Categories: Tornei Giovanili

Ronchi, tutto pronto per Ia edizione memorial Calligaris

Pronta a muovere la macchina organizzativa dei New Black Panthers anche sul fronte dell'organizzazione dei tornei dedicati al settore giovanile. Il sodalizio di Ronchi dei Legionari organizza un torneo giovanile di baseball categoria ragazzi, prima edizione del memorial dedicato ad Alberto Calligaris, che aprirà la stagione 2014 e si svolgerà domenica 23 Marzo, allo stadio Enrico Gaspardis con la partecipazione di quattro squadre regionali. Un'occasione per rendere omaggio al primo presidente dei Black Panthers, scomparso nel novembre del 2012. Il suo nome, a Ronchi dei Legionari, ha sempre significato il baseball e la sua lunga storia. Si è spento a 70 anni, Alberto Calligaris che, nel 1959, a soli 17 anni, era diventato il primo presidente dei neonati Black Panthers.
Per molti anni impiegato a quella che era la Cassa di risparmio di Gorizia, Calligaris, ronchese doc, figlio di quel Giuseppe apprezzato direttore d'orchestra, lascia la moglie Loderana ed il figlio Riccardo. Ha ricoperto l'importante carica fino al 1961, per poi passare la mano a Felice Giacconi. Ma non per questo egli ha lasciato l'ambiente del baseball diventandone un vero e proprio testimone delle varie tappe del sodalizio ronchese. Quanti ricordi da quando, nell'estate del 1958, a Ronchi dei Legionari cominciò a far capolino questo strano sport di origine americana. Solo un anno dopo la fondazione ufficiale e il nome Black Panthers viene preferito a quello di "Saskatchewan Boys Club", dando così avvio ad un'avventura che, tra alti e bassi dura tutt'oggi. Allora Calligaris aveva solo 17 anni e nella sera del 20 giugno 1959 venne eletto al vertice di quell'appassionato manipolo di giovani che aveva pensato proprio di fondare la prima associazione del baseball a Ronchi dei Legionari. Calligaris, colpito da bambino da una grave forma di poliomelite, era comunque un grande cultore del "batti e corri". "Si giocava allora con una pallina da tennis e un pezzo di legno come mazza – ricordava solo poco tempo fa Alberto Calligaris – rifacendoci a quanto avevamo potuto vedere su alcuni filmati e quanto ci aveva detto il grande Armando Filiput. II primo, vero materiale da gioco ci consegnato dallo stesso Filiput proprio nel 1959 al termine di una partita dimostrativa svoltasi allo stadio Lucca tra due formazioni triestine, l'Alpina e il Cus. Furono anni difficili – commenta ancora Calligaris- quando, oltre alle difficoltà logistiche e finanziarie, c'era da combattere anche con lo scetticismo della gente nei confronti di questo sport. Ma fu un atteggiamento che durò poco, visto che ben presto moltissimi appassionati iniziarono ad interessarsi a noi".
Già allora uno dei problemi maggiori era quello della promozione, ma non mancavano certo le idee. "Nell'estate del 1959 – continuava Calligaris- in collaborazione con I'Ussi e la Coca Cola organizzammo all'e-stivo Excelsior la proiezione del film "Prigioniero della paura", con Antony Perkins, che raccontava proprio la storia di un giocatore di baseball americano. Fu un grande successo, come lo fu nell'inverno dell'anno seguente, con l'allestimento di una vetrina in piazza Oberdan dedicata proprio a questo sport. La fotografia finì sulle pagine di un giornale specializzato". E ci fu un altro personaggio che in quegli anni fu di grande aiuto per la nascita del baseball cittadino: Enrico Gaspardis, alla quale la societa, piu tardi, ha intitolato lo stadio di via Soleschiano.

Redazione

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