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Il Governo risponde a interrogazione M5S

Dopo l'interrogazione parlamentare del Moverimento 5 Stelle presentata lo scorso 18 settembre sa Simone Valente, è arrivata ieri la replica del Governo (Angela D'Onghia, Sottosegretario di Stato Istruzione, Università e Ricerca) che ha sostanzialmente ritenuto tutto legittimo ed entro le regole delle leggi attuali. La risposta è arrivata in forma scritta nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura) e sostanzialmente si ritiene che, sia l'operazione FIBS Academy che la costituzione della società TEAMMATE siano corrette.
Nello specifico l'attività dell'Accademia e la somma percepita per i rapporti con la Major e per l'organizzazione del Torneo delle Accademie europee e all'Elite Camp, è visto come contributo che "rappresenta una fonte aggiuntiva di finanziamento che integra il contributo CONI annualmente ricevuto dalla FIBS, consentendo di ridurre il contratto di servizio a parità di offerta, ovvero ulteriori investimenti a favore dell'Accademia stessa. Le attività descritte sono esclusivamente attività strumentali e di supporto alla realizzazione delle finalità istituzionali della Federazione e non possono esse stesse essere considerate «istituzionali». Il Bilancio d'esercizio della FIBS ACADEMY viene approvato ogni anno dall'assemblea e trasmesso al CONI in allegato al Bilancio d'esercizio della Federazione."
Il governo ritiene inoltre che l'indennità di preparazione non sia ritenuta speculativa poichè rientra nell'ambito della legge 91/81 sul professionismo sportivo.

Per la precisione la risposta cita: "Circa l'indennità di preparazione occorre precisare che gli atleti residenti sono seguiti da Squadre professionistiche straniere, le quali possono firmare contratti di diritto privato direttamente con gli atleti, senza alcun passaggio presso la FIBS ACADEMY o la FIBS. In tal caso l'atleta non è più automaticamente a disposizione della Federazione né per il campionato né per la nazionale, se non per decisione unilaterale della squadra professionistica straniera che ha ingaggiato l'atleta. Pertanto, è stato ritenuto necessario individuare una indennità di preparazione come parziale ristoro del consistente investimento economico fatto dalla FIBS (con tecnici, preparatori atletici e medici/paramedici eccetera). Tale quota è oggi pari al 7 per cento dell'importo del primo contratto a favore della Federazione (e che permette l'ammissione di altri atleti italiani in Accademia), e al 3 per cento a favore del club italiano di appartenenza.
Tale indennità, considerata pienamente legittima sia dal legislatore italiano, ai sensi della legge n. 91/81 sul professionismo sportivo, sia dalla normativa comunitaria che in più decisioni ne ha confermato la piena conformità alle norme dei Trattati europei, è richiesta solamente quando l'atleta firma per organizzazioni straniere e non riguarda i rapporti con le squadre italiane.
L'indennità non ha pertanto carattere speculativo, quando invece ma è un mero riconoscimento dei costi di preparazione che sono molto maggiori e a totale carico della Federazione.
"

Anche sul lato TEAMMATE il governo prende posizione a favore della FIBS affermando addirittura che la costituzione "… ha permesso di attuare una politica di contenimento dei prezzi del materiale tecnico a favore delle società affiliate, che hanno avuto l'opportunità di ridurre i propri costi di gestione. Inoltre, l'eventuale dividendo, che fino ad oggi non è stato assegnato proprio per la politica di contenimento e riduzione dei costi a favore delle società sportive, potrebbe rappresentare una ulteriore fonte di finanziamento per la FIBS ACADEMY e potrebbe in tal modo prevedere ulteriori investimenti per la struttura stessa, ovvero garantire a parità di servizio offerto, minori costi per la FIBS, liberando in tal modo risorse per l'attività federale."
Lascia un pò interdetti, a pensare al mercato del materiale del batti e corri nostrano, la chiusura del documento dove il Governo ritiene "… prioritaria la trasparenza nell'azione amministrativa di tutti gli enti che beneficiano di risorse pubbliche perché è l'unico modo per garantire la riduzione dei costi e nello stesso tempo evitare posizioni di prevalenza e di non corretta gestione." invitando il CONI ad aumentare i controlli, ma questa è una mia personale considerazione.

 

 

Alessandro Labanti

Webmaster e responsabile del dominio Baseball.it

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