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Sarà davvero ancora l'anno dei Cardinals?

Prosegue con la Central Division della National League, l'analisi e le previsioni di Baseball.it sulla stagione 2015 della Major League americana.

St. Louis Cardinals (90-72)
Come al solito i Cardinals hanno fatto un mercato oculato. Pochi significativi innesti, poche defezioni sull'altare dei free-agent. In ingresso l'acquisto dell'esterno destro Jason Heyward (.262 media battuta, 644 valide, 84 fuoricampo, 292 punti battuti a casa 63 basi rubate in 5 anni da pro, passati tutti ad Atlanta), è satto un autentico capolavoro. Il 25enne fresco vincitore del "Gold Glove", e del "Wilson MLB Defensive player of the Year", garantisce solidità in una zona del campo dove negli ultimi anni il roster era in sofferenza. Insieme ad Heyward è arrivato il rilievo Jordan Walden (12-13, 3.10 media ERA, 254 strike-out e 38 salvezze in 5 anni da pro), mentre verso Atlanta sono volati i lanciatori Shelby Miller e Tyrrell Jenkins. Dal mercato free-agent in arrivo il prima base/terza base Mark Reynols (.229 media battuta, 871 valide, 224 fuoricampo, 613 punti battuti a casa in 8anni da pro), ed il rilievo esperto Matt Belisle (48-54, 4,41 media ERA e 575 strike-out in 12 anni di carriera), mentre in uscita si segnalano i lanciatori Pat Neshek (All-Star 2014) e Justin Masterson. Qualche problema relativo all'età di alcuni giocatori cardine del roster come Yadier Molina, Matt Holliday e Jhonny Peralta, per non parlare di Adam Wainwright che, oltre ai 33 anni compiuti lo scorso 30 agosto, viene da un recente intervento per ridurre la cartilagine al gomito destro.
Pittsburgh Pirates (88-74)
Il problema di Pittsburgh sembra essere stata la rotazione dei partenti. Le statistiche parlano di un 10° posto nella percentuale degli strikeout e di un 14° posto nella "walk percentage". Potrebbe essere stato questo che ha impedito ai Pirates di finire sopra i Cardinals (per due sole vittorie nel 2014 e tre nel 2013). In questa chiave può essere letto il ritorno di A.J. Burnett nel roster dei "Bucs" dopo una sola stagione passata a Philadelphia. Il 38enne lanciatore partente (155-150, 4.04 media battuta, 2370 strike-out), firma un contratto annuale, dopo essere passato per i free-agent, a 8,5 milioni di dollari. Insieme a Burnett dai Phillies arriva il rilievo Antonio Bastardo (20-18, 3,72 media ERA, 324 strike-out e 11 salvezze in 6 anni da pro a Philadelphia). L'addio al catcher Russel Martin, passato ai free agent insieme al lancitore Edinson Volquez, hanno portato alla trattativa che vede il ricevitore Francisco Cervelli (.278 media battuta, 10 fuoricampo, 92 punti battuti a casa nei 7 anni passati agli Yankees da back-up) passare ai Pirates in cambio di Justin Wilson che approda a New York. All'addio al prima base Ike Davis, ceduto gli A's, corrisponde l'acquisto da Tampa dell'interno Sean Rodriguez (.225 media battuta, 45 fuoricampo, 186 punti battuti a casa, 35 basi rubate). Dai Nexen Heroes (franchigia coreana), arriva l'interbase Kang Jung-ho (.298 media battuta, 139 fuoricampo e 545 punti battuti a casa in 9 anni nella KBO), fresco vincitore del Gold Glove coreano. In uscita l'esterno Travis Snider, ceduto agli O's.
Milwaukee Brewers (82-80)
Un roster che ha dominato per 150 giorni la Division ed è poi miseramente crollata a settembre (9-17), terminando il 2014 a 8 partite dai Cardinals. In realtà si trattava di fare delle offseason in grado di apportare dei piccoli aggiustamenti, soprattutto nella fase offensiva che è più mancata la scorsa stagione, per restare competitivi. In questo senso l'acquisto di Adam Lind da Toronto è qualcosa in più di un'intuizione. Per il 31enne prima base (.273 media battuta, 931 valide, 146 fuoricampo, 519 punti battuti a casa), si è rinunciati alle prestazioni del partente Marco Estrada, volato in Canada. Salutano il monte di lancio di Milwaukee