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Il Nettuno contro il Kotlarka si rifà con gli interessi 

Dopo aver subito una manifesta inferiorità solamente 24 ore prima, il Nettuno Bc si rifà con gli interessi travolgendo i cechi del Kotlarka Praga nella terza giornata del girone olandese dell'European Cup. L'eloquente 11 a 0 con il quale il match si è chiuso prima del limite la dice lunga sulla differenza vista in campo tra le due squadre, considerando anche che sul monte per la formazione italiana c'era Rodney Rodriguez, mentre dall'altro fronte il manager ceco aveva impiegato gli elementi migliori del suo bullpen nelle due partite contro San Marino e Hoofddorp.

Con un roster implementato da una serie di arrivi dall'Italia, Scerrato cambiava in parte la formazione rispetto alle prime due uscite in European Cup inserendo Paoletti esterno destro e Scorziello in prima, con Pezzullo dirottato nel ruolo di battitore designato. Rodriguez al momento di salire in pedana poteva già contare su un punto di vantaggio. Nella parte alta del primo inning con due out arrivavano infatti in sequenza i singoli di Paoletti, la base a Evangelista e l'altro singolo di Pezzullo per l'1 a 0. Il Nettuno aveva avuto anche la possibilità di arrotondare subito il parziale, ma dopo la base a Scorziello con tre corridori sulle basi Sforza batteva in diamante.

Al secondo inning altro punto tirrenico, sempre con due fuori base al lead off Caradonna che rubava anche la seconda e poi arrivava a casa su un doppio a sinistra di Giordani. Il Nettuno incontrava molto agevolmente i lanci del pitcher Vancura, e al terzo apriva il proprio turno con un doppio ancora a sinistra di Evangelista, quindi due passaggi gratuiti in base: il primo era Pezzullo colpito, il secondo era Scorziello su base ball (a fine partita ne collezionerà addirittura quattro). Il punto del 3 a 0 arrivava sulla volata di sacrificio di Sforza, poi però l'eliminazione in base di Pezzullo e la volata di Giusti verso l'esterno centro ponevano fine ad un altro inning potenzialmente promettente.

Per fortuna però che, nonostante i cinque rimasti in base nei primi tre attacchi, Rodney Rodriguez si dimostrava decisamente intoccabile per l'attacco del Kotlarka. Alla fine per lui sono state 7 riprese tonde sul monte, con 12 strike out, 2 basi e una valida concessa, quella del lead off Blazek al terzo.

Con tanta sicurezza sul monte, la formazione di Scerrato chiudeva di fatto i conti al quarto attacco. Cihlar, subentrato in pedana a Vancura, concedeva subito tre valide di fila: singolo di Cestarelli, triplo di Caradonna (che valeva il 4 a 0) e ancora valida di Giordani per il 5 a 0. Al quinto il Nettuno si assicurava anche la manifesta inferiorità. Con tre valide (tra cui l'home run da due di Sforza), due basi ball, un colpito e anche un lancio pazzo entravano altri cinque punti per il 10 a 0. Vantaggio che arrivava a quota undici con il punto messo a segno al sesto su doppio di Cestarelli che spingeva a casa Sforza. Di lì in poi era solamente “accademia”, Scerrato optava per qualche cambio e al termine del match la sua formazione poteva contare nel tabellino ben 14 valide messe a segno.

Con questa netta vittoria il Nettuno è riuscito finalmente a rompere il ghiaccio in European Cup e quasi certamente ha scongiurato l'onta dell'ultimo posto. Domani alle 13 c'è il derby col San Marino, sabato alle 19,30 la sfida contro i padroni di casa dell'Hoofddorp, sulla carta i due team migliori del girone olandese. Le speranze di qualificazione non sono comunque tante, per arrivare alla finale di domenica non basteranno solo due vittorie su due ma servirà anche una combinazione di risultati favorevole nei propri confronti e sfavorevole per i francesi del Rouen, che nel pomeriggio in rimonta dopo undici faticosi inning (e due tie break rocamboleschi) sono riusciti a battere i tedeschi del Solingen portandosi a due vittorie. Se non altro i verdazzurri potranno giocare a cuor leggero, con la consapevolezza di aver poco da perdere a questo punto del torneo.  

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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