"By failing to prepare, you are preparing to fail", Marco Mazzieri usa questa frase del famoso giornalista, scrittore, politico statunitense Benjamin Franklin per spiegare la sua filosofia alla squadra in vista di questo difficile appuntamento. Il succo del suo discorso è che la cosa importante sulla quale ci si deve focalizzare non è la vittoria finale ma il percorso per arrivarci:
"Ho detto ai ragazzi le cose alle quali crediamo in particolare. Che di solito ci si concentra sul concetto di vittoria, ma questo deve essere il risultato del lavoro sul campo- ha esordito il tecnico Bi-Campione d'Europa- fin dal 2007 ci siamo focalizzati sulla preparazione della vittoria. Perché vinci quando hai fatto bene le cose giuste al momento giusto e se non sei preparato non ci puoi riuscire. Per noi è importante il viaggio: se è fatto nel modo giusto si arriva a destinazione"
Con il classic del 2013 si è chiusa la prima fase dell'era Mazzieri, con il campionato europeo del 2014 ne inizia un'altra. Sempre mantenendo però la filosofia che ne ha caratterizzato il progetto fin dall'inizio, con l'inserimento graduale di tanti giovani talenti a patto che possiedano i valori necessari per far parte del gruppo
"Giusto – annuisce il tecnico azzurro- noi da sempre crediamo in un mix di esperienza e gioventù perché credo siano due componenti che possano convivere e si possano portare avanti. Credo molto nel ruolo veterani che devono aiutare i più giovani, che è una delle cose piu belle del baseball. Cerchiamo sempre di inserire giovani, fin dal 2007. abbiamo proseguito, diversi tra quelli portati in florida non hanno avuto una stagione non pari alle aspettative. Può starci, spesso c'è fretta nel definire bravo un giovane, ma io credo ci vogliano almeno cinque anni. Stiamo portando avanti questa filosofia e metterli sulla griglia gradualmente, senza bruciarli troppo alla svelta"
Mazzieri può essere considerato il Sacchi del baseball per la rivoluzione che ha portato in nazionale, soprattutto dal punto di vista della mentalità, fondata su lavoro, attenzione ai dettagli. E una preparazione che non si limita alla grande manifestazione ma dura tutto l'anno: " Una delle cose che ho detto oggi – prosegue – è che per il mio staff la gratificazione più grande è al di là dei successi è quella di essere riusciti a trasmettere valori fondamentali quando indossi la maglia azzurra. Perché la passione con la quale mi sorprendono ogni volta è qualcosa che mi inorgoglisce tantissimo. Abbiamo avuto giocatori che questa settimana sono andati a Tirrenia, non pagati, lo sottolineo, per fare due allenamenti al giorno e prepararsi al meglio al raduno. C'è un altro giocatore che è stato una settimana in tenda a 400km da casa sua per allenarsi con una squadra che non era la sua, che aveva già finito l'attività. Dimostrazioni della passione di questo gruppo, alle quali tutti devono adeguarsi. Scegliamo giocatori in base alla passione e al cuore che ci mettono, al di là del passaporto. Non mi interessa la lingua che parlano, ma che condividano i valori nei quali crediamo.Alcuni italiani nati in Italia rinunciano da diversi anni, mentre ce ne sono altri che danno l'anima per questa maglia e magari hanno pianto dopo un'eliminazione"
A proposito di inevitabili polemiche, proprio ieri sono usciti i nomi dei 27 giocatori che per il momento sono in ritiro. Si nota la mancanza tra di loro di Claudio Liverziani che avrebbe potuto alzare di moltissimo il livello tecnico della squadra, anche se "Ci dispiace in modo particolare per Claudio che già da diversi anni deve rinunciare alla convocazione per motivi personali che rispettiamo. Dispiace perché dopo la stagione strepitosa che ha fatto, avrebbe sicuramente portato un contributo decisivo, anche in ragione del fatto che non sappiamo se Chiarini sarà in grado di giocare in difesa. Vuoto molto importante al di là del suo valore.Ma noi siamo abituati a convivere con assenze importanti e dobbiamo preoccuparci di chi c'è non di chi è rimasto a casa. I risultati si vedranno alla fine"
Anche quest'anno, come Mazzieri ci ha abituato prima di ogni manifestazione, potranno esserci novità dell'ultimo momento, sia a livello di nomi che di strategie di gioco: "Innanzitutto ci sono altri 8 giocatori che stiamo aspettando finiscano la loro stagione e vedremo se faranno in tempo a raggiungerci in Germania. Il 9 settembre faremo la conta e cercheremo di capire quali strategie potremo adottare e quali possibilità avremo"
Con l'Italia favorita d'obbligo come campione in carica, il tecnico azzurro si aspetta "una Spagna molto forte, conoscendo Mazzotti credo che allestirà una squadra veramente competitiva. Così come la Germania e la Repubblica Ceca. E' dimostrato che partite scontate non ce ne sono. La Francia stessa si è allenata a Camel Back Ranch in Arizona ed è allenata da Gagney ex closer dei Dodgers. Tutte partite da giocare bene per vincere. Ma sia percezione di essere favoriti che il pensiero di quale avversario stiamo affrontando dobbiamo lasciarlo agli altri. Che si affronti la Svezi o l'Olanda non cambia perché se non facciamo bene ciò che dobbiamo, poi è inevitabile perdere."
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