Atlanta Braves (67-95) – La franchigia che dal 1991 al 2005 ha conquistato 14 "pennant" di Division consecutivi (dal '91 al '93 nella West Division dal '95 al '05 nella East, il '94 non venne assegnato per lo sciopero dei giocatori), è un lontano ricordo. Il roster affidato per il sesto anno a Fredi Gonzalez non sembra capace di competere per la vetta del girone. Il pieno recupero del prima base Freddie Freeman, che a causa di un infortunio al polso ha saltato più di un mese dello scorso campionato, ed il consolidamento di Arodys Vizcaino nel ruolo di closer (sperimentato per la prima volta lo scorso 6 agosto), sono le chiavi di volta per uscire da una stagione che altrimenti si prevede anonima. Dal mercato da segnalare lo scambio di interbase con gli Angels che portano in Georgia Erick Aybar (.276 media battuta, 1223 valide, 48 fuoricampo, 417 punti battuti a casa e 141 basi rubate dal 2006, sempre con gli Angels), in compagnia di due giovani prospetti, e Andrelton Simmons in California in compagnia di un giocatore di Minors. Da Detroit arriva il lanciatore Ian Krol (4-4, 4.91 media ERA e 76 strike-out dal 2013), in cambio dell'esterno centro Cameron Maybin. Ancora per il monte di lancio dal mercato free-agent arrivano i pitcher Bud Norris (56-68, 4.44 media ERA, 910 strike-out dal 2009) e Jim Johnson (25-34, 3.69 media ERA, 357 strike-out e 134 salvezze dal 2006). Per entrambi è stato siglato un contratto annuale a 2.5 milioni di dollari. Curiosa la storia del secondo, acquistato la scorsa off-season da Atlanta per essere poi ceduto ai Dodgers il 30 luglio ed ora riacquistato passando per i free-agent. Chiude il capitolo dei lanciatori in entrata l'acquisto da Seattle del giovane lanciatore Josè Ramirez (1-2, 8.66 media ERA e 15 strike-out dal 2014), in cambio di un giocatore da definire. Con Arizona è stato intavolato uno scambio di cinque giocatori che portano l'esterno Ender Inciarte (.292 media battuta, 10 fuoricampo e 72 punti battuti a casa dal 2014) e due giovani prospetti ai Braves in cambio del lanciatore Shelby Miller ed un prospetto. Si pesca dai free-agent anche per sistemare gli interni. In arrivo il terza base Gordon Beckham (.242 media battuta, 696 valide, 69 fuoricampo e 304 punti battuti a casa dal 2009), il seconda base Emilio Bonifacio (.259 media battuta, 656 valide, 13 fuoricampo, 159 punti battuti a casa e 165 basi rubate), ed il catcher Tyler Flowers (.223 media battuta, 46 fuoricampo e 142 punti battuti a casa dal 2009), compagni di squadra lo scorso anno ai White Sox (per Bonifacio si tratta di un ritorno dopo l'esperienza del 2014). Infine il 33enne "utility player" Kelly Johnson (.251 media battuta, 1065 valide, 145 fuoricampo e 516 punti battuti a casa dal 2005) firma un contratto annuale da 2 milioni dollari. Anche per l'ex Mets si tratta di un ritorno a casa visto che con Atlanta aveva esordito nel 2005 e vi era rimasto fino al 2009.
