Brutto derby, ride San Marino

Quattro ore di (brutto) gioco per un 10-8 che serve e tanto alla T&A e fa fischiare le orecchie ai Pirati. Venti passaggi in base gratuiti sono lo spot della serata da dimenticare per entrambi i monti di lancio anche se sulla sponda sammarinese alla fine Rodney Rodriguez ne esce alla grande riscattando il brutto passaggio a vuoto di Bologna. Sulla sponda riminese, un irriconoscibile Candelario sforna la peggior prestazione stagionale (6 pgl in 2.1 riprese) proprio nel giorno del suo 33° compleanno e Rimini, che nella partita del pitcher straniero era reduce da 5 shut-out consecutive, sceglie il modo peggiore per subire la seconda sconfitta in totale nella gara lanciata dai suoi strangers.

Pronti via e Figueroa, scelto da Bindi come partente, mette subito la partita in salita per i suoi a suon di ball. Punto automatico per Mazzanti e Bertagnon, singolo a basi piene di Macaluso e sul 4-0 per i Pirati la partita sembra già finita dopo il 1° inning. Lo sarebbe se Candelario & c. fossero quelli ammirati finora, invece al 2° è già pareggio perché il dominicano di Rimini è inconsuetamente scontrollato, riempie i cuscini e ci pensa Albanese con un gran doppio a svuotarli (4-4). Lo scenario si ripete al 3°, cambiano solo i protagonisti decisivi: Escalona lancia, Imperiali la caccia lunga all'esterno sinistro ed è un altro doppio svuota-basi che fa schizzare la T&A sull'8-4. Curioso anche che siano il numero 8 e il numero 9 del line-up (sotto 200 in media battuta) a regalare ben 6 punti ai Titani.

Rimini reagisce al 4° decretando il tramonto di Teran, che aveva almeno messo fine allo strazio di Figueroa. Un singolo a basi piene di Mazzanti e un altro punto automatico, stavolta regalato da Rodney Rodriguez con la base a Macaluso, riaprono i giochi sull'8-7 ma al cambio di campo, con l'ennesima situazione di basi piene, è Duran a toccare Escalona con il singolo del 10-7. Due ore e mezza di gioco per metà partita ma la situazione si velocizza con l'ingresso in pedana di Rodriguez, contro i cui lanci le mazze neroarancioni si spengono, e di Cherubini che dall'altra parte lancia due riprese perfette.

L'ultimo sussulto riminese all'8° quando Rodriguez cala e riempie i cuscini con due out, ma i Pirati non vanno oltre il punto del 10-8 confezionato sul colpito del neo-entrato Morreale nei confronti di Babini. L'ultimo pitcher impiegato da Bindi centra la salvezza e San Marino può guardare con rinnovata fiducia a una qualificazione playoff che ora torna invece a non essere più affatto sicura per la squadra di Munoz. Venerdì sera si replica a Rimini con i pitcher Asi.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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