E' uno storico tris tricolore quello che la T&A San Marino si cuce addosso allo Stadio dei Pirati di Rimini, espugnato per la terza volta di fila nella decisiva gara5 delle Italian Baseball Series (1-4). Un successo che a prima vista potrebbe avere dell'incredibile, visto che la squadra di Bindi si era trovata sotto 0-2 nella serie. Ma evidentemente chi è più abituato a vincere sa anche come uscire da situazioni apparentemente proibitive.
Gara5 è sembrata nient'altro che il prolungamento di gara3 e gara4, in pratica dal momento in cui il fuoricampo di Ramos aveva ribaltato completamente l'inerzia della serie. Rimini si è trovata a 4 inning da uno scudetto inseguito da 7 anni, a quel punto la paura di vincere ha avuto il sopravvento e un solo giro di mazza, seppure terribile come quello del "padrino" sammarinese in gara3, ha avuto l'effetto di affossare una squadra fino a quel momento quasi perfetta. Ma i Pirati non sono più esistiti in attacco tanto da collezionare 18 inning consecutivi senza segnare. E così non si vincono gli scudetti.
Fa festa la T&A per il terzo anno di fila, dopo una stagione non certo vissuta ai livelli delle due precedenti, eppure nei momenti topici i Titani non hanno mai mollato e questo è bastato per mantenere l'egemonia sul campionato italiano. Gara5 è l'istantanea di Jim Magrane, che sale sul monte a meno di 48 ore dagli oltre 100 lanci di gara3 ma lo yankee non fa una piega e arriva a collezionarne complessivamente ben oltre 200. Il line-up riminese continua ad andare in bianco e al 2° il solo-homer di Mazzuca (altra firma pesante su questo scudetto) fa già capire come andrà finire. Rimini resta in partita solo perché anche Marquez è protagonista di una gara da applausi ma al 6° arriva anche il raddoppio con Albanese che batte a punto Reginato (doppio). Magrane scende dopo 7 riprese in cui concede la miseria di 2 valide, una battuta in doppio gioco di Buccheri facilita la vita a Cooper all'8° e al 9° la T&A mette il punto esclamativo segnando altri due punti sui rilievi riminesi. Bindi chiama in pedana Cubillan per la salvezza al 9° e la valida di Chiarini, quella che fissa l'1-4, sa tanto di beffa finale.
Il tris tricolore è servito sul Titano (4° scudetto in 6 anni), ai Pirati (5 ko casalinghi in altrettante finali nel 2013) restano la finale di coppa Italia e la qualificazione alla prossima European Cup.
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