Miami Marlins (71-91) – Quando nel 2012 la franchigia cambiò nome, logo e stadio sembrava dovesse divenire una protagonista assoluta della East Division. Da allora due ultimi posti (2012-2013), una quarta posizione (2014, anno del record di vittorie del periodo con 77-83), ed una terza posizione. Troppo poco rispetto alle aspettative. Così in questo 2016 si riparte dallo staff tecnico con l'arrivo di Don Mattingly, quotatissimo manager che dal 2011 allo scorso anno tanto bene ha fatto ai Dodgers. Con lui torna a calcare il diamante, anche se come hitting coach, un certo Barry Bonds, detentore del maggior numero di fuoricampo in carriera (762). Sistemata l'organizzazione, i Marlins si concentrano sul mondo free-agent per aggiungere al roster giocatori di esperienza. Così arrivano tre giocatori non più giovanissimi ma con una consolidata carriera alle spalle. Il terza base 31enne Chris Johnson (.280 media battuta, 719 valide, 58 fuoricampo, 315 punti battuti a casa dal 2009), lo scorso anno tra Atlanta e Cleveland ed i lanciatori Edwin Jackson (32 anni, 88-107, 4.58 media battuta, 1267 strike-out dal 2003) e Wei-Yin Chen (30 anni, in attività dal 2004, 46-32, 3.72 media ERA e 547 strike-out dal 2012 nella MLB con Baltimore). Impossibile determinare se sarà sufficiente per emergere dalle nebbie della mediocrità, ma la sensazione è che il vero valore aggiunto di questa squadra sarà quello di Don Mattingly.
New York Mets (90-72) – Difficile migliorare ciò che è quasi perfetto. Abbiamo ancora negli occhi la straordinaria galoppata della scorsa stagione che portò i "Metropolitans" ad arrendersi solo alle World Series contro i Royals. Oltre all'inesperienza del roster a giocarsi un titolo (molti giovanissimi tra le fila dei Mets), sicuramente i ragazzi di Terry Collins peccarono in produzione offensiva. Dopo aver sistemato i problemi dei tanti free-agent, il più importante dei quali forse è stato il riacquisto dell'esterno sinistro Yoenis Cespedes che ha firmato un triennale a fine gennaio, con Pittsburgh è stato siglato l'accordo per uno scambio che prevede l'arrivo nella "Big Apple" del seconda base Neil Walker (.272 media battuta, 833 valide, 93 fuoricampo e 418 punti battuti a casa dal 2009), in cambio del lanciatore mancino Jonathon Niese. Il 30enne ex Pirates, Silver Slugger 2014, ha firmato un annuale da oltre 10 milioni di dollari e dovrebbe sopperire all'addio di Daniel Murphy, approdato ai free-agent. L'incursione sul mercato degli "svincolati" ha portato l'innesto dell'interbase Asdrubal Cabrera (.267 media battuta, 1107 valide, 102 fuoricampo, 509 punti battuti a casa e 78 basi rubate dal 2007). Per il 30enne, lo scorso anno a Tampa, un biennale da 18.5 milioni. Il ritiro dell'esterno sinistro Michael Cuddyer ha portato i Mets a trovare un sostituto nel 31enne Alejandro De Aza (.267 media battuta, 609 valide, 45 fuoricampo, 224 punti battuti a casa e 86 basi rubate dal 2007). Infine New York potenzia i rilievi con l'innesto di Antonio Bastardo (24-19, 3.58 media battuta, 388 strike-out dal 2009).
Philadelphia Phillies (63-99) – Lasciata alle spalle una delle peggiori stagioni della loro storia con il peggior record di tutta la MLB (i Phillies non perdevano 99 partite da 1969 quando chiusero la stagione con lo stesso record del 2015), i "The Fightins" decidono di confermare come coach Peter Mackanin, Jr., che la scorsa stagione, il 26 giugno, ha rilevato Ryne Sandberg, chiudendo il suo ruolino con 37 vittorie e 51 sconfitte. Dal mercato, per sopperire alle evidenti carenze del monte di lancio (che ha chiuso il 2015 con una media ERA di 5.23), arriva da Arizona Jeremy Hellickson (49-48, 3.94 media ERA, 584 strike-out dal 2010), lanciatore partente ex Rookie of the Years (2001). In cambio del 28enne Gold Glove 2012 ai D-Backs è stato ceduto un giocatore di Minors. Lo raggiunge, passando per il mercato free-agent, il compagno di squadra David Hernandez (25-35, 4.15 media ERA, 414 strike-out dal 2009). Il lanciatore 30enne ha perso il 2014 per il "Tommy John Surgey" e Mackanin spera possa rimpolpare il reparto dei rilievi. Ancora movimenti sul monte di lancio grazie ad una mega-trattativa con Houston composta da soli pitcher. Finiscono a Philadelphia Vince Velasquez (1-1, 4.37 media ERA e 58 strike-out nella sua stagione di esordio in MLB) e Brett Oberholtzer (11-20, 3.94 media ERA, 166 strike-out nei suoi primi due anni da pro a Houston), insieme ad altri 3 giovani lanciatori di Minors, mentre agli Astros viene ceduto Ken Giles ed un giocatore di Minors. Una doppia trattativa con Pittsburgh porta i lanciatori Charlie Morton (45-70, 4.54 media ERA, 611 strike-out dal 2008), e Yoervis Medina (10-9, 3.84 media ERA, 147 strike-out nei primi due anni da pro), in cambio di giocatori di Minors.
Washington Nationals (83-79) – Il secondo posto nella Division della scorsa stagione ed il non accesso alle post-season, è costato il posto a Matt Williams che chiude il biennio ai Nationals con 179 vittorie e 145 sconfitte. Al suo posto l'esperto Dusty Baker già manager di Giants (1993-2002), Cubs (2003-2006), e Reds (2008-2013) e NL Manager of the Year nel 1993, 1997 e 2000. Il 66enne californiano troverà un roster di prima qualità con il giovane esterno destro Bryce Harper in grande spolvero. Il 23enne, che nel 2015 ha vinto anche l'Hank Aaron Award ed il Silver Slugger, ha chiuso lo scorso anno venendo eletto all'unanimità come NL MVP, il più giovane giocatore a ricevere questo premio accaparrandosi tutti i voti. Inoltre è il primo giocatore di Washington (ed il primo della franchigia Expos/Nationas) ha ricevere un MVP. Sul mercato la rinuncia all'interbase Yunel Escobar volato agli Angels in cambio del giovane lanciatore Trevor Gott (4-2, 3.02 media ERA, 27 stike-out nel suo anno di esordio viene compensata dall'arrivo (con contratto Minors) dell'ex Yankees Brendan Ryan (.234 media battuta, 19 fuoricampo e 203 punti battuti a casa dal 2007). Per lo stesso ruolo, sempre dagli "svincolati", arriva Stephen Drew (.251 media battuta, 1047 valide, 114 fuoricampo e 486 punti battuti a casa dal 2006). Per l'ex Red Sox e Yankees un anno di contratto a 3 milioni di dollari. Tanti i movimenti sul monte di lancio per Washington che dal mondo free-agent pesca giocatori di esperienza. il 34enne Oliver Perez (67-83, 4.44 media ERA, 1351 strike-out dal 2002), lo scorso anno agli Astros, firma un biennale a 7 milioni. Il 31enne rilievo Shawn Kelley (19-19, 3.67 media ERA, 323 strike-out dal 2009), lo scorso anno ai Padres, firma un triennale da 15 milioni. Infine il 31enne Yusmeiro Petit (20-27, 4.59 media ERA, 416 strike-out dal 2006), si lega con un contratto annuale. Sistemato il monte, sempre dai free-agent, arriva il vero colpo dei Nats di queste off-season: il seconda base Daniel Murphy (.288 media battuta, 967 valide, 62 fuoricampo, 402 punti battuti a casa dal 2008). Nominato NLCS 2015, il 30enne l'ex Mets firma un triennale a 37.5 milioni di dollari. Chiude i movimenti di mercato, almeno finora, lo scambio con i Blue Jays che prevede l'approdo a Washington dell'esterno sinistro Ben Revere (.295 media battuta, 736 valide, 4 fuoricampo, 154 punti battuti a casa e 176 basi rubate dal 2010), in cambio del rilievo Drew Storen.
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