiungere i play-off!" Allora qui le cose cambiano, perché se prima Parma poteva giocare senza nulla da perdere, con la mente libera, adesso potrebbe sentire la pressione di dover per forza raggiungere l'obiettivo. Può essere un bene e un male, di sicuro una bella sfida, una bella prova di maturità. Ciò che invece si fa fatica a capire, seguendo questo discorso, è perché al nono inning, sotto 1-0, con il suo corridore più veloce (Desimoni) in terza, un eliminato e Scalera nel box, il manager non abbia ordinato lo squeeze play, con il risultato di vedere eliminato a casa base Desimoni sulla battuta in diamante dell'interbase, avventatosi sul primo lancio. Qui andrebbe però verificato se effettivamente Munoz non ha ordinato il gioco o se Scalera non ha visto o ha interpretato male l'eventuale segnale.
San Marino dal canto suo continua a mostrare problemi in particolare nel box di battuta. A stupire in negativo è l'approccio di diversi giocatori chiave, che nelle scorse stagioni sono risultati determinanti per i successi della squadra. E a poco vale l'alibi dei tanti infortuni subiti. Con tutto il rispetto per il giovane e promettente monte di lancio italiano del Parma, quattro sole valide ed un solo punto segnato in gara 2 sono la spia che più di qualcosa non funziona. Brutti turni e troppa frenesia nel voler risolvere la partita. Molti hanno posto l'accento sullo scarso rendimento del lanciatore straniero Magrane, che effettivamente ha un impatto sul campionato inferiore alle aspettative, ma a dir la verità, anche giovedì sera ha lasciato il monte con la squadra ancora in partita. Contro quel Sanchez c'era obiettivamente c'era poco da fare, ma si tratta di una situazione che si è ripetuta diverse volte nel corso della stagione. Al di là di tutto questo, va chiarito che dopo due stagioni strepitose, un campionato con difficoltà lo si può tranquillamente accettare e in ogni caso siamo convinti che la squadra di Bindi entrerà nei play-off e se la giocherà comunque fino all'ultimo lancio per il titolo.
Nonostante la classifica dica al momento il contrario, la squadra che appare sfavorita nella lotta alla post season è il Nettuno. Al di là del computo degli scontri diretti che la penalizzerebbe in un eventuale classifica avulsa, la banda di Bagialemani ha un calendario che prevede la trasferta a Bologna alla terz'ultima giornata e le metterà di fronte Rimini alla penultima (a Nettuno), mentre Parma (che nelle prossime due settimane sfida le stesse squadre nel medesimo ordine) negli ultimi tre week-end sfiderà nell'ordine Grosseto, Reggio e Novara. Tra l'altro, dopo uno stratosferico girone di andata, Nettuno è calato improvvisamente perdendo quattro partite consecutive con Parma e Reggio, prima di pareggiare con San Marino e ottenere una salutare doppietta contro Godo. Si pensava che i tirrenici non avessero ancora svelato tutte le loro risorse e quindi potessero continuare la corsa addirittura per il primo posto, invece la squalifica per doping di Sparagna, la partenza per gli USA di Mercuri e qualche problemino fisico ad altri giocatori, hanno aperto un varco nelle sicurezze della promettente squadra laziale. E il Romero devastante da closer del girone di andata ha iniziato a vacillare quando si è trovato a dover affrontare più di un giro del line-up avversario. Insomma, la volata per la post season è tutta da vivere, fino all'ultimo lancio.

Matteo Desimoni

Nato a Parma l'8 febbraio 1978, laureato all'Università di Parma in Scienze della comunicazione, con tesi di laurea "La comunicazione in una società sportiva: il caso dell'A.S.D. Baseball Parma", collaboratore della "Gazzetta di Parma", iscritto all'ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti, dal settembre 2009. Ha collaborato nel 2005 anche con "L'informazione di Parma". Dal luglio 2009 a fine agosto 2011 ha ricoperto l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa della società A.S.D. Baseball Parma. E' l'ideatore e direttore responsabile del periodico gratuito "Baseballtime" distribuito sui campi da baseball della provincia di Parma. Ha iniziato la carriera da giocatore a 8 anni, nel 1986 nelle giovanili dell'Aran Group, poi ha militato in diverse squadre della provincia di Parma e debuttato in serie B con il Sala Baganza e in serie A2 con la Farma Crocetta nel 1998. Dal 2002 al 2008 ha allenato le giovanili di Crocetta e Junior Parma.

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