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Ozzie Smith, vi raccontiamo la sua storia

"Quando giochi vuoi essere considerato il migliore in quello che fai. Io ho sempre voluto distinguermi dal resto degli altri". Osbourne Earl Smith nacque nel 1954 in un piccolo paese dell'Alabama e a 6 anni la sua famiglia si trasferì a Los Angeles, nel ghetto di South Central: era un bambino molto attivo e, oltre a giocare a baseball, l'altra grande passione era fare salti mortali su sacchi di segatura, nel retro di una segheria di zona. Smith cominciò a giocare interbase per la sua scuola, finchè nel 1976 i Detroit Tigers gli proposero un contratto, che lui rifiutò per fare un altro anno di college finchè l'anno successivo accettò la proposta dei San Diego Padres.
Nelle Minors venne subito notato per le sue doti difensive e nel 1978 entrò stabilmente nelle Major. Nel 1980 stabilì un record con 621 assist difensivi come interbase e vinse il primo dei suoi 13 Golden Glove consecutivi. Ciononostante nella fase di attacco arrancava e venne ceduto ai Cardinals prima della stagione 1982. A Saint Louis diventò una pietra miliare di una società che puntava moltissimo su una squadra veloce e sulla difesa impenetrabile, diventando "Wizard of Oz", uno dei giocatori più incredibili della storia del baseball ed uno dei più grandi beniamini dei tifosi, che impazzivano per i suoi salti mortali e le sue prese acrobatiche.
Il suo fuoricampo del 1985 contro i Los Angeles Dodgers (il suo primo in assoluto battendo mancino), rimane uno dei momenti più emozionanti della storia dei Cardinals, con la vittoria del pennant della National League e lo stadio che impazzisce di gioia. Nel 1987 Ozzie era con i Cardinals da 6 anni e per 5 di questi la squadra fu prima nelle statistiche in difesa: sicuramente non una coincidenza.
Smith si ritirò nel 1996 e lo stesso anno i Cardinals ritirarono la sua maglia numero 1. Nel 2002 entrò nella Hall of Fame con un'acclamazione del 91.7{a150e2e04ee0974e384e5250d1dfd865f373a666d78160ee214b957f005cf1d3} dei votanti per quell'anno. Tra i suoi record, spiccano il maggior numero di doppi giochi (1590) ed il maggior numero di assist difensivi (8375).
C'era un bambino a Roma, che guardava il baseball nelle sue fugaci apparizioni in tv e sperava tanto che una palla venisse battuta verso il mago, per poterlo ammirare in azione. Il baseball divenne una delle sue più grandi passioni e ha ancora negli occhi quei salti, quelle prese, quegli assist, quel sorriso. Ozzie Smith ora è un ambasciatore del baseball nel mondo, ma non smetterò mai di ringraziarlo per avermi trasmesso l'amore per questo sport.

Davide Garzia

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