«Dobbiamo essere contenti – dice il manager Paolo Minozzi – se si pensa che dopo la rinuncia del Mastiff di Biagioli i riflettori dello Jannella hanno rischiato seriamente di rimanere spenti per tutta la stagione». «Lo scudetto – aggiuge Minozzi – è il frutto di un lavoro corale, dello staff tecnico e dei ragazzi; tutti hanno collaborato per ottenere un grande risultato. Eravamo partiti con un progetto che aveva come priorità far crescere i giovani, ma strada facendo abbiamo capito di essere i più forti e di poter vincere». Cosa ha fatto la differenza? «La reazione di sabato a Ronchi al nono inning – dice Paolo Minozzi – ha fatto quasi credere che per tutto l'anno abbiamo giocherellato. Avevamo sempre avuto tanta voglia, determinazione, che ci ha permesso di rimanere sempre in partita. Qualità che abbiamo messo in mostra anche quando abbiamo sofferto contro lanciatori lenti».
«In attacco però – aggiunge – siamo stati terrificanti solo a Sala Baganza, con trenta valide in due partite. È stata la più bella prestazione nel box, con la spinta decisiva arrivata dal turno basso. Potevamo fare di più». Per altri versi la squadra biancorossa, in gran parte composta da ex campioni del Bbc Grosseto e da promesse dello Junior Grosseto è andata anche oltre quello che erano le aspettative della vigilia: su trentanove incontri ne ha vinte ben trentacinque . La squadra biancorossa si è presentata con dieci successi di fila, prima di arrendersi al Padule degli ex Bianchi e Bindi), ed ha continuato ai vertici fino alle sfide con Ronchi. I veterani Bischeri, Ermini, Sgnaolin, De Santis, Santaniello, Santalupo e Grilli si sono messi al servizio dei più giovani Ramirez (a soli 21 anni è stato secondo solo ad Ermini), Brandi e Marano per confezionare successi su successi. Sul monte, insieme all'extraterrestre Angel Marquez (erano dieci anni dai tempi di Navarro, Rollandini e Riccardo De Santis che un lanciatore grossetano non collezionava tredici vittorie), e al rigenerato Junior Oberto, tornato anche in nazionale per l'All Star Game, sono cresciuti i talenti Piccini (il vincente di gara3 a Ronchi) e Pancellini. Grazie anche al Castiglione, che si è arreso solo al Ronchi dei Legionari, il baseball maremmano ha vissuto una stagione indimenticabile. E quella di scegliere la serie A è stata una saggia decisione, che ha consentito di dare maggiore spazio alla grossetanità, di disputare un campionato vero e di risparmiare qualche soldo, in vista del ritorno in un'Italian Baseball league rimodellata alle attuali difficoltà ed esigenze delle società.
«L'incontro con il vicepresidente Fochi – dice il direttore sportivo Alessandro Boni – è stato positivo. L'ipotesi proposta, una coppa Italia ad inizio stagione senza stranieri e l'inizio dell'Ibl da maggio, ci piace e la prenderemo in considerazione».
«Con questa formula e mettendo la limitazione a tre stranieri – aggiunge Boni – la formula proposta, unendo IBL e serie A nel solito campionato, noi partecipiamo. Le emiliane, diluite nei 4 gironi, saranno obbligate a spendere per le trasferte così facendo avranno meno risorse a disposizione per gli stranieri e il campionato si livella dando a tutte le società la chance di partecipare ad armi pari.Gli italiani avranno la possibilità di giocare e sarà possibile portare i giovani in prima squadra».
«Per partipare all'Ibl – sottolinea Minozzi – mancano almeno cinque-sei pedine. Un ricevitore da affiancare a Giovannini, visti i guai fisici di Bischeri. Occorrerebbe anche un interbase e un terza base, con Sgnaolin che si potrebbe spostare in seconda. Per gli esterni (compreso Ermini che giocherà per arrivare a mille valide) possiamo anche rimanere così, con Brandi come rincalzo. Qualcosa servirà anche sul monte di lancio. Confermatissimo l'extraterrestre Marquez (13 vittorie, un perfect game e due no-hit, nbdr.), che vuole rimanere in questo gruppo, come Oberto, Starnai, Piccini. Oltre a Riccardo De Santis, che sembra l'obiettivo della società, dovrebbero arrivare altri due elementi. Pancellini ha bisogno di giocare e potrebbe rimanere in serie A magari con il Jolly Roger Castiglione, con il quale dobbiamo avviare un interscambio».
Quello fatto dal presidente Mazzei, dal diesse Boni e dal general manager Banchi è solo il primo passo verso la completa rinascita di uno sport che in città ha grandi tradizioni. Dopo la vittoria del campionato si proseguirà a lavorare con l'Istructional league, alla quale parteciperanno i talenti di Castiglione, Maremma, Junior, ma anche di quelli toscani e dell'Alto Lazio. L'idea è quella di ritirare fuori il progetto della scuola grossetana sulla quale iniziarono anche a lavorare Mauro Mazzotti con Paolo Minozzi nel 2007-2008.
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