Rimini-Padova, chi perde è perduto

Una sola vittoria nel derby con la T&A, cappotto subito ad opera dell'UnipolSai. Rimini e Padova sono uscite con le ossa rotte dall'esordio playoff e lo scontro diretto in programma da giovedì sera (a Rimini) vale già tantissimo nella corsa alla finale scudetto. I Pirati di Orlando Munoz hanno molto di che recriminare per l'esito del derby ma il risultato del campo ha detto che per adesso i neroarancioni devono inseguire.

"La prima partita – analizza Munoz – è stata un po' strana nel senso che entrambe le squadre sono sembrate fuori ritmo vista la settimana di pausa. Peccato aver perso soprattutto la seconda visto che siamo stati sempre in vantaggio. Richetti non è stato nella sua miglior serata, ma abbiamo sbagliato anche in attacco diverse cose. Troppi uomini rimasti in base, dobbiamo lavorare tanto su diversi aspetti. Mazzanti ha aspettato il lancio giusto di Oberto, peccato non sia uscita una battuta in zona centrale che avrebbe fatto molto male agli avversari. Anche Romero è un giocatore abituato a questi momenti clou nel box di battuta, non soffre la pressione. Non sono preoccupato da tutto questo".

Anche il Tommasin Padova è ovviamente in cerca di riscatto dopo il debutto negativo: "Padova è una squadra difficile da affrontare, perché ha un ottimo staff di lanciatori. Mi aspetto un miglioramento su tutti gli aspetti da parte della mia squadra. Ogni partita è una battaglia dobbiamo essere sempre pronti a lottare. Mancano ancora 15 partite alla fine, siamo ancora in piena corsa".

Candelario sarà il partente di gara1, poi è tutta da vedere: "Per quanto riguarda lo schieramento difensivo ho diverse opzioni avendo tutti a disposizione. Faremo dei cambi durante le tre gare. Sull'esordio del nuovo lanciatore Parise posso dire di essere molto soddisfatto perché sapevo del suo valore tecnico visto che ha sempre fatto bene in Independent League e Portorico. E' molto controllato e lancia nella zona bassa dello strike, sono contento che fin da subito ci ha garantito cinque riprese di qualità".

Tra le fila biancorosse venete tutto a posto per l'altro partente straniero Lopez (vescica guarita) mentre Crepaldi potrebbe tornare a vestire i panni del partente della gara Asi. Venerdì la serie si sposterà sul diamante padovano del Plebiscito (ore 21) e sarà trasmessa in diretta audio streaming sul link: http://piratesbaseballtoday.blogspot.it/p/live.html. Sabato si tornerà ancora in Romagna: la società riminese comunica che i prezzi dei biglietti per la seconda fase, saranno di 10 euro l'intero e 6 euro il ridotto (over 65, gratis gli under 12). Abbonamento per le 8 partite casalinghe al costo di 50 euro, da sottoscrivere presso il botteghino dello stadio.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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