Il derby come apri-pista per l'Europa

Un derby per prepararsi all'Europa. Pirati e Titani si sfidano in un importante incrocio playoff prima che le rispettive strade si separino per le rispettive settimane di European Cup, a Rotterdam i neroarancioni di Pepita Munoz, a Parigi la T&A di Doriano Bindi. Rimini ha fatto due "pari" nel girone di ritorno, prima in casa del Città di Nettuno e poi con il Tommasin Padova. Logico che in ottica mantenimento della posizione, un altro 1-1 contro San Marino non sarebbe poi così da buttare ma quando si gioca in anticipo pre-Coppa (giovedì sera a Serravalle, venerdì sera a Rimini sempre con play-ball alle 20,30) può sempre succedere di tutto: "Sono soddisfatto del pareggio con Padova – conferma il manager dei Pirati Orlando Munoz – perché in questa fase del campionato è importante vincere almeno una partita, ho accettato il loro switch in gara1 in modo che Candelario potesse lanciare una partita tranquilla anche in vista dei prossimi impegni ravvicinati (derby e Coppa Campioni, ndr)".

In gara2 è poi arrivato un ko quasi atteso ma non così inevitabile: "Certamente c'è un po' di rammarico per questa ennesima sconfitta con i lanciatori italiani. Richetti ha tirato una buona partita, peccato per i due errori difensivi al primo inning che ci sono costati due punti. In attacco abbiamo sciupato due buone occasioni per poter pareggiare nonostante sul monte di Padova c'era un ottimo pitcher come Quevedo".

E ora il derby con San Marino, sempre un qualcosa di particolare: "Abbiamo parlato molto lunedì su queste partite che ci aspettano, visto che domenica è stata una giornata molto stressante e pesante a livello fisico e psicologico. Dobbiamo entrare in campo concentrati e determinati, non dobbiamo assolutamente pensare che loro in questo momento potrebbero essere in difficoltà, sono esperti e di grande livello ci sarà da battagliare".

Si anticipa per la Coppa ed è normale che la Coppa influisca sulle scelte da operare sul mound: "Non ci sono particolari novità rispetto a domenica per quanto riguarda lo schieramento difensivo. Spinelli ha ripreso a girare la mazza e lavorare in difesa, ma non penso possa essere disponibile per questa settimana. Sono felice per i progressi in battuta di Macaluso gli ha fatto bene stare qui con noi ed allenarsi con tutti i suoi compagni. Giovedì sera a San Marino partirà sicuramente Candelario, poi nella seconda partita al momento non abbiamo ancora deciso chi potrebbe essere il partente visto che abbiamo diverse opzioni. Valuteremo anche in base al risultato di gara1".

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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