anche Yovani Gallardo, partito verso Texas in cambio dei prospetti Luis Sardinas (interbase), Corey Knebel e Marcos Diplan (lanciatori). L'emoragia sul monte di lancio colpisce anche i rilievi con Zach Duke e Francisco Rodriguez che approdano nel mondo free-agent, mentre in entrata si segnala l'arrivo di Neal Coats (20-24, 4.05 media ERA, 363 strike-out in 12 anni da pro). Per l'attacco si punta molto sul ritorno dall'intervento al pollice di Ryan Braun che nell'ultimo biennio ha dovuto lottare contro il dolore e la squalifica per doping, e sul consolidamento dell'interbase 24enne Jean Segura, mentre in difesa il monte di lancio sembra aver perso in profondità.
Cincinnati Reds (76-86)
Il problema principale di Cincinnati, che quest'anno ospiterà l'All Star Game, è stato l'attacco. Ecco quindi arrivare Marlon Byrd (.278 media battuta, 1378 valide, 131 fuoricampo, 618 punti battuti a casa in 13 anni di pro), 37enne esterno destro in cambio di un giovane lanciatore di belle speranze. Per il resto i Reds non possono dire di aver fatto molto più di qualche scambio che sa di scommessa: l'interbase Eugenio Suarez (.242, 4 fuoricampo e 23 punti battuti a casa nelle su prime 85 gare da pro), arrivato dai Tigers in compagnia del prospetto lanciatore Jonathan Crawford in cambio del partente Alfredo Simon che vola verso Detroit; i giovanissimi Anthony DeScalzani e Chad Wallach dai Marlins in cambio di Mat Latos, l'arrivo di Paul Maholm (77-100, 4.30 media ERA, 984 strike-out in 11 anni da pro) per rimpinguare la rotazione dei partenti dal mercato free-agent da dove arriva anche Burke Badenhop (18-23, 3.71 media ERA e 314 strike-out). Tutto il resto è affidarsi al consolidamento di giocatori del calibro di Johnny Cueto, Devin Mesoraco (fresco di rinnovo quadriennale a 28 milioni di dollari), e di Billy Hamilton.
Chicago Cubs (79-89)
Per chiunque sia un fan della saga Ritorno al Futuro, questo è l'anno dell'addio alla "Maledizione della Capra", il più lungo anatema mai gettato su una squadra pro statunitense, che ha provocato un digiuno lungo ben 106 anni. Cabala a parte, dopo gli ultimi anni bui, l'inversione di tendenza si è vista dalla scelta del neo-manager: non più un esordiente, come negli ultimi anni, ma una guida esperta ed affamata come Joe Maddon. Il colpo più grande è stato senz'altro il free-agent Jon Lester, corteggiato da quasi tutta la MLB. Il 31enne lanciatore partente (116-67, 3.58 media ERA, 1457 strike-out in 9 da pro, di 8,5 passati a Boston), ha firmato per 6 anni a 155 milioni di dollari e garantisce esperienza, solidità e potenza alla rotazione dei partenti che si arricchisce del ritorno di un altro grande free-agent: Jason Hammel (59-70, 4.60 media ERA, 875 strike-out). Partito dal "North Side" a luglio dello scorso anno per chiudere la stagione a Baltimore, è tornato a Chicago per firmare un biennale da 20 milioni di dollari. Per il ruolo di catcher in arrivo da Arizona l'All Star Miguel Montero (.264, 97 fuoricampo, 448 punti battuti a casa), in cambio di due lanciatori di Minors. L'addio dell'esterno Justin Ruggiano, volato a Seattle in cambio di un lanciatore prospetto, è stato colmato dagli acquisti dell'esterno centro Dexter Fowler (.271 media battuta, 726 valide, 48 fuoricampo, 245 punti battuti a casa, 94 basi rubate) da Houston in cambio del terza base Luis Valbuena e del lanciatore partente Dan Straily, e del free-agent ex Padres Chris Denorfia. L'esperto 34enne esterno (.272 media battuta, 38 fuoricampo, 178 punti battuti a casa in 10 anni da pro), firma un contratto annuale di 2,6 milioni di dollari. L'addio di Valbuena offre il via libera a Kris Bryant, uno dei rookie più attesi dell'anno che ai Cubs sperano possa diventare un nuovo Anthony Rizzo. Tutto sommato potrebbero essere veramente loro la sorpresa di questo 2015.

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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