Loro ce l'hanno fatta, perché non ce la possiamo fare anche noi? L'unione delle forze a Nettuno, che vuole riprendere nel 2016 il posto che storicamente gli spetta, ha fatto morire d'invidia gli appassionati di Grosseto, dove il baseball è ufficialmente in disgrazia dai primi di dicembre dopo la definitiva uscita di scena della Grosseto Baseball (un titolo nel 2014 ed una finale di serie A federale persa nel 2015), che ha provato a risollevare le sorti del batti e corri in riva all'Ombrone negli ultimi quattro anni dopo la crisi mortale del Bbc Grosseto, che nella sua sessantennale storia sportiva ha regalato alla città quattro due scudetti, una coppa Campioni ed una coppa Ceb, una decina di secondi posti a livello nazionale ed internazionale e quindici playoff.
Il presidente Mario Mazzei ha provato a far rinascere il movimento, ma, vuoi per la fuga, dopo qualche mese dal matrimonio, del gruppo Carminucci nel 2012, la disgraziata stagione del Mastiff nel 2013 e d anche spese troppo esose per il torneo di seconda divisione, senza chiedere un rientro nell'Ibl (poteva essere fatto all'indomani della vittoria del 2014), non è riuscito a dare continuità ad un lavoro encomiabile, fatto di amore e passione, con uno staff da Ibl, ma anche di poca organizzazione e lungimiranza e senza un vero progetto. E sopratutto la Grosseto Baseball, dopo l'addio del Bbc, è rimasta una società relativamente per pochi intimi, senza rinforzi nel consiglio, senza il coinvolgimento della città, che ama questo sport più di qualsiasi altra cosa. E pensare che anche in tempi di crisi, nella stagione appena trascorsa, lo stadio Jannella ha fatto registrare due affluenze di pubblico, contro il Bollate, che sono nella top ten del 2015 e ed il derby tutto maremmano è stato tra più visti della regular season, Ibl compresa.
Un vero peccato insomma assistere alla morte di uno sport che ha fatto tanti proseliti: i tifosi del Bbc hanno invaso Rimini (oltre 2.000 cuori) in occasione della finale scudetto del 1986; oltre cento persone hanno seguito i ragazzi a Parigi 1987 e a Rotterdam 2005 per la Coppa Campioni. E come non ricordare i 12.000 innamorati che hanno abbracciato Roberto Bianchi dopo il fuoricampo contro l'Olanda agli Europei 1983? Per arrivare ai giorni nostri, gara7 del 2007 tra Montepaschi e Nettuno è stata seguita da ottomila spettatori, una muraglia umana, mentre erano in quattromila nell'ultimo grande appuntamento del Bbc in Maremma nel 2008 nella finale di Coppa Campioni contro il Kinheim. Lo stadio di viale della Repubblica è tra i più belli d'Europa: ha ospitato i quarti di finale tra Italia e Australia del Mondiale 1998, ma anche la finale per il bronzo del Mondiale 2009 vinto dal Canada. E piange veramente il cuore pensare che sia tutto finito che Grosseto, nel 2016 non esprima nemmeno una squadra seniores. Un evento che non si registrava addirittura dal 1955, quando il Bbc, nato appena tre anni prima, si prese una stagione di pausa dopo l'addio del presidente Cutini.
Uno spiraglio. Le ultime vicende nettunesi hanno aperto però uno spiraglio, che la Maremma potrebbe cogliere al volo per rilanciarsi una volta per tutte, per dimostrare l'amore verso questo sport. Non occorre però piangersi addosso ma riflettere sugli errori commessi, conseguenza anche di una litigiosità esasperata, oer mettere in piedi nel giro di qualche mese un progetto duraturo, che riesca a mettere insieme le tante eccellenze tecniche locali e il tessuto economico cittadino, e magari continuare a lavorare sul settore giovanile con lo stesso spirito degli ultimi mesi.
Per far tornare l'Italian baseball league a otto squadre nel 2017, con una formazione grossetana al via, servirebbe insomma un'operazione seria con il forte coinvolgimento delle amministrazioni, e degli imprenditori. A fine luglio 2015, dopo la mancata iscrizione dell'Us Grosseto alla lega Pro di calcio il sindaco Emilio Bonifazi ha dato il via una serie di consultazioni con imprenditori e associazioni di categoria per garantire la sopravvivenza del pallone all'ombra di Canapone, prima di pescare lo zio d'America Max Pincione, che ha iscritto la società alla serie D e l'ha portata in testa alla classifica. Lo stesso non è accaduto purtroppo con il baseball: si è assistito immobili alla morte della squadra più rappresentativa senza prendere posizioni o convocare riunioni esplorative con soggetti interessati a salvare la baracca. La domanda degli appassionati è legittima: perché si è usato due pesi e due misure, considerando anche che il baseball è più legato al territorio del calcio? Dopo mesi di silenzio rimangono le macerie su cui riflettere: uno stadio costato fior di milioni che probabilmente rimarrà deserto e gli amanti di questo sport costretti a farsi una passeggiata al mare per vedere delle belle partite, considerato che il Jolly Roger Castiglione ha messo in piedi una squadra di serie A da scudetto.
Noi siamo Castiglione. E a proposito di Castiglione della Pescaia, il presidente Giuseppe Demi e il direttore sportivo Sandro Chimenti hanno smentito categoricamente un possibile trasferimento a Grosseto, ventilato nei giorni scorsi: "Il Jolly Roger – scrive Chimenti in un comunicato stampa – attualmente ha sede nel Comune di Castiglione, svolge la propria attività agonistica allo stadio "Simone Piani" di Castiglione, ha un assetto dirigenziale ben definito con a capo Giuseppe Demi, che è e resterà il presidente del Jolly Roger, in cui non è stato e non sarà inserito nessuno. Non sono previsti cambi di nome né tantomeno di colori sociali.
E' sicuramente vero che il Jolly Roger sta definendo un accordo pluriennale con lo Junior Grosseto per la costituzione di una formazione di serie C in cui far giocare i ragazzi dello Junior in "franchigia" con la serie A. Ad oggi tale accordo, accolto con favore da entrambe le società, non è stato formalizzato come non può dirsi certo che il manager di tale formazione sia Enrico Vecchi" . Martedì 12 gennaio alle 20 inizieranno gli allenamenti della squadra, questa è l'unica notizia che siamo in grado di darvi, forse.
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