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Pirati pronti alla salita europea

E' scattata oggi l'operazione Europa per i Pirati. La squadra neroarancione è atterrata prima a Vienna e poi si è trasferita in pullman a Brno dove nel tardo pomeriggio ha sostenuto la seduta di rifinitura in vista del debutto nel girone di European Cup, previsto per domani mattina (ore 10,30) contro i francesi del Senart Templiers. L'obiettivo è quello di centrare la finale di domenica, presumibilmente contro i favoritissimi olandesi del Neptunus Rotterdam, sempre loro, ormai dalla notte dei tempi croce e delizia per i colori neroarancioni in Europa. Ma per arrivare alla finale del girone, che mette in palio un biglietto per la finalissima della vecchia Coppa Campioni, c'è da scalare una bella montagna, vuoi per il valore degli avversari, vuoi per le condizioni a dir poco d'emergenza con le quali i Pirati sono arrivati all'appuntamento.

Tra infortuni (Chiarini e Patrone out, Mazzanti forse recuperabile per qualche turno in battuta) e scelte dolorose dettate dal regolamento (fuori roster Salazar), Rimini è infatti ridotta all'osso, con appena 9 giocatori di posizione (10 se recupera Mazzanti almeno come dh). Logico che in queste condizioni l'etichetta di favorita si stacca subito dalle casacche neroarancioni, un anno fa protagoniste di un gran girone a Barcellona prima del ko in finale con la Fortitudo. Il manager Chris Catanoso ha ben poche scelte: in terza giocherà Gomez (come un anno fa), Santora, Babini e Spinelli a completare l'infield mentre in campo esterno tocca a Di Fabio, Zileri e Romero, con lo slugger venezuelano chiamato a recitare il ruolo di leader in un line-up che dovrà attingere ad altre risorse per piegare la resistenza degli avversari. Bertagnon e Cit sono pronti ad alternarsi dietro al piatto (l'altro sarà il designato) per ricevere i lanci di una rotazione ancora top-secret.

La logica suggerisce che domattina contro i francesi in pedana salirà Ekstrom, magari per sole 5 riprese se il risultato fosse già al sicuro: troppo importante partire bene e conservare il forte pitcher Usa per una eventuale finale. Per il resto ci sono a disposizione Marquez (vedremo se con il ruolo di rilievo universale come un anno fa a Barcellona oppure come partente in una delle delicate sfide contro il Brno padrone di casa e gli insidiosi tedeschi del Regensburg Legionares), Escalona, il ritrovato Corradini visto in gara1 del derby playoff, Cherubini, Del Bianco, Torres e Biondi. Venerdì mattina il faccia a faccia con il Neptunus Rotterdam di Markwell, Yntema, Legito e Kemp prima della sfida all'ignota formazione ucraina. L'unica cosa non ignota è che per riprovare l'assalto a quella Coppa che manca in bacheca dal 1989, servirà davvero una grande impresa.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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