Son tornati i Marecchia bombers

Altri tre fuoricampo e fanno 5 nel giro di due serate. Improvvisamente il line-up dei Pirati, che di homer ne aveva battuti appena 3 in tutta la regular-season, è letteralmente esploso e per il Padova non c'è nulla da fare. Dopo le 15 valide battute in gara2 al Plebiscito, l'attacco di Munoz ne sforna altre 13 (in 6 inning) e completa la tripletta vincendo a mani basse la partita che sulla carta doveva essere più difficile. Il manager biancorosso Smith può infatti presentare sul monte Lopez, reduce da 5 riprese di alto livello al cospetto dei campioni d'Italia della Fortitudo, mentre dall'altra parte i neroarancioni di casa si affidano al monte Asi capitanato da Carlos Richetti, il cui debutto nei playoff a San Marino era stato da dimenticare. Ma quando è in buona, il pitcher di Rimini è in grado di annichilire qualsiasi line-up e così è per il malcapitato Padova, capace di toccare una sola valida in 7 riprese. Di contro, le mazze riminesi si scatenano su Lopez e non lasciano scampo nemmeno al riilevo Calero, chiudendo la pratica prima del limite.

Che la serata sia colorata di neroarancione lo si capisce dall'avvio. Pacini batte subito valido (resterà l'unica hit patavina) e ruba la seconda sul "k" di Epifano ma la secca linea di Alvarez va dritta nel guantone di Di Fabio che completa il doppio gioco eliminando in seconda lo stesso Pacini che si era staccato dal cuscino. Ancora più eloquente la parte bassa del 1°. Dopo lo strike-out su Desimoni, Olmedo si guadagna la base ball e Sartori la combina grossa lasciando cadere l'altissimo pop di Romero. Lo stesso terza base di Padova non riesce a prendere al volo il foul di Mazzanti che lo punisce subito dopo sparando al centro il fuoricampo del 3-0. E' già un duro colpo per Lopez che viene incontrato ancora duramente al 3°: base a Mazzanti e lunga legnata di Zileri a sinistra per il fuoricampo del 5-0. Al 4° il partente ospite concede la valida a Mundarain, la base a Desimoni e il singolo a Olmedo che vale il 6-0, lasciando inevitabilmente la pedana a Calero. Ma ce n'è anche per il mancino ex Novara: la legnata a sinistra di Romero scavalca un Pacini non proprio irreprensibile (8-0) e bomber Mazzanti completa l'opera con il kilometrico homer (a sinistra) del 10-0.

Partita praticamente finita, la manifesta arriva puntuale al 7°, inning chiuso da Corradini che si prende una buona iniezione di fiducia dopo alcune settimane ai box. Rimini approfitta del doppio stop della T&A e la scavalca in classifica in attesa del prossimo week-end che vedrà gli uomini di Munoz impegnati contro l'UnipolSai Bologna.

This post was published on 26 Luglio 2015 00:45

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Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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