E' di due giorni fa la notizia ufficiale che fra i cinque sport che il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha proposto di aggiungere al programma dei Giochi ci sono il baseball e il softball, assieme karate, skateboard, arrampicata sportiva e surf. Manca ancora il sì definitivo del CIO, che si pronuncerà dopo i giochi di Rio de Janeiro, però…
Per venerdì 9 ottobre, a Roma, è in programma al proposito una conferenza stampa del presidente (WBSC/IBAF/FIBS) Fraccari, che intanto però ci ha detto questo:
"E', sarebbe, un grosso successo, per il baseball mondiale e con ampie ricadute su quello italiano. Basti dire che dei fondi CONI le discipline non olimpiche si dividono il dieci per cento, quelle olimpiche il novanta".
Ma si tratta di un inserimento spot quello del 2020, o che può avere un seguito anche per le Olimpiadi successive?
"Credo dipenderà dalla performance, in termini di pubblico e non solo, che il baseball e il softball daranno. Certo il fatto di essere in Giappone, dove il baseball è il baseball, è un vantaggio. Dovremo continuare a dare l'immagine di un qualcosa di unito, softball e baseball, in tutte le sue componenti. La fusione in un'unica federazione, l'unitarietà fra MLB, Little Legue e resto del baseball, l'idea di una federazione con dentro i professionisti, americani e giapponesi, ha giocato per noi".
Già Major League, però della Premier 12 negli Stati Uniti se ne è sentito parlare poco o niente. "USA baseball" non lo mette nemmeno fra le manifestazioni in programma.
"Gli Stati Uniti ci saranno. C'è stato un momento in cui l'hanno vissuta un po' come una spina nel fianco, una contrapposizione al Wolrd Baseball Classic, prima l'avevano forse sottostimata, o magari non credevano che riuscissimo a metterla in campo. Grazie all'Asia però la cosa è diventata possibile, è hanno dovuto fare di necessità virtù. In definitiva anche alla MLB serve, in qualche misura, l'imprimatur iridato, la firma della federazione mondiale sul WBC. Il Classic è stato approvato dalla WBSC, e adesso non ci saranno problemi".
Ma, in termini economici, all'Italia, ad esempio, cosa potrà portare questa prima edizione della Premier 12?
"Diciamo che, al netto di tutto, all'ultima classificata, ad esempio, andranno 150 mila dollari".
E alla prima, per curiosità?
"Il monte premi totale della Premier 12 è di tre milioni e mezzo: alla prima classificata andrà un milione di dollari".
E veniamo al piccolo baseball italiano. Non ci sarà un ulteriore Fraccari in FIBS, è confermato?
"Dopo 16 anni, sì. La federazione mondiale mi prende troppo. Quando sono stato eletto la prima volta l'IBAF aveva un fondo di 350 mila dollari, adesso ne muove circa sei milioni. Poi ci sono gli impegni nel CONI. L'ho dett,o con tre anni d'anticipo, che volevo 'defraccarizzare la FIBS' e che avrebbero dovuto lavorare per fare gruppo".
Non mi sembra sia così. Anche se pure qualcuno fra i primi ad essersi dichiarati 'contro Fraccari', ho sentito, si è mosso in questo senso.
"Con qualcuno ci siamo anche incontrati, e abbiamo parlato. Vedo però anch'io movimenti strani, ma io l'ho detto: la federazione non è più quella di qualche anno fa, servono professionisti. Se qualcuno mi vuole ascoltare…".
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