Cinque riprese di silenzio quasi assoluto contro i lanci di Acosta, proposto partente dal manager Gibo Gerali, poi 4 punti contro il negativo rilievo di Camacho. Rimini rimonta lo svantaggio iniziale e si aggiudica (4-1) la partita che serviva per la matematica qualificazione ai playoff. Parma sfrutta al 3° qualche impaccio di troppo di Candelario nel difendere sui bunt, poi crolla proprio di fronte a tre smorzate consecutive dei Pirati al 6°. Partita veloce, 7 le valide riminesi, 3 quelle battute dai ducali, ben 16 le eliminazioni al piatto ottenute complessivamente dalla staffetta dei pitcher neroarancioni (salvezza per Moreno).
I Pirati vanno in base una volta in ciascuno dei primi 2 inning ma si fermano sempre a 27 metri dal punto. Al 3° invece, dopo aver messo insieme 5 "k" sui primi 6 uomini affrontati, Candelario va in difficoltà sulla smorzata di Benetti e soprattutto su quella di Noguera che permette al compagno di andare a segnare il vantaggio ospite. Parma riempie anche i cuscini con un solo out ma il partente dominicano di Rimini lascia al piatto prima Maestri e poi Fossa. In attacco non c'è reazione perché Acosta è una macchina da strike e i contatti sono sempre innocui. Va molto meglio invece alle mazze di casa quando al 6° in pedana per Parma sale Camacho. Babini lo battezza con un doppio a destra poi la difesa parmigiana va in tilt sui bunt: Benetti raccoglie ingenuamente quello di Desimoni destinato in foul (valida), Camacho in tuffo non riesce a fare il tag su Di Fabio (che però forse esce di corsia) consentendo il pareggio di Rimini e infine Olmedo ne piazza un altro sul quale lo stesso Camacho davvero nulla può fare. A basi piene arrivano la puntuale valida al centro di Romero (3-1) e il lancio pazzo che vale il poker.
La partita di fatto finisce qui, c'è spazio per i rilievi di Escalona e Moreno sul fronte riminese e quello di Jimenez per il Parma ma il punteggio non cambia più. Sabato sera gara2 in programma al "Nino Cavalli" con Rivera e Richetti probabili partenti di una partita che per la classifica non conta più nulla.
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