E' passato un anno esatto (più tre settimane) dal primo derby di massima serie di Nettuno. Era l'11 aprile dello scorso anno, quando la volata di sacrificio di Castrì portò a casa al decimo inning l'unico punto del match e quello della vittoria per il Città di Nettuno. Che oggi ha in panchina quel Guglielmo Trinci nel 2014 schierato sul fronte opposto. Nel dugout dell'Angel Service c'è un altro grande protagonista di quel Nettuno degli anni '90 che vinse tutto, Alberto D'Auria.
Due squadre e due anime, risultato di altrettanti anni di una guerra interna nel movimento della Città del Baseball che sembra non voler finire, con buona pace dei tifosi che vorrebbero tornare a tifare per un solo team. Il fatto che non si giocherà allo Steno Borghese, ancora tristemente chiuso con i lucchetti e per il quale una soluzione sembra ancora lontana, la dice lunga su quanta disaffezione ci sia a Nettuno. Ed il fatto che la stracittadina si disputerà all'Acquacetosa di Roma (più di un'ora e mezza di auto per raggiungerla) non lascia sperare in una degna cornice di pubblico. Anche perché nel frattempo il sindaco Alessio Chiavetta è stato definitivamente sfiduciato, in città è subentrato il Commissario Prefettizio ma pare proprio che il risolvere la situazione del baseball non sia tra le priorità attuali. Ci si sta comunque muovendo, ancora tra accuse reciproche, per ottenere la riapertura dell'impianto, sperando che il prima possibile si riesca perlomeno a rivedere la massima serie in riva al Tirreno.
Andiamo allora a snocciolare qualche curiosità statistica di questo derby. Iniziando dai precedenti, che sono di assoluta parità con 4 vittorie per parte. In campionato il Città di Nettuno ha vinto i primi tre, e in totale 3 dei 4 disputati, con identico esito (ma a parti inverse) per le stracittadine di Coppa Italia le cui sfide sono andate per tre volte a favore del Nettuno 2 su quattro giocate.
L'Angel Service (3 vinte, 7 perse e penultimo posto in classifica) può contare su un Mattia Reginato in grande spolvero, 316 di media che fa praticamente il paio ad un line up che nell'ultima settimana ha visto sugli scudi anche Mattia Mercuri. Flores, Marval e Colagrossi sono gli altri punti di forza di un attacco che sembra in crescita grazie alle ultime prestazioni confortanti ma che ancora pecca a finalizzare. D'Auria, parlando di rotazione, non dovrebbe far sorprese rispetto a Norberto Gonzalez e Milvio Andreozzi a livello di partenti, puntando forte su Francesco Cozzolino che come rilievo sino ad adesso, su 9 riprese complete di gioco in pedana, ancora non ha concesso punti lasciando solamente 4 valide e 3 basi agli avversari, riuscendo a centrare anche una salvezza.
Discorso in parte diverso, limitatamente ai partenti, per il Città di Nettuno (4 vinte e 5 perse, a due lunghezze dalla zona play off ma con una partita da recuperare). Assodato Estrada nel match degli stranieri con Montoya a rilievo, nella seconda partita si sta pagando a caro prezzo l'assenza di Florian la cui disponibilità era data per certa alla vigilia del campionato. Nelle ultime due giornate a salire sul monte è stato Ciarla, dopo che erano stati impiegati nei turni precedenti Murari e Salciccia. La squadra di Trinci ha però dalla sua il miglior battitore del campionato, José Ferrini che ha 12 valide su 24 presenze alla battuta, condite anche da 7 basi. La scorsa settimana, con il grande slam contro il San Marino, si sono finalmente viste le potenzialità di Maldonado dal quale si aspettano grandi cose. In attesa che l'ex Major esploda definitivamente, c'è anche Ennio Retrosi a tenere alta la bandiera con 13 valide, numericamente il migliore della squadra.
Se è poi vero che si scontrano gli ultimi due bullpen del campionato, è vero anche che andranno in campo la seconda e terza difesa dell'Ibl. Il Nettuno 2 sino a questo momento ha commesso solamente 8 errori (dietro solo all'Unipol che ne ha 6) con anche il maggior numero di doppi giochi completati (12). Un solo errore in più per il Città di Nettuno, terzo in questa speciale classifica. Piccola curiosità riguardo le basi rubate: l'Angel Service è riuscito nell'intento in 11 volte su 17 tentativi, confermando la predilezione di D'Auria per la velocità, mentre dall'altro fronte la squadra di Trinci ci è riuscita solamente 2 volte su 8.
This post was published on 29 Aprile 2015 22:57
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