Richetti domina, Rimini bissa (5-1)

I Pirati di Orlando Munoz completano la doppietta ai danni dell'Angel Service Nettuno, risultato fondamentale sulla strada che porta ai playoff, decisamente più vicini a tre week-end dal termine della prima fase (+3 su San Marino e Città di Nettuno, oltretutto con lo scontro diretto favorevole). Serata monstre per Carlos Richetti (e non è certo la prima quest'anno) che subisce un punto (non pgl) al 1° senza valide poi abbassa la saracinesca e azzera gli ex compagni di squadra prima di lasciare la pedana a Cherubini e Corradini che si spartiscono le ultime due riprese. Il fatturato della squadra di D'Auria alla fine è di sole 3 valide, troppo poco per sperare di farla franca. Eppure la partita resta teoricamente aperta perché dall'altra parte Rimini non approfitta a dovere delle occasioni (11 rimasti in base) spremendo quasi il minimo indispensabile.

Il Nettuno2 passa al 1° attacco approfittando della base concessa da Richetti al lead-off Zappone, in seconda sul sacrificio di Mercuri, in terza sulla linea di Flores toccata dallo stesso Richetti e infine a punto sul pasticcio difensivo tra il pitcher e il prima base Mundarain. La risposta dei Pirati non si fa attendere e al cambio di campo è già sorpasso. La partita di Morellini sul monte dura un lancio, giusto il tempo per accusare un infortunio che lo costringe subito a scendere. Lo rileva Andreozzi, ovviamente tutt'altro che "caldo", e dopo la base in apertura a Desimoni arrivano i doppi di Olmedo (1-1) poi colto rubando in terza e Mazzanti, a punto sulla valida al centro di un sempre più puntuale Zileri (2-1). Mentre Richetti comincia il suo show (18 out consecutivi tra fine 1° e inizio 7°), il nove di Munoz allunga al 3° sfruttando un bel drag di Desimoni e il secondo doppio di serata di Olmedo (3-1).

Andreozzi finisce la sua partita al 4° con un battibecco a distanza con Desimoni e al 5° c'è il tempo per rivedere finalmente in pedana Valerio Simone, al suo esordio stagionale. Per il talentuoso mancino un inning "one-two-three", giusto per riassaporare il mound dopo la lunga assenza, poi però l'ingresso di Taschini al 6° è disastroso: 4 basi ball consecutive e Rimini va sul 4-1 senza colpo ferire. Ma qui l'attacco neroarancione ha la colpa di non chiudere definitivamente la partita: entra Federico Cozzolino e con le basi piene e zero out, non arrivano altre segnature. Al 7° Flores rompe la no-hit di Richetti mentre sul cambio di campo c'è il 5-1 ma è decisivo un errore dell'esterno sinistro Neri sulla valida di Romero, perché poi il venezuelano arriva in terza e a punto sulla volata di Zileri. Cherubini e Corradini lanciano due buone riprese e per i neroarancioni i playoff sono sempre più vicini.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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