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Rimini, extra rimonta

Il Rimini di “Pepita” Munoz (espulso per proteste al 10°) ribalta gara3 sul diamante di Serravalle (2-3) e si porta sul 3-0 nella serie. Ancora una volta la T&A deve battersi il petto per aver gettato alle ortiche un’altra occasione ma non è che a regali e rimpianti i neroarancioni siano stati da meno in questa interminabile terza partita di semifinale. Alla fine l’ha spuntata chi ha sbagliato di meno nei momenti topici, con il conto delle valide (8-8) e dei rimasti in base (10-10) in perfetta parità.

Per quasi 7 riprese Carlos Quevedo si conferma un osso duro per il line-up dei Pirati, in fase di slump dalla prima ripresa di gara2. Dopo 7 inning completi di gioco infatti, sommando anche i residui 7 della partita di venerdì, Rimini non mette punti sul tabellone da qualcosa come 14 attacchi. L’occasione più ghiotta per sbloccare il digiuno era arrivata al 6° ma con gli uomini agli angoli, a vanificare il tutto ci pensa Mayora con una battuta in doppio gioco. San Marino è sul 2-0 grazie a un punto segnato al 1° su lancio pazzo di un Escalona decisamente rivedibile (4 valide e 5 basi ball in 3.2 riprese sul monte) e al raddoppio battuto a casa dal pinch-hitter Santora (lasciato inizialmente in dug-out dal manager Mazzotti) al 7° su Loiger Padron (entrato dopo 2.1 perfetti di Teran), punto peraltro non guadagnato sul lanciatore per via dell’erroraccio dello stesso Padron sul pick-off in prima su Reginato. Ma dopo la chiusura di Florian del 7° attacco riminese, i problemi per la T&A arrivano quando in pedana sale Ortega.

Il line-up ospite, fino a quel momento piuttosto giù di tono, si sveglia improvvisamente e infila tre valide consecutive sul rilievo venezuelano, permettendo così a Flores di accorciare le distanze con una volata di sacrificio a basi piene. Al 9° invece, con un out, Ortega manda in base Bertagnon (sostituito a correre da Babini) e colpisce Zappone, ma è il pinch-hitter Camargo (ancora letale per San Marino) a scovare il singolo che manda tutto agli extra-inning prima che Celli e Zappone lascino sulle basi i punti del sorpasso. Intanto nella parte bassa dell’8°, prima Rivera e poi Cubillan erano saliti sul monte dei Pirati a risolvere un’intricata situazione.

E così gara3 si decide al 10°. Mazzotti ci prova con Morreale ma il quarto pitcher della serata sammarinese colpisce subito Retrosi che poi ruba la seconda e guadagna la terza sulla rimbalzante di Flores. L’intenzionale concessa a Mayora è il prologo al nuovo cambio sul monte ma la scelta Fracchiolla si rivela sfortunata perché prima arrivano 4 ball su Ramos e poi soprattutto il lancio pazzo (con Celli nel box) che vale il sorpasso per Rimini. Cubillan invece è glaciale dopo la base concessa in apertura a Vasquez e i neroarancioni possono esultare. Questa sera si gioca gara4.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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