Squadra che vince non si cambia? Assolutamente no. Un po' per scelta, molto per necessità, sta di fatto che il Rimini campione d'Italia in carica ha rivoltato il roster come un calzino inserendo la bellezza di 14 volti nuovi alle dipendenze del confermatissimo manager Orlando Munoz, subito vincente alla sua prima stagione nel dug-out dei Pirati.
La domanda che in molti si sono posti durante l'inverno a Rimini, e non solo, è "ce la faranno i Pirati a difendere lo scudetto pur avendo perso interamente il cuore del line-up?". Logicamente solo il campo potrà dare una risposta, di sicuro per ora si può affermare che come di consueto la società del "Pres" Zangheri ha operato nel migliore possibile dei modi, con l'obiettivo di consegnare a Munoz un organico comunque in grado di competere fino all'ultimo in campionato e dare l'assalto alla Coppa dei Campioni la cui fase finale si giocherà proprio a Rimini e San Marino nella prima settimana di giugno. Per chiunque sarebbe stato complicato sostituire in un colpo solo giocatori del calibro di Alex Romero, Peppe Mazzanti, Leo Zileri e Ray Olmedo, solo per citare appunto la parte forte del line-up protagonista del tricolore 2015. Al posto di Romero ecco Daniel Mayora, che però andrà a difendere il cuscino di prima con ottime referenze mentre rimpiazzare bomber Mazzanti con un altro atleta di scuola italiana non era oggettivamente possibile, anche perché attualmente l'unico Asi in grado di spostare l'ago della bilancia, quantomeno nel box, è probabilmente Alessandro Vaglio, gioiello di Bologna rivale dei Pirati (insieme alla T&A) nella corsa al titolo. Ecco spiegata la scelta a dir poco dolorosa di rinunciare ai gioielli difensivi di Ray Olmedo pur di inserire nel line-up una mazza robusta, in grado di occupare lo spot numero tre nell'ordine di battuta e al tempo stesso un interbase di ruolo. Scelta caduta su Josè Flores che già conosce il campionato italiano. Al posto di Leo Zileri ecco Ennio Retrosi che insieme al compagno amico nettunese Mirco Caradonna e al confermatissimo Stefano Desimoni comporrà il trio di esterni tutto italiano. Occhio anche a Jairo Ramos. Il "padrino" ha chiuso la sua lunga esperienza sammarinese con numeri non all'altezza della sua fama e soprattutto della sua infinita carriera ma il suo ingaggio potrebbe rivelarsi molto più che una scommessa. Molto importante anche l'arrivo del catcher ex grossetano Antonio Giovannini, soprattutto adesso che Rimini si ritrova a dover fare i conti con la prima tegola stagionale: Ricky Bertagnon si è fratturato il pollice della mano destra al Blue F Ball di Bologna e ne avrà probabilmente per un paio di mesi, ennesimo episodio sfortunato per il valoroso catcher dei Pirati ormai in larghissimo credito con la dea bendata. Dunque meno potenza ma tanto contatto, gioco di squadra e corsa sulle basi. Sempre sulla carta, sia chiaro.
Capitolo monte di lancio. Già lo staff di lanciatori aveva rappresentato l'autentico asso nella manica nel trionfo tricolore, ora a qualche mese di distanza il monte neroarancione si ripresenta se possibile ancora più forte. Il pitcher numero uno resta ovviamente Alexis Candelario, che non ha mai preso in considerazione le sirene messicane onorando la promessa di tornare a Rimini. L'altro partente straniero è una vecchia conoscenza del baseball italiano, quel Ricardo Hernandez grande protagonista qualche anno fa tra le fila del Nettuno, un mancino maratoneta piuttosto indigesto alle mazze di casa nostra. Dietro riecco Josè Escalona (peraltro senza problemi a disimpegnarsi anche come starter) con il nuovo arrivo Carlos Teran, sceso dal Monte Titano insieme al closer Darwin Cubillan, altro veterano che cambia "sponda" dopo una lunga permanenza ricca di successi a San Marino. Cinque i pitcher per la gara Asi. Carlos Richetti è atteso a confermare la straordinaria stagione 2015 con l'aiuto, e che aiuto, da parte dei confermati Roberto Corradini e Tommaso Cherubini insieme al nuovo arrivo Yomel Rivera e alla "promozione" del rookie riminese Luca Di Raffaele.
L'esordio della squadra di Munoz con lo scudetto sul petto è fissato per le ore 20 di venerdì al Plebiscito di Padova.
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