Categories: European Cup

Il ruggito dei Pirati. Rimini in finale

Impresa straordinaria del Rimini Baseball. I Pirati asfaltano il superfavorito Neptunus Rotterdam (9-2) e centrano a Brno la seconda finale europea consecutiva dopo il trionfo di Barcellona 2013. Ma stavolta è ancora più bello. Perché una squadra in condizioni così di emergenza tra infortuni e scelte forzate dal regolamento, a memoria d'uomo non si ricordava. Con appena 9 giocatori di posizione a disposizione e senza neppure poter contare sul designato fino alla finale di ieri (splendido Mazzanti con il suo 3/5 nel box), i neroarancioni lasciano senza parole uno squadrone come il Neptunus Rotterdam, che nella partita di venerdì si era divertito a infierire sui pitcher riminesi in una partita già finita al 1° inning. Ma con Ekstrom sul monte, la musica è cambiata e per gli olandesi c'è stato poco da divertirsi. Per la squadra del "Pres" Zangheri si prospetta un inedito quanto stuzzicante derby europeo in finale con la T&A, nel segno di un duello ormai davvero senza fine.

Dicevamo di Mike Ekstrom. Sette riprese di assoluto dominio per il fantastico pitcher statunitense, un solo lancio "sbagliato" e pagato con il fuoricampo del possente catcher Boekhoudt al 2°. Ma i Pirati erano già avanti 2-0 dopo aver cominciato a prendere a pallate il totem Markwell (come 4 anni fa a Rotterdam): doppi di Spinelli e Mazzanti, singolo interno di Babini e valida di Cit (2-0). A proposito, elogio particolare per i giovani riminesi (3/5 anche per l'improvvisato esterno), sempre pronti a dare una mano (e che mano) in una condizione quasi disperata.

E pensare che l'incredibile 9° inning e tutta la sofferenza che l'ha preceduto, sarebbe stato evitabile senza gli indicibili sprechi offensivi dei Pirati. Prima del fatidico ultimo attacco, lo score recitava 13 valide, 2 punti e 13 rimasti in base, roba da farsi venire l'esaurimento nervoso. E quando sprechi così tanto, la punizione prima o poi arriva. All'8° infatti Catanoso presenta sul monte Marquez e il rilievo fa il patatrac: doppio di Dille, texas di Legito e tutto da rifare (2-2), Entra Escalona per fermare l'emorragia, sarà lui il vincente. Il perdente invece è Yntema, 5 riprese da partente appena 48 ore prima ma scelto dal manager orange al posto dei rilievi, dei quali evidentemente poco si fida. E a ragione visto il disastro del 9° inning. Yntema mette subito in base Romero, entra Van Driel ma Spinelli (singolo) e Mazzanti (bunt che forza l'errore di tiro in terza) riempiono le basi. La valida decisiva è di Bertagnon (3-2) poi ecco la base a Babini (4-2), il singolo di super-Cit (5-2) e la base a Di Fabio (6-2). Entra Harcksen ma di nuovo base a Santora (7-2) e infine errore di Kemp sulla rimbalzante di Zileri (9-2). Quando conta, Rimini c'è.

This post was published on 22 Giugno 2014 20:12

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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