Il brutto ko con Padova è già un ricordo in casa neroarancione. I Pirati di "Pepita" Munoz mettono su una rimonta eccezionale sul diamante di Serravalle, "sweeppano" la T&A e ristabiliscono alcune di quelle certezze che una settimana prima erano state minate da due prestazioni decisamente sottotono. L'inizio di stagione è anche questo e magari è proprio "merito" delle due sconfitte con il Tommasin se il Rimini visto al cospetto dei campioni d'Europa è nuovamente una squadra affamata e mai doma. Sotto 5-1 dopo 6 riprese complete, i neroarancioni approfittano della discesa di Pizziconi dal monte sammarinese e ribaltano tutto segnando 2 punti in ognuno degli ultimi 3 inning contro i rivedibili rilievi di Bindi. Decisivo un gran doppio di Leo Zileri, utilizzato da Munoz come pinch-hitter al 9° al posto di un Macaluso che ancora si deve ritrovare: mossa azzeccatissima perché il "guerriero" di Rimini piazza un treno tra Avagnina e Duran completando una delle "remuntade" più belle della storia recente in riva all'Adriatico. Ma un'altra chiave, e che chiave, della vittoria numero 4 in stagione per i Pirati si chiama Carlos Richetti, letteralmente dominante sul monte per 6 riprese dopo l'abbrivio balbettante di Cherubini e Bertolini, peraltro poco aiutati da una difesa particolarmente fallosa.
Per 6 riprese sembra un risultato già scritto. Rimini spreca troppo in attacco (9 rimasti in base di cui 6 in posizione punto), ne combina troppe in difesa (3 errori decisivi) e San Marino porta a casa con le valide degli ex (Chiarini e Santora) e una volata di Duran (5-1 a fine 3°). Al 4° però sulla collinetta riminese sale Richetti e per la T&A è notte fonda. Il rilievo italo-venezuelano in realtà comincia un'altra partita in cui concederà la miseria di 2 valide all'attacco dei titani, una ruspa che spiana la strada a una rimonta prodigiosa.
Al 7° Pizziconi viene rilevato da Oberto dopo il primo out su Macaluso: il mancino è fortunato sulla linea di Olmedo, passa in base Romero ma è sfortunato sul texas di Mundarain che cade dietro a Ermini. Un lancio pazzo rimette in corsa Rimini (5-2) poi ci pensa il solito Bertagnon (bel singolo al centro) a far segnare lo stesso Mundarain (5-3). Per chiudere la ripresa serve D'Amico ma nemmeno il terzo pitcher della serata T&A riesce a frenare la rimonta riminese. All'8° Di Fabio strappa la base, Desimoni si inventa uno dei suoi drag sulla terza e dopo il bunt fallito da Macaluso, ci pensa Olmedo (valida) a riempire i cuscini. Bastano un colpito su Romero e una profonda volata di Mundarain per scrivere il 5-5, pareggio protetto al cambio di campo da una giocata da Major di Olmedo su Albanese, dopo che lo stesso interbase venezuelano si era reso protagonista in negativo con un errore (il secondo della serata) decisamente strano per un guanto della sua portata. E al 9° il ribaltone è servito. Con 2 out e le basi vuote, è ancora Di Fabio a muovere le acque, favorito dal terzo errore di un Santora in serata no. Dopo la base intenzionale a Desimoni toccherebbe a Macaluso ma Munoz tenta la carta Zileri e l'esterno di Sala Baganza spara il doppio che vale il 5-7, chiuso a doppia mandata sul monte da un sontuoso Richetti. Doppietta pesantissima per i Pirati che lasciano ai cugini la settimana di meditazione.
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