Ruggito Ramos, la T&A non molla

Si gioca ancora. Il primo match-point per Rimini svanisce in gara3 (2-4) e la T&A torna a sperare nella grande rimonta. Partita stretta come da previsioni, a deciderla è il giro di mazza di Jairo Ramos che al 6° spara su Marquez il fuoricampo del sorpasso. San Marino si dimostra cinica, segnando 4 punti nel big-inning che la spinge verso gara4. Dall'altra parte invece i Pirati falliscono due grosse occasioni, prima al 5° per ipotecare lo scudetto, poi all'8° per rientrare prepotentemente in partita. E in una gara in cui gli attacchi toccano 6 valide, certe opportunità non si devono lasciare passare. Se Ramos è il killer, il regista è Jim Magrane, autore di una prova superlativa sul monte (110 lanci in 7 riprese con appena 4 valide e 1 punto concesso), salvata poi dal redivivo Cooper, glaciale nello spegnere un pericolosissimo principio d'incendio all'8° quando Rimini attaccava con le basi piene e un out sul 2-4.

Invece questo resta il risultato finale, che amareggia non poco il grande pubblico (almeno 3500 sugli spalti) dello Stadio dei Pirati. Tifosi che si erano illusi sul solo-homer di Alex Romero, quello che al 4° aveva spezzato l'equilibrio in favore dei neroarancioni. Sul monte un Bazardo non brillantissimo ma molto efficace aveva messo la museruola al line-up sammarinese per 5 riprese, poi al 6° la valida di Pantaleoni e la base (la quarta) concessa a Vasquez portano all'inevitabile cambio con Marquez. La legge del mancino sul mancino va a farsi friggere quando Ramos spedisce oltre la recinzione a destra una dritta rimasta troppo alta al pitcher cubano: 1-3, gara e inerzia ribaltata visto che poco prima Rimini era rimasta con due corridori in posizione punto (volata corta di Buccheri, out in diamante Zileri). Il doppio di Duran e la valida di Mazzuca con gli interni dentro portano la T&A su un più tranquillizzante 1-4 ma per i Titani c'è ancora da soffrire. Succede all'8° quando Cubillan viene colpito da un Bertagnon in grande spolvero (due doppi) e dal singolo di Buccheri. Il rilievo T&A passa in base Santora e Romero (2-4) e con le basi piene e un solo out Bindi decide per Cooper. Scelta felice, il mancino lascia al piatto Castro con tre lanci ed esorcizza il pericolo Chiarini la cui legnata finisce dritta nel guantone di Vasquez.

Stasera si gioca gara4 e sarà ancora grande tensione con la sfida Corradini-Da Silva. Da segnalare un lieve malore a fine partita per il ricevitore Simone Albanese, poi subito ripresosi e accompagnato all'ospedale di Rimini per un controllo.

 

This post was published on 21 Settembre 2013 01:51

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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