L’inizio della stagione si avvicina a grandi passi, ma non è ancora chiaro dove l’Angel Service Nettuno 2 disputerà le proprie partite casalinghe di Ibl. La diatriba per l’uso dello Steno Borghese è ancora lungi dall’essere risolta. Attualmente vige la determina dirigenziale numero 11 dell'11 febbraio del 2011, nella quale l'impianto è stato assegnato (tramite la formula dell’affidamento temporaneo) alla SSD Nettuno Baseball Club Srl, alla quale è poi succeduta la Sd Nuova Baseball Club Città di Nettuno Srl. Determina (quella del 2011) arrivata pochi mesi dopo l’approvazione del regolamento comunale sugli impianti sportivi, attualmente vigente.
Che i rapporti tra le due società siano tutt’altro che idilliaci è cosa nota da tempo. Altrettanto noto che la soluzione per permettere a tutte e due le squadre di utilizzare il Borghese è lontana. O meglio, lo scorso anno la si trovò ma con il Nettuno 2 che dovette pagare di volta in volta l’affitto agli affidatari. Offerta che è stata riformulata dal Città di Nettuno ma non particolarmente gradita, tanto che l’ipotesi del Reatini di Anzio come campo di riserva per la formazione di D’Auria è già stata trovata. L’obiettivo della dirigenza del Nettuno 2 è però quello di poter usufruire dell’impianto con pari diritti.
Come detto, si è ancora lontani dalla soluzione. In tal senso è intervenuto anche Alessio Chiavetta, sindaco di Nettuno, nel corso del telegiornale sportivo dell’emittente Young Tv dell’edizione di lunedì 23 febbraio. Si tratta dello stralcio di una più ampia intervista raccolta dalla giornalista Elisabetta Bonanni con il primo cittadino, riguardante la situazione politica e amministrativa nella cittadina tirrenica (particolarmente delicata a livello di maggioranza) all’interno della trasmissione “Pronto Young Tv”.
“Se parliamo di baseball, in sette anni da sindaco ho visto tutto il contrario di tutto. Trascorsi un 28 e 29 dicembre a cercare di chiudere l’accordo di franchigia tra la prima squadra ed il settore giovanile, nonostante fossi febbricitante, un’intesa puntualmente disattesa un anno dopo. Ma questo sta nell’ordine delle cose perché si tratta di questione umane”, ha detto Chiavetta. “La questione si risolve se c’è la buona volontà di tutti, se manca quella poi possiamo fare tutti i proclama che vogliamo riguardo le questioni di principio e di carattere filosofico circa l’importanza del baseball a Nettuno – ha detto ancora il sindaco – ma vorrei ricordare a chi si è perso gli ultimi 7 anni della politica nettunese che con questa amministrazione ci sono stati tanti investimenti nelle iniziative e negli eventi legati al baseball nel territorio come mai prima. Iniziando ovviamente dalla finale del mondiale del 2009 passando per le manifestazioni giovanili. Soprattutto per queste, negli ultimi anni l’amministrazione è stata sempre presente. Sappiamo tutti anche dove sono andate queste iniziative, chi le ha proposte, se lo ha dimenticato possiamo anche ricordarglielo”. Chiaro il riferimento a Domenico Della Millia, del Nettuno 2, che a livello politico appartiene a quella schiera di “trasversali” che, pur rimanendo nella maggioranza, negli ultimi tempi sta mettendo il sindaco alle strette riguardo un cambio di marcia del programma amministrativo. La giunta Chiavetta infatti non sta vivendo i suoi giorni migliori, c’è un’opera pubblica (il parcheggio di Piazzale Berlinguer) che è ferma da tempo e che continua a portare notevoli disagi alla cittadinanza a livello di traffico e di assenza di posti auto, con un cantiere aperto in pieno centro. Questo, ma non solo, è un argomento che ha fortificato la voce delle opposizioni ma che ha anche trovato terreno fertile in alcuni elementi della maggioranza stessa, e gli interessi che ci sono nel baseball sono tra questi. Ci sono elementi dell’assise che sono all’interno del Nettuno 2, altri del suo staff impegnati col Città di Nettuno. Il sindaco, come si suole dire, si trova nel mezzo.
Successivamente però Chiavetta apre uno spiraglio per una soluzione concertata. “Questa amministrazione ha cercato in maniera forte di investire nel movimento del baseball e nell’immagine della città. E’ evidente che dobbiamo avere tutti la volontà di risolvere la questione, senza limitarci alle prese di posizione personali che rimangono questioni di ordine ristretto, e non generali”. E qui chiama in causa tutti, invitandoli a riporre gli interessi di parte.
Andrà veramente così? Di certo a livello di impianti sportivi a Nettuno non è un periodo felice. C’è la squadra calcistica, neopromossa nel campionato regionale di Eccellenza, che a causa dell’inagibilità della tribuna centrale del Celestino Masin, è costretta a giocare all’impianto del Falasche (periferia di Anzio) le proprie partite casalinghe. La squadra sta andando bene ed è più vicina ai play off che ai play out, così che il rischio che questa situazione si riproponga anche nel campionato 2015-2016 è più che concreta.
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