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Farma rinnovata e ringiovanita pronta alla stagione 2014

E' una "quasi Under 21" la Farma che si sta apprestando a iniziare una nuova avventura nella Serie A federale. Finito un ciclo e tornati dunque a Collecchio alcuni elementi più esperti, "in borghese" istituzioni leonine come Saccò, promossi in Ibl Gradali e Fanfoni, la società ha allungato il suo roster con altri elementi del proprio settore giovanile. A loro e a quelli che già hanno avuto modo di mettersi in mostra lo scorso anno si sono aggiunti un paio di giocatori da fuori, altrettanto giovani, come Bramini e Corio, coadiuvati da una manciata di atleti d'esperienza sempre utili, come ad esempio il nuovo arrivato Rizzoli e il confermato Campanini. Tra le novità anche la "promozione" a master sponsor del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, da qualche anno a fianco della società. Saranno, inoltre, a disposizione degli atleti i dottori Andrea Pellegrini, medico della nazionale azzurra, e Michele Verdano, specialista della clinica ortopedica del nosocomio cittadino, in modo da fornire un servizio sempre più qualitativo in termini di salute fisica.
Il presidente Giovanni Ferrarini illustra così la nuova stagione, presentata ieri pomeriggio presso il MacronStore di Parma, sponsor tecnico della Farma Crocetta: «Quest'anno avremo un problema in più nelle trasferte dove è possibile utilizzare le auto private, tipo Piacenza: abbiamo infatti una squadra talmente giovane che sono quasi tutti senza patente. Abbiamo scelto un allenatore di casa Crocetta, un portabandiera/capitano come Giacomo Bettati che avrà a disposizione uno staff tutto nuovo eccetto Giacomo Bertoni su cui contiamo molto per continuare nella maturazione dei tanti giovani che sono alle spalle di quelli già arrivati in prima squadra. Siamo contenti di essere arrivati a un roster quasi interamente di giovani Crocetta. Un ringraziamento a tutti gli sponsor, allo sponsor tecnico e a tutti i volontari che consentono alla società di mantenere un profilo di eccellenza nel baseball nazionale».
Il saluto istituzionale locale lo hanno portato l'assessore allo sport del Comune, Giovanni Marani («Ciò che mi è piaciuto di più è stato vedere un roster in cui molte classi di nascita hanno come penultimo numero il 9; il segnale più importante perché puntare sui giovani vuol dire vincere in partenza») e della Provincia, Walter Antonini («Ormai rappresentate un pezzo incredibile e importante del nostro territorio») e il delegato Coni, Gianni Barbieri («Come Coni ci sentiamo di ringraziare i giovani che sono attaccati a questa società, così come la stessa per la programmazione, la storia passata e futura»). In rappresentanza della Fibs erano presenti l'istituzione territoriale per eccellenza, Giancarlo Rosetti («Avendo visto nascere la Crocetta è un gran piacere vedere tutti questi giovani, rende merito al gran lavoro fatto dalla società») e il vice presidente federale Massimo Fochi che ha esordito con un riferimento che non ha bisogno di spiegazioni, proseguendo col discorso di un ritrovato percorso di completamento riguardo la franchigia: «Questa è la squadra che non riconosce mai nessuno in città? Devo dire che quell'iniziativa è stata molto carina, anche se da qualcuno non è stata compresa. Abbiamo bisogno di veicolare il nostro sport e quel video è stato un buon mezzo. Il mio obiettivo, smessi i panni da giocatore, era quello di unire il movimento mettendo da parte ciò che ci divideva. Oggi, forse, stiamo compiendo un passo determinante verso il completamento di un progetto importante unico nel suo genere. Complimenti alla Crocetta, saremo sempre al vostro fianco». Un accenno al discorso franchigia cui ha fatto eco il presidente Ferrarini: «Siamo contenti di avere un nostro lanciatore nel Parma in Ibl, anche un interbase seppur non cresciuto con noi; speriamo che questo rapporto di collaborazione continui perché il nostro obiettivo non è di fare l'Ibl ma produrre giocatori che possano giocare in Ibl, possibilmente a Parma. Quest'anno per noi parte un discorso franchigia che ritengo migliorativo per tutti: d'altronde si fanno esperimenti per maturare solidità negli anni».
In tema campionato ci porta Giacomo Bettati, catapultato dal ruolo di capitano a quello di manager: «Cambia tutto dopo 26 anni. Cerco di trasmettere la mia esperienza nel miglior modo possibile. E' una squadra giovane ma intelligente; sono consapevoli che la palla passa a loro, si stanno comportano molto bene senza i grandi esperti alle spalle. Gli ultimi test sono andati abbastanza bene; purtroppo non siamo riusciti ad allenarci molto in campo, tra pioggia e sistemazione del diamante. Credo si possa combinare qualcosa di buono». Sabato si parte, da Collecchio.

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