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Gli Angels in lutto, addio a Jim Fregosi

Si trovava in crociera quando è stato colpito da un ictus a largo delle isole Cayman. Dopo 53 anni vissuti nella Major League, si è spento lo scorso fine settimana Jim Fregosi, ex manager di Angels, White Sox, Phillies e Blue Jays. Era entrato a pieno titolo nella "National Italian American Sports Hall of Fame". Dal 2000, dopo la carriera di giocatore e manager, aveva intrapreso con ottimi risultati quella di scout, in particolare per gli Atlanta Braves.
Nato a San Francisco il 4 aprile del 1942, debuttò a soli 19 anni nelle grandi leghe con la franchigia degli Angels, nonostante fosse stato inizialmente scelto dai Red Sox. Fece la storia della squadra della California, come interbase, guanto d'oro nel 1967 e 6 volte All Star negli anni ‘60, poi come manager sul finire degli anni ‘70, guidandoli alla prima apparizione ai playoff della loro storia. Per la squadra di Anaheim, ha battuto con un media di .268, con 115 fuoricampo e 546 punti battuti a casa, giocando un totale di 1.429 partite. Celebri i suoi doppi giochi con il seconda base, nonchè altro "Gold Glove", Bobby Knoop.
Nel 1971 venne ceduto ai Mets in uno scambio con 4 giovani, incluso un giovanissimo ed ancora grezzo Nolan Ryan. I newyorchesi lo trasformano in terza base, poi passò ai Rangers per chiudere infine la carriera con i Pirates nel 1978. Il giorno dopo l'annuncio della fine della sua carriera da giocatore, divenne il manager dei suoi indimenticati Angels.
E' considerato il miglior atleta "completo" mai uscito dalla Serra High School, visto che eccelleva non solo nel baseball, ma anche nel football, nel basket e nella corsa. Anche Tom Brady, quarterback superstar, e Barry Bonds sono stati studenti dello stesso liceo, per dare un'idea della considerazione di cui ha gode tuttora Fregosi.
Gli Angels ritirarono il suo numero undici nel 1998 (con grande emozione e orgoglio di Jim) e nei festeggiamenti per il centenario della franchigia, Fregosi venne votato il "giocatore preferito dai tifosi".
Celebre la frase che disse all'esterno sinistro della sua squadra: "Mettiti con le spalle alla rete, io prenderò tutte le palle che saranno battute davanti a te".

Davide Garzia